Recensione L'Ape Maia - Il Film

L'ape più famosa della TV sbarca al cinema con un film coloratissimo e divertente

Recensione L'Ape Maia - Il Film
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Il cinema è costantemente alla ricerca di ispirazione e mai, come in questi ultimi anni, ha guardato alle icone del passato per i suoi nuovi progetti. Uno strano periodo nostalgico, se vogliamo definirlo così, che permette di unire in un'unica sala spettatori di diverse generazioni. L'ultimo esempio ci viene fornito da L'Ape Maia - Il Film che, proprio come indica il titolo, si ispira all'iconica apetta nata a metà anni Settanta e divenuta famosa anche in Italia negli anni Ottanta. A chi non è mai capitato di vedere un episodio del cartone animato o di canticchiare il tema dello stesso? Se siete nati tra il 1980 e la fine del 1990 è praticamente impossibile che non abbiate fatto la conoscenza di Maia e non abbiate seguito, almeno una volta, con curioso interesse le sue strambe avventure. E pensare che Maia, ormai, ha più di 100 anni: creata da Waldermar Bonsels come protagonista di una serie di libri per bambini, si è trasformata subito in una icona amata da pubblici di tutte le età e il suo potere è ancora forte se, oggi, il regista Alexs Stadermann ha deciso di riproporla al cinema, in una moderna veste CGI. Rinnovata nella veste grafica, l'Ape Maia rimane comunque portatrice dello stesso messaggio di sempre, un esempio del contrasto tra la vita seria e disciplinata dell'alveare e il suo desiderio di scoperta e avventura. Così come quella di sempre rimane la sua voce, affidata alla sua doppiatrice storica Antonella Baldini.

Voglio vivere nel prato

Maia è nata all'interno di un operoso e perfettamente funzionante alveare, ma fin da subito sente di essere diversa da tutte le altre. Non riesce a capire le regole che le api le impongono e vorrebbe solo ridere, divertirsi e godere della sua giovane vita. Sogna la vita al di fuori dell'alveare, nel prato, dove tutto è bellissimo e colorato. Peccato che per le piccole api come lei il prato sia assolutamente vietato: ci vivono tantissime creature pericolose, soprattutto i malefici calabroni, da sempre acerrimi nemici dell'alveare. Ma nonostante si sforzi di seguire le regole, Maia è diversa e ben presto questo la porta a cacciarsi nei guai ed essere cacciata dall'alveare. Sarà la fine per la piccola ape? Assolutamente no! Un essere speciale come lei non potrebbe sperare di meglio: un'avventura alla ricerca di nuovi amici e posti da esplorare. All'alveare, però, Ronzelia, consigliera dell'Ape Regina, sta tramando qualcosa e vuole prendere il comando. Quando Maia scoprirà il suo piano minaccioso, chiamerà a raccolta tutti gli insetti, compresi i temuti calabroni, per salvare la sua gente.

Vola, vola, vola...

Mettiamo le carte in tavola fin da subito: qui stiamo parlando di un film sull'Ape Maia e come tale va preso. Non è un progetto Disney, Pixar, DreamWorks o Laika, non ha alte aspirazioni di intrattenimento trasversale e generazionale, non è nient'altro che l'omaggio cinematografico ad una eroina buffa e dolce che è sempre stata la perfetta portavoce di un target molto basso. E ancora oggi riesce a esserlo alla perfezione: il film di Stadermann segue la piccola ape fin dalla sua nascita e ce la presenta come uno spirito libero, ribelle in modo buffo, gentile, altruista e sempre ottimista. Maia raccoglie in un solo personaggio tutte quelle caratteristiche positive che vorremmo i bambini assimilassero come giuste, senza costringerli in una austera esistenza fatta di regole e impedimenti. Non importa quello che le dicono gli altri, le imposizioni che la società cerca di affibbiarle: Maia rimane se stessa, senza però essere strafottente. Si preoccupa del giudizio degli altri e fa di tutto per capire dove in realtà si nascondano i suoi problemi. Pensa, analizza e agisce limitando al massimo i danni reali. Insomma riesce nell'impresa che attualmente al genere umano risulta impossibile adempiere! 
È una figura assolutamente positiva per i bambini, che sono il suo pubblico fin dall'inizio, ma è divertente pure per gli accompagnatori, grazie anche alla cerchia di personaggi secondari, se così vogliamo chiamarli, di cui si circonda. Tutti diversi tra loro, si amalgamano creando situazioni divertenti e spensierate, emozionanti e colorate, in un costrutto generale davvero piacevole nella sua totale semplicità.


L'Ape Maia - Il Film Ben lontano dai progetti di animazione al cui il cinema contemporaneo ci ha abituati (spesso "viziandoci"), L’Ape Maia - Il Film è un piacevole salto nel passato, dimostrazione di un’intrattenimento semplice e non pretenzioso, di una narrazione lineare e molto basilare, ma non per questo noiosa. I bambini rimarranno affascinati dai colori saturi del prato, si divertiranno seguendo Maia nella sua avventura alla ricerca di se stessa e gioiranno dei suoi successi. E gli accompagnatori, anche se non lo ammetteranno mai, si troveranno più di una volta a sorridere, nascosti nel buio della sala.

7

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