Recensione #ScrivimiAncora

Può un'amicizia resistere al passare degli anni? Chiedetelo a Rosie e Alex, protagonisti di questa divertente e tenera commedia

Recensione #ScrivimiAncora
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"Scegliere la persona con la quale si vuole condividere la propria vita è una delle decisioni più importanti che si possano mai prendere. Perché quando fai la scelta sbagliata, la tua vita diventa insignificante, e qualche volta neanche te ne accorgi fino a quando un giorno ti svegli e realizzi che gli anni sono ormai passati... talvolta non ti accorgi che la cosa più bella che ti sia mai capitata nella vita è seduta lì, proprio sotto il tuo naso". Aprire questa recensione con una citazione di Scrivimi Ancora è doveroso, soprattutto perché queste parole che Rosie dice all'interno del libro di Cecilia Ahern, sono forse il fulcro dell'intera storia tra lei e Alex, il risultato di anni passati a rincorrersi senza raggiungersi mai. Sono il riassunto della saggezza della protagonista, raggiunta dopo un'interminabile sequela di umani sbagli, pianti, sorrisi e lettere, tantissimi messaggi inviati al suo migliore amico. "La storia racconta di due persone che provano un profondo amore l'una per l'altra, ma che sono costantemente spinte ad allontanarsi", confessa l'autrice irlandese, divenuta celebre con il suo primo libro P.S. I Love You, dal quale è già stato tratto un film. È la ricostruzione di un'amicizia, fatta attraverso una lunga sequenza di lettere, mail, chat e sms. Ma come si fa ad adattare un libro fatto interamente di mail e messaggi? Questa la domanda di tutti i fan del libro quando è giunta la notizia della realizzazione di #ScrivimiAncora.

Per sempre (?)

Alex (Sam Claflin) e Rosie (Lily Collins) sono amici praticamente da sempre: cresciuti a pochi passi di distanza, sono stati per anni compagni di banco e divenuti, nel corso del tempo, inseparabili. Nessuno avrebbe mai pensato di vederli un giorno separati, eppure succede e i due si ritrovano a vivere addirittura in due continenti diversi, portando avanti due stili di vita praticamente agli opposti. Mentre Alex segue la sua carriera a Boston, passando da una bellissima ragazza a un'altra, Rosie si concentra sulla sua famiglia, bloccata nel suo paese natale, ma non per questo disposta ad abbandonare il proprio sogno di possedere, un giorno, un albergo tutto suo. Vivono due vite separate, ma quando le loro strade si incrociano, diventa a tutti palese come il loro rapporto non sia stato scalfito dalla lontananza: e come potrebbe? In tutto questo tempo Alex e Rosie continuano a sentirsi, sempre: lettere, video, mail, messaggi... nulla li può tenere davvero separati, o quasi.

La "solita" storia

Sulla scia di alcune delle migliori commedie romantiche di sempre, di quelle che piacciono tanto alle ragazze e che i ragazzi guardano di nascosto negando fino alla morte di averlo fatto, #ScrivimiAncora pone al pubblico la più famosa e complicata delle questioni: può un forte legame tra un ragazzo e una ragazza essere soltanto amicizia? Metà di tutte le storie che abbiamo letto (non importa con quale mezzo siano state realizzate) cercano di rispondere a questa domanda e, nonostante le mille interpretazioni, non siamo ancora convinti di nessuna delle risposte. E sarà per questo che continuiamo a vedere questo genere di film, crogiolandoci nell'indecisione e nel disagio dei personaggi che si rincorrono sullo schermo, rivedendoci almeno in parte nelle loro disavventure e indecisioni. Perché, bisogna ammetterlo, è davvero difficile non ritrovare almeno una piccola parte di se stessi nei personaggi di Rosie e Alex, così umani, normali, pieni di difetti e vitalità, con una innata capacità di inciampare in decisioni apparentemente sbagliate e tempismi falliti. E fin dalla prima inquadratura si percepisce la facilità con la quale Lily Collins e Sam Claflin sono entrati in contatto con questi due personaggi, riversando le loro personalità in un calderone che rende gli Alex e Rosie cinematografici altamente carismatici e affascinanti. Il pubblico li adora fin dall'inizio perché li capisce, senza nessuno sforzo. E così #ScrivimiAncora scorre sotto il loro occhi con una fluida naturalezza, tra momenti imbarazzanti dei quali non si può fare a meno di ridere e riflessioni su se stessi e le grandi decisioni della vita, tra chiacchierate sul futuro e discorsi senza senso fatti al limite di una sbronza. È impressionante il modo in cui Christian Ditter, giovane regista tedesco alla sua prima produzione in lingua inglese, riesce a far sentire tutti subito a proprio agio, giocando con impliciti ricordi e sensazioni che ognuno di noi conserva nella propria memoria sensoriale e amplificandoli con un ironico uso della colonna sonora.

#ScrivimiAncora #ScrivimiAncora è uno di quei film che non vedi l’ora di aggiungere alla tua collezione, immaginando già le serate passate stesa sul divano, a divorare quantitativi immani di gelato come la giovane rappresentazione di Bridget Jones che non ammetterai mai di essere. Divertente, commovente, emozionante: il film di Christian Ditter possiede tutte le qualità di una fresca commedia romantica, che non ha nessun altro scopo se non quello di intrattenere e, magari, fare anche un po’ sognare. E poco importa se, rispetto al materiale presente nel libro di Cecilia Ahern, molti personaggi sono stati scambiati, compressi e inseriti in contesti completamente differenti, perché da questa massiccia manipolazione #ScrivimiAncora ne esce più fresco e moderno della sua controparte letteraria, senza però dimenticare le sue radici epistolari, intime e fortemente adolescenziali.

7.5

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