Recensione Poliziotti fuori - Due sbirri a piede libero

Un irresistibile Bruce Willis nel primo action movie di Kevin Smith

Recensione Poliziotti fuori - Due sbirri a piede libero
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Dopo il controverso Zack & Miri make a porno, Kevin Smith torna nelle sale con Cop Out - Poliziotti fuori, commedia d'azione con protagonista una star assoluta del genere come Bruce Willis. Per la prima volta il geniale autore dirige un attore di tale grandezza, da sempre rodato anche nel genere comico, e i risultati sono senza dubbio più che soddisfacenti. Una storia apparentemente semplice (la sceneggiatura è di Mark e Robb Cullen), una coppia di poliziotti alle prese con una missione pericolosa, messa nelle mani di Smith è capace di diventare dinamite. E in questo caso la miccia è stata accesa al tempo giusto, esplodendo se non in un capolavoro, in una pellicola di genere più che degna della visione, e che farà la gioia degli amanti del regista americano. Willis è accompagnato da un cast numeroso e variopinto che, oltre al co-protagonista Tracy Morgan (star del Saturday night live, e già al lavoro con Smith in Jay e Silent Bob fermate Hollywood!), vede la presenza in ruoli secondari di Sean William Scott, Adam Brody, Kevin Pollak e il feticcio di Smith, Jason Lee (meglio conosciuto per la serie televisiva My name is Earl). Per il dispiacere degli smithiani doc, peserà l'assenza dei due personaggi simbolo, Jay e Silent Bob, che come vedremo si sarebbero effettivamente adattati poco alla tipologia del film.

Alla ricerca della figurina perduta

Jimmy (Bruce Willis) e Paul (Tracy Morgan) sono due poliziotti, che lavorano in coppia da anni e grandissimi amici. Il primo è divorziato dalla moglie, e sua figlia è prossima al matrimonio, per il quale necessita di circa cinquantamila dollari. L'uomo vuole evitare a tutti i costi che a pagare l'esosa cifra sia l'odiato nuovo compagno della ex-moglie, e pensa di vendere una figurina di baseball, valutata nel collezionismo circa ottantamila verdoni. Paul invece è sposato, ma sospetta che la moglie la tradisca col vicino di casa. Un giorno i due finiscono, rincorrendo uno spacciatore, per mandare all'aria un'operazione in corso da mesi, e vengono così sospesi ad effetto immediato dal servizio. In più, siccome le sfortune non giungono mai da sole, Jimmy finisce per essere rapinato da Dave (Sean William Scott), un simpatico ladruncolo, che gli ruba la preziosa figurina. Andando alla ricerca di tale prezioso cimelio, indispensabile per le nozze della figlia, la coppia si imbatte in un giro malavitoso di messicani, che curiosamente li riporta a indagare proprio sul caso che avevano mandato all'aria. Nonostante l'avversione dei colleghi Hunsaker (Kevin Pollak) e Mangold (Adam Brody), Jimmy e Paul finiranno nella missione più spericolata della loro vita, dovendo anche proteggere una giovane e bella ragazza messicana.

Jimmy e Paul fermate Hollywood!

Irresistibilmente citazionista. Cop Out è un continuo e gustoso susseguirsi di citazioni dai classici di cinema di genere, sia dal punto di vista verbale con frasi storiche ripetute a iosa, sia da quello tipicamente action, e insinua nello spettatore la curiosità per ricordare tutti i film più o meno "omaggiati". Dall'esuberante interrogatorio iniziale in poi, questo lato cinefilo di Smith si unisce a un'eccentrica verve comica, ibridata perfettamente alla componente tipica dell'azione pura. Ci si diverte dall'inizio alla fine, senza cali di ritmo e con una simpatia contagiosa che fuoriesce dai personaggi e dalle situazioni in cui si trovano coinvolti, garantendo un feeling di quelli "bastardi" e che avvince e diverte senza restrizioni di sorta. Tutto questo nel film probabilmente meno Smithiano del regista, che esce paradossalmente dai suoi soliti canoni, spesso tronfii di geniale volgarità e del susseguirsi di scenette a go go, in favore di uno svolgimento più lineare e ragionato. Se in un certo senso si intravedeva prima dell'uscita il pericolo di una canonizzazione dell'autore, per la prima volta alle prese con un progetto di questo calibro, il rischio non è stato scampato, e chi si aspettava di trovare atmosfere alla Clerks rimarrà a bocca asciutta: ma non per questo necessariamente deluso, in quanto questo cambio stilistico, probabilmente momentaneo, è comunque più che godibile e lascia intavedere doti registiche fino ad adesso celate nell'ombra. Smith si divincola senza alcun problema nell'azione più diretta ed esaltante, infarcendola oltre ai già succitati rimandi di una verve esilarante ed istrionica, cui i volti dei protagonisti si adattano alla perfezione. Se Willis ha sempre dato sfoggio di un lato comico di alto livello, ammantato di una sana autoironia, la sorpresa è Morgan, ideale starring partner del die harder per eccellenza. Bianco e nero, altro più o meno voluto riferimento alla saga di Arma letale, invischiati in una missione che senza dubbio odora di già sentito, ma che riesce a brillare per una genuina carica di "classico" reimpostata per l'occasione a piacere e servizio di Smith. Pur non trovandoci dinanzi a un nuovo capolavoro del genere, gli elementi di pressochè tutti gli elementi cardine di tale, ne fanno consigliare la visione a chi abbia masticato, dagli anni '80 in poi, il cinema americano di genere, e quindi a un ampio raggio di pubblico. Dispiace osservare come la media voti su imdb si attesti su una sobria insufficienza, ma si sa che ridere dei propri miti e idoli non è mai stato un pregio dei connazionali dello zio Sam. Cop out, il cui chilometrico sottotitolo italiano per una volta tanto non è poi cosi fuori tema, saprà regalare grandi soddisfazioni sia agli amanti del regista, ad osservare il loro beniamino in una nuova "via" cinematografica, che a chi, ancora ignaro della sua carriera, si recherà in sala per la ricerca di puro entertainment. Questa volta, nonostante l'apparente controsenso, più sano e colto del solito.

Cop Out Kevin Smith is back in town. Ma qualcosa è cambiato, e almeno per l'occasione sveste i panni di diabolico e irriverente "autore bastardo", per un viaggio nel Cinema di genere più convenzionale. Ma naturalmente, con lui, le convenzioni sono destinate se non a cedere, perlomeno a essere permeate dal suo genio cinefilo, espresso in decine di citazioni più o meno marcate. Non poteva esservi interprete più perfetto di Willis, che da icona dell'action, prende e si prende in giro con smaliziata autoironia, accompagnato da un cast in gran forma. Cop Out garantisce quello che promette, e anche qualcosina di più. Poliziotti fuori, spettatori dentro (alla sala, naturalmente.)

7

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