Recensione Resta Anche Domani

Chloe Grace Moretz in una romantica storia d'amore... dai mille cliché!

Recensione Resta Anche Domani
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"Quando ci si innamora per la prima volta, si prova una sensazione del tutto nuova; il mondo gira intorno al battito del cuore per quella persona". Se avete già sentito il naso arricciarsi a una involontaria sensazione di disagio solo leggendo questa frase, sappiate già che il film di cui stiamo per parlare non fa per niente al caso vostro. Ma proprio zero, lasciate perdere. Soprattutto perché queste parole di Chloe Moretz spiegano molto in breve il perno emotivo di Resta Anche Domani, l'adattamento cinematografico del best seller omonimo di Gayle Forman. "Il libro di Gayle lo raffigura splendidamente e mostra come l'amore tiri fuori i diversi punti di forza e di debolezza, in particolare quando si è coinvolti in una catastrofe". Sì, c'è di mezzo anche la tragedia, giusto se l'idea di amore adolescenziale non vi avesse scoraggiato abbastanza.
Se invece avete già gli occhi a cuoricino e il pacchetto di fazzoletti stretto in mano, decisi ad abbandonarvi al desiderio di spegnere il cervello e crogiolarsi nella più semplice delle sofferenze, fatevi pure avanti, perché Resta Anche Domani, che segna il debutto cinematografico dell'acclamato documentarista R.J. Cutler, è il film perfetto per adempiere a questo compito. Mi raccomando però, neuroni disattivati.

”Anche se saremo in posti diversi, tu sarai sempre con me”

Nella vita di Mia Hall (Chloe Moretz) c'è sempre stato spazio per una sola cosa: la musica. Quella che ha portato i suoi genitori a conoscersi e innamorarsi, quella dei concerti rock ai quali ha assistito fin da piccola, quella del violoncello, il suo primo vero amore. A scuola non è una ragazza popolare e ha una sola vera amica, ma non le importa. Tutto quello che conta è legato al suono prodotto dall'archetto quando si muove sulle corde del violoncello. È tutto il suo mondo, almeno fino a quando non arriva Adam (Jamie Blackley), il ragazzo più popolare e carino della scuola, nonché frontman di una rockband locale in ascesa. Mia e Adam sono diversissimi tra loro, ma la forte passione per la musica li unisce in una travolgente storia d'amore. Giorno dopo giorno si conoscono e influenzano, pianificando insieme il loro futuro. Ma cosa succederebbe se Mia decidesse di fare domanda per la Julliard e fosse ammessa a frequentare la scuola musicale più famosa d'America? New York è davvero molto lontana da Portland e dalla carriera di Adam? E ancora, cosa succederebbe ai due ragazzi se un giorno Mia fosse vittima di un terribile incidente stradale?

Should I stay or should I go

E se? E ancora se? Pensate a una delle più telefonate storie d'amore adolescenziali. Come ispirazione potete usare un vecchio film, un libro che vi vergognate ad ammettere di aver letto, quella serie televisiva che guardate in pausa pranzo per noia: bene, ora raccogliete tutti i famosi impedimenti che rischiano di dividere i due innamorati e buttateli tutti insieme all'interno di una sceneggiatura. Benvenuti nel mondo di Resta Anche Domani, dove qualsiasi luogo comune possiate immaginare viene raccontato inquadratura dopo inquadratura, in un sapiente puzzle di dialoghi e situazioni scontatissime e mirate a distruggere emotivamente lo spettatore. Per rendere il tutto più interessante, il regista R.J. Cutler ha deciso di raccontare la storia su due diversi piani narrativi che si intrecciano continuamente nella storia: i ricordi del passato di Mia, che raccontano la storia d'amore con il suo Adam e la passione per il violoncello, e il presente, rappresentato dal giorno in cui è avvenuto l'incidente. Già, perché se non si fosse ancora capito (ma già dal trailer si intuisce benissimo), Mia, per tutta la durata del film, è in coma: vittima di un incidente stradale che ha messo seriamente in pericolo la vita di tutta la sua famiglia, deve decidere se abbandonare la sua esistenza corporea o tornare indietro. E ovviamente, per aiutarla nell'ardua impresa, ci si mettono d'impegno davvero tutti: amici di famiglia, nonni, migliore amica, fidanzato che non vede da una vita, infermiera sconosciuta, karma, sfiga, lettere dalla Julliard, ballate acustiche... mi sono dimenticata qualcosa? Ah sì, a un certo punto c'è anche la luce alla fine del tunnel. Sorpresa!
Ripercorrendo i tratti del romanzo, Resta Anche Domani è un travolgente susseguirsi di emozioni e sentimenti, di prime volte e cambiamenti, di grandi gesti ed epiche litigate. Il problema è che lo fa con un linguaggio e una costruzione scenica banale, già vista e rivista mille volte, sdolcinata e davvero poco originale. Certo, abbastanza semplice e poco impegnativo per appagare un imprevisto e indiscutibile desiderio di romanticismo. Capita a tutti, dicono. Ma del tutto inadeguato a soddisfare delle menti già messe alla prova da centinaia di drammi romantici ben più complessi e meno pretenziosi.

God save the... music!

Ma è tutto da buttare? Assolutamente no! Chloe Moretz è assolutamente deliziosa e anche Jamie Blackley fa la sua bella figura, soprattutto nelle scene in cui si esibisce sul palcoscenico durante i concerti di Adam. Ma la vera nota positiva di Resta Anche Domani è la selezione musicale. La vita di Mia è sempre stata circondata da una ricca colonna sonora, perché la musica è sempre stata una priorità in casa sua. Il padre era il batterista di un gruppo punk rock, prima di diventare un insegnante. Sua madre l'ha trascinata ai suoi concerti fin da piccola e venera tutte le grandi donne del rock. Persino il suo fratellino è già bravo a suonare la batteria ed è un fan di Iggy Pop. E Mia? Beh, Mia vuole suonare il violoncello e i suoi idoli sono Yo-Yo Ma e Beethoven. Già solo questo dovrebbe far capire il tipo di brani inseriti all'interno della colonna sonora del film: il tutto si apre con una sonata per violoncello di Beethoven e passa attraverso brani musicali di Zoltan Kodaly, Bach, Buzzcocks, Beck, Sonic Youth, Blondie, Iggy Pop e The Dandy Warhols. Un susseguirsi di contrasti e vecchie inflessioni grunge assolutamente fantastico, che sarà anche un po' adolescenziale, come tutto il film, ma lo è in un modo squisitamente malinconico.

Resta Anche Domani Il problema fondamentale di Resta Anche Domani è la sua collezione di clichè: ci sono davvero tutti e quando pensi che ormai non ci sia più spazio per altro, ne appare uno nuovo! E se è vero che è indirizzato verso un pubblico femminile molto giovane, questo non basta a giustificare la scarsa originalità della sceneggiatura e dei dialoghi. Un esordio cinematografico davvero deludente per un regista che, al contrario, con i suoi lavori documentaristici era riuscito a fare grandi cose, brillando per la sua capacità di rappresentare la realtà. Però, magari, per gli sdolcinati cronici può anche essere un prodotto piacevole. Astenersi cinici disillusi.

5

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