Speciale Venezia 2010

Il festival del cinema di Venezia entra nel vivo.

Speciale Venezia 2010
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Diretta ancora una volta da Marco Müller, la Mostra d'Arte cinematografica di Venezia è giunta alla sua sessantasettesima edizione, questa volta sotto la benedizione della madrina Isabella Ragonese, protagonista di Tutta la vita davanti e Dieci inverni, con un succosissimo programma che spazia tranquillamente tra blockbuster, documentari, film d'autore e una sorprendente manciata di prodotti di genere.
Infatti, se la pellicola d'apertura è stata Black swan, diretta dal Darren Aronofsky autore di The wrestler e L'albero della vita, non pochi sono stati i tormentati dall'ansia per la visione di Machete, splatterissima, nuova follia di celluloide sfornata da Robert"Planet terror"Rodriguez con un cast d'eccezione che pone il mitico Danny Trejo al fianco di Sua maestà Robert De Niro e perfino alla decaduta stella delle arti marziali su schermo Steven Seagal.
Per non parlare di 13 assassins di Takashi Miike (presente al festival anche con i due Zebraman), in concorso come pure Road to nowhere, ritorno al lungometraggio per il veterano Monte Hellman - il cui ultimo, alla fine degli anni Ottanta, fu il terzo capitolo della serie slasher natalizia Silent night, deadly night - e La pecora nera, primo lavoro di finzione diretto da Ascanio Celestini, con Maya Sansa e Giorgio Tirabassi nel cast.

E, proprio a proposito di italiani, vanno segnalati Noi credevamo di Mario Martone, Vallanzasca-Gli angeli del male di Michele Placido, La solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo, tratto dall'omonimo romanzo di Paolo Giordano ed interpretato da Alba Rohrwarcher, Luca Marinelli, Filippo Timi e Isabella Rossellini, I baci mai dati di Roberta"Tano da morire"Torre, Se hai una montagna di neve, tienila all'ombra di Elisabetta Sgarbi, La passione, ultima fatica di Carlo Mazzacurati con Silvio Orlando, Giuseppe Battiston, Cristiana Capotondi e Corrado Guzzanti, 20 sigarette di Aureliano Amadei, riguardante la strage di Nassirya, e Niente paura, documentario di Piergiorgio Gay volto a raccontare l'Italia dalla fine degli anni Settanta al 2010 tramite l'accompagnamento delle canzoni di Ligabue e le interviste ad importanti personaggi quali Carlo Verdone, Fabio Volo, Margherita Hack e Roberto Saviano.
D'altra parte, tra Vittorio racconta Gassman-Una vita da mattatore di Giancarlo Scarchilli e Ward 54 di Monica Maggioni, che tenta di affrontare attraverso il racconto di un reduce dell'Iraq il fenomeno che porta al suicidio i giovani soldati americani sopravvissuti alla guerra, non poco è lo spazio concesso dal festival ai succitati documentari, comprendenti anche I'm still here, riguardante l'attore Joaquin Phoenix e diretto dall'esordiente Casey Affleck, il cui più noto fratello Ben presenta invece The town, sua seconda prova dietro la macchina da presa.
Tra i personaggi approdati e che approderanno, Natalie Portman, Mila Kunis, Vincent Cassel, Barbara Hershey e, soprattutto, John Woo, al quale verrà consegnato il Leone d'oro alla carriera in un'edizione particolarmente ricca di opere orientali, da Legend of the fist dell'hongkongolese Andrew"Infernal affairs"Lau a The child's eye 3D dei fratelli Pang, passando per Detective Dee and the Mystery of Phantom Flame di Tsui Hark, Norwegian Wood, diretto dal franco-vietnamita Trah Anh Hung de Il profumo della papaya verde, The shock labyrinth 3D di Takeshi Shimizu e i già citati film di Miike.
Un'edizione comprendente anche Miral di Julian"Lo scafandro e la farfalla"Schnabel, Wanda di Barbara Loden, Happy Few di Antony Cordier, La belle endormie della trasgressiva Catherine Breillat, che farà sicuramente discutere, Letter to Elia di Martin Scorsese, il russo Silent souls di Aleksei Fedorchenko, Potiche del prolifico François Ozon, che vede nel cast Catherine Deneuve e Gérard Depardieu, Meek's cutoff con Michelle Williams e Bruce Greenwood, per la regia di Kelly Reichardt, Post Mortem di Pablo Larraín, Sorelle Mai di Marco Bellocchio ed Essential killing del polacco Jerzy Skolimowski, interpretato da Vincent Gallo che presenterà anche la sua ultima fatica dietro la macchina da presa: Promises written in water.
Senza contare Salada triste de trompeta di Alex de la Iglesia, Tajabone di Salvatore Mereu, già autore di Sonetaula, il greco Attenberg di Athina Rachel Tsangari, Barney's version del televisivo Richard J. Lewis, con Dustin Hoffman e Paul Giamatti, Somewhere di Sofia Coppola, che include nel cast addirittura la nostra Simona Ventura, Drey di Tom Tykwer e The tempest di Julie Taymore.
Fino all'11 settembre, giornata conclusiva, alla quale si giungerà dopo aver goduto, nel corso del festival, anche dell'interessante retrospettiva intitolata La situazione comica, costituita da commedie nostrane quali Compagni di scuola di Carlo Verdone, Fracchia la belva umana di Neri Parenti, Vacanze di Natale di Carlo Vanzina e Il commissario Lo Gatto di Dino Risi.
Di cosa ci dobbiamo lamentare?