First look Fringe - Stagione 1

La scienza e il paranormale si incontrano nella nuova serie di J.J. Abrams

First look Fringe - Stagione 1
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Serie di confine: tra X-Files e Twilight Zone

La "Scienza di Confine" è un tema affrontato già diverse volte nella storia della TV americana, in particolare da una serie che, insieme a "Twin Peaks", "Friends" e "Buffy", può essere definita una delle più incisive degli anni '90: "X-Files". Quando J.J. Abrams, il talentoso sceneggiatore e regista dalla cui mente sono uscite serie di successo come "Felicity", "Alias" e "Lost", annunciò il progetto "Fringe", molti rimasero perplessi, dubitando dell'effettiva necessità di avere l'ennesimo clone della produzione firmata Chris Carter in un panorama televisivo decisamente maturato rispetto ai tempi in cui gli agenti Mulder e Scully la facevano da padrone.

Autore di confine: tra Felicity Porter e Roland Deschain

J.J. Abrams, una delle menti più prolifiche nel campo televisivo dell'ultimo decennio, sta tentando da anni di imporsi anche in campo cinematografico. Dopo un risultato incerto come regista con "Mission: Impossible 3" e un successo come produttore con "Cloverfield", Abrams ha diversi progetti per i prossimi mesi: oltre a curare l'annunciato seguito di "Cloverfield" e a dirigere il nuovo film di "Star Trek", sarà impegnato anche a scrivere l'adattamento cinematografico della Saga della Torre Nera di Stephen King.

Storia di confine: tra incidenti aerei e donne risolute

"Fringe" prende il via quando un aeroplano di linea giunge, grazie al pilota automatico, all'aeroporto di Boston con un carico raccapricciante: tutti i passeggeri sono morti e i loro cadaveri sono in una condizione mai vista prima, il che fa temere l'utilizzo di qualche nuova misteriosa arma da parte di un gruppo terroristico. L'agente dell FBI Olivia Dunham viene assegnata ad una task force appositamente designata per indagare sull'incidente, a cui capo si trova Phillip Broyles e delle cui fila fa parte anche John Scott, compagno di Olivia nel lavoro e nella vita.
Quando John, durante le indagini, viene infettato dallo stesso tipo di virus che ha colpito i passeggeri del volo 627, Olivia, andando contro gli ordini dello stesso Broyles, rintraccia uno scienziato, Walter Bishop, che anni prima, lavorando segretamente per l'esercito degli USA, aveva sviluppato una ricerca i cui esiti sembrano essere collegati in qualche modo all'incidente. Per incontrare Walter, da anni rinchiuso in un ospedale psichiatrico, Olivia deve avere l'aiuto di suo figlio, Peter Bishop, un truffatore che non ha più avuto nessun rapporto col padre da quando è stato internato. I primi 40 minuti sono un'abile, appassionante ed incisiva introduzione a questo nutrito gruppo di personaggi, ma è nell'ora successiva, su cui preferiamo non anticiparvi nulla, che "Fringe" mostra tutto il suo potenziale, lanciandosi in una narrazione serrata ed emozionante, con più di un colpo di scena che vi lascerà davvero di stucco.

Attori di confine: tra Oz e Dawson's Creek

Quello che più sorprende di questo episodio pilota è il tocco fortemente cinematografico. Sia ben chiaro che quest'affermazione non è retorica: gli effetti speciali (figli di un budget incredibile) sono ai livelli di quanto solo il cinema riesce ad offrire ed il taglio registico è tutto fuorché televisivo. Inoltre, sebbene sia palese che Anna Torv (Olivia) e Joshua Jackson (Peter) diventeranno i volti più frequentemente associati alla serie, il cast presenta come co-protagonisti attori di grandissimo calibro: in poco tempo John Noble e Lance Reddick hanno già mostrato tutta la loro carica nel donare vita rispettivamente a Walter Bishop e Phillip Broyles, e, sebbene il suo Charlie Francis sia stato finora poco più di una comparsa, siamo sicuri che anche Kirk Acevedo darà grandi soddisfazioni, visti i suoi precedenti nella serie "Oz" della HBO.

Natura di confine: tra film e serial tv

"Fringe" ha uno dei migliori episodi pilota visti negli ultimi anni. In soli 40 minuti Abrams, Kurtzman e Orci si sono ben distanziati da "X-Files", smentendo subito i detrattori che si erano scagliati contro la serie prima del suo esordio. L'unico dubbio che rimane è su come una serie possa tener testa a questo primo episodio, la cui qualità tecnica sarà qualcosa di difficilmente emulabile ogni settimana: nel 2001 molti si chiesero lo stesso di fronte all'episodio pilota di "Alias" e ne uscì una grande serie. Speriamo solo che la "fringe science" non si riveli materia troppo ostica.

Fringe - Stagione 1 Se il compito di un episodio pilota è quello di catturare il pubblico, “Fringe” lo svolge perfettamente. Dopo un anno che televisivamente ha offerto poco di davvero innovativo e interessante, la nuova opera di Abrams apre le danze nel migliore dei modi per la stagione 2008/09. Decideremo fra qualche mese se la serie ha retto le aspettative o meno; per il momento il doppio episodio pilota di “Fringe” è uno degli investimenti migliori che possiate fare se volete passare un paio d’ore immergendovi in una serie nuova.