Ghostbusters 3, questo trisequel non s'ha da fare. Parola di Kurt Fuller.

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Caratterista di lungo corso con un buon fiuto per le parti di uomini d'affari o poliziotti con mostrine in bella vista, Kurt Fuller ha recentemente commentato il perenne viavai di notizie sulla terza incarnazione degli Acchiappafantasmi, indimenticabile icona cinematografica degli Anni '80 che, senza colpo ferire, tenta di fare capolino tra una news cinematografica e l'altra senza mai concretizzare il fumo ectoplasmico che lascia sulla sua scia. Gli impedimenti sembrano all'ordine del giorno, ma la domanda resta sempre la stessa: Ghostbusters 3 si girerà o è soltanto l'ennesima burla di Slimer?

"Non posso prevedere ciò che farà Billy, sapete? E' un ragazzotto brillante, estroverso, spontaneo - e non posso vederlo a prendere una decisione del genere su due piedi. Ma non c'è ancora nulla di scritto".
Quel Billy è davvero lui, Bill Murray, uno che la sa lunga su Acchiappafantasmi ed altri successi da botteghino.
"Non so se ci sarà un Ghostbusters 3". Una notizia da far gelare il sangue (o forse no?), e a darla è sempre Fuller, tagliando corto sull'intera questione che si sta trascinando fino ad un nebuloso 2013, almeno a detta della Sony.
Sembra che lo stesso Murray abbia una copia dello script del film sulla sua scrivania, ed il duo Harold Ramis-Ivan Reitman, registi di lungo corso legati al celebre attore, sta facendo pressioni per procedere - anche se lo scettico incomodo non sarebbe entusiasta di quanto prodotto da Lee Eisenberg e Gene Stupnitsky, scrittori ingaggiati dopo l'esperienza in The Office.
Oltretutto le ultime pellicole con Bill Murray fra i titoli di testa non sono andate benissimo, ma la Sony non potrebbe rinunciare alla presenza dell'attore (così come di Harold Ramis, Dan Aykroyd e Ivan Reitman, tutti legati alla saga ectoplasmica) e nulla accadrà fino a quando non avranno firmato tutti quanti.

Certo, il revival degli Acchiappafantasmi non avrebbe lo stesso sapore del capostipite, pellicola davvero figlia dei suoi tempi (con una pletora di cartoni animati, giocattoli, videogiochi e persino cereali e bevande a tema), ma in tempi in cui le idee originali sembrano latitare sommessamente, un progetto del genere dovrebbe essere davvero supportato da un testo di prim'ordine.
Altrimenti, chi si chiamerà?