L'Uomo D'Acciaio: parlano Snyder, Shannon, Crowe e Traue

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L'uscita nelle sale cinematografiche dell'atteso reboot dedicato alle gesta del supereroe della Dc Comics, Superman, titolato L'Uomo D'Acciaio, è ormai alle porte. E oggi vi proponiamo una serie di dichiarazioni degli addetti ai lavori. Dopo il salto trovate le dichiarazioni del regista Zack Snyder, di Michael Shannon (Generale Zod), Russell Crowe (Jor-El) e Antje Traue (Faora). 

  1. Zack Snyder: "Sono un po' fan del personaggio, ma non posso dire che quando è arrivata l'occasione non ero un po' titubante a causa del mio amore per il personaggio. Ma è stata una di quelle situazioni in cui ho pensato 'se non lo farò io, lo farà qualcun'altro'.".
  2. Michael Shannon: "Venire dopo l'iconica interpretazione di Terence Stamp è stato scoraggiante ma mi sono concentrato un giorno alla volta. Non so se Zod è frainteso o semplicemente 'non compreso'. Dipende dalla prospettiva in cui si guarda. Se sei un terrestre non ti piacerà il Generale Zod perché vuole spazzare via la Terra per salvare la sua gente. Se sei un Kryptoniano, probabilmente pensi 'wow, quel generale Zod, sta facendo del suo meglio'. E' una questione di prospettiva. Una delle mie sequenze preferite è quella in cui spiego a Kal-El quello che è successo a Krypton e quanto voglio che sia parte della nostra missione, è stata una scena sorprendente ed emozionante. Non è qualcosa che ti aspetti da un film del genere"
  3. Russell Crowe: "Ci sono un mucchio di riferimenti metaforici nella sceneggiatura. L'ho trovata una lettura piuttosto profonda".
  4. Antje Traue: "Lei è una guerriera, è nata cosi. E' quindi liberatorio concentrarsi solo su quest'aspetto del personaggio. Lei riceve degli ordini e li esegue senza fare domande".