River to River 2012: Amitab Bachchan ospite d'onore al festival fiorentino

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"È un onore essere accolto a Firenze e in Italia - ha dichiarato la superstar indiana Ammitab Bachchan - ma più che un onore personale questo è un riconoscimento a tutta la cinematografia indiana che sta guadagnando sempre più visibilità in Occidente." Durante l'incontro con la stampa l'attore ha potuto parlare della sua carriera, iniziata nel 1969 e che continua tutt'ora con all'attivo ben 180 pellicole. Inoltre non sono mancati i momenti per parlare dello stato della cinematografia indiana d'oggi. Potete leggere le dichiarazioni del divo indiano di seguito.

"Nella cinematografia indiana sono sempre esistiti due generi paralleli e complementari. Da una parte il cinema d'intrattenimento per l'uomo comune che dopo una giornata di duro lavoro vuole sfuggire ad una vita di miseria e povertà attraverso le avventure che vedeva sul grande schermo. Oltre a questo cinema d'evasione esiste un cinema più intellettuale e artistico che punta ad una classe più colta. L'India è sempre stata una nazione fatta di diseguaglianze e disparità e queste si vedono rispecchiate anche nel cinema. Negli ultimi 45 anni il cinema d'autore ha aperto la strada alla cinematografia indiana facendola conoscere e apprezzare al pubblico occidentale."
"L'India è un paese giovane - ha continuato Bachchan - per 1200 anni siamo stati dominati da qualcuno e abbiamo raggiunto l'indipendenza solo nel 1947, da quel momento abbiamo dovuto fare passi da giganti per metterci alla pari delle altre nazioni, ma credo che quando vengono fatti questi passi si lasci dietro di sé un vuoto enorme e spesso si compiono errori. Anche se credo che abbiamo fatto un buon lavoro in quanto nazione, sono convinto che si debbano fare ancora degli ulteriori passi soprattutto nel campo cinematografico e farci conoscere al meglio."
Quando gli è stato domandato come mai in alcune regioni del mondo, come il Nord Africa, il Medio Oriente e l'ex-blocco sovietico, il cinema di Bollywood sia più apprezzato del cinema di Hollywood, l'attore è stato molto felice di poter dire la sua: "Mio padre si è guardato tutti i miei film e un giorno, finita la visione di uno di questi, gli ho fatto questa domanda. La sua risposta è stata bellissima. Mi ha detto che si poteva avere 'una giustizia poetica in sole tre ore'. Invece, durante una mia visita a Mosca l'ho domandato ad uno spettatore che mi ha data un'altra risposta illuminante: 'quando esco dal cinema mi ritrovo con un sorriso sulle labbra e delle lacrime asciutte sulle guance'. I film indiani danno speranza e raccontano di sogni che si avverano grazie alla forza di volontà e alla voglia di combattere di un singolo. Il nostro cinema offre tutto questo allo spettatore, speranza, lacrime e sorrisi, qualcosa di molto radicato nell'animo umano e che rende la nostra cinematografia universale."

Se vi abbiamo incuriosito e siete dalle parti di Firenze, siete tutti invitati a partecipare al River to River 2012 - Florence Indian Film Festival che si svolgerà da questa sera fino a giovedì 13 dicembre. Noi ci saremo.