Recensione The Lord of the Rings: Conquest

Frodo e tutta la Compagnia provano a conquistare il DS

Lord of the rings: Conquest
Recensione: Xbox 360
Articolo a cura di
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  • Pc
  • Il recente ritorno del Signore degli Anelli si può definire tutt'altro che glorioso ed epico. Sia le versioni destinate alle console casalinghe, sviluppate da Pandemic, che quella per Nintendo Ds, sviluppata da A2M, non sembrano raggiungere gli standard qualitativi che una saga come quella scritta da Tolkien sicuramente merita.
    Ma andiamo a scoprirne il motivo.
    Il Signore degli Anelli: la Conquista fonda l'idea di base del suo gameplay su una variante della modalità multiplayer King of the Hill. Nelle tre modalità disponibili, Campagna, Conquista e appunto quella multiplayer, lo scopo principale delle nostre azioni sarà quello di raggiungere i diversi checkpoint spersi per la mappa e conquistarli, sostando per una decina di secondi sopra di essi. Questo permetterà di poter ripartire, in caso di morte prematura, proprio da una di queste postazioni, oltre che di far comparire nuovi alleati.
    La principale differenza tra le due modalità in single player sarà che nella Campagna, oltre a seguire l'abbozzo di una trama ambientata nell'universo tolkeniano, per terminare il livello dovremo completare alcuni mini obiettivi secondari (come per esempio raggiungere in un tempo limite il checkpoint successivo o liberare e scortare degli alleati verso la salvezza). In "Conquista" e nella modalità multiplayer l'unico obiettivo sarà invece quello di farsi largo attraverso le schiere di nemici per poter mettere al sicuro il checkpoint conteso.
    Il cuore del gioco è lo stesso della controparte per le console HD, cioè quello di un hack'n'slash piuttosto classico nel quale dovremo scegliere tra tre classi diverse -mago, guerriero ed arciere- più un personaggio speciale che varierà a seconda del livello e dello schieramento prescelto (un Troll, un Ent, o uno dei tanti eroi della saga). Le tra classi a disposizione avranno le caratteristiche tipiche del genere: guerrieri resistenti ai colpi e molto forti ma con una portata limitata; arcieri capaci di devastanti attacchi dalla distanza, ma estremamente fragili; ed i maghi che fungono da classe intermedia con in più capacità curative. Durante gli scontri i nemici rilasceranno delle sfere di diverso colore, che andranno ad aumentare le caratteristiche del personaggio controllato. Questi power up saranno però personali e temporanei, svanendo quindi alla fine di ogni sessione o quando il verremo sconfitti. Un contatore sulla parte superiore dello schermo sta ad indicare quante "vite" avremo ancora a disposizione.
    Per comandare il nostro alter ego potremo scegliere tra una configurazione classica -che utilizza la croce direzionale per gli spostamenti e la pulsantiera per le mosse- ed un sistema basato sul pennino. Eseguire le diverse mosse a disposizione in quest'ultima modalità sarà abbastanza semplice, anche a causa dell'esigua varietà di azioni a nostra disposizione. Per un attacco normale basterà toccare un avversario, tenendo premuto un qualsiasi tasto del DS e tracciando una linea verso l'obiettivo effettueremo un attacco potente, mentre tenendo premuto un bottone e tracciando un cerchio intorno al nostro personaggio attiveremo una mossa ad area. I guerrieri potranno anche parare con lo scudo, ed i maghi, come già detto, curare se stessi ed i propri compagni, ma il design delle missioni e l'intelligenza artificiale di compagni ed avversari preclude un qualsiasi utilizzo strategico di queste capacità, prediligendo un confuso button mashing per poter avere la meglio degli avversari. Questo anche a causa dell'IA, che non sarà in grado di organizzare un'offensiva sensata: muovendosi in modo lineare ed evitando di imbastire una qualsivoglia tattica diversiva il procedere a capo fitto dei nemici rende l'azione piuttosto monotona.
    Il gioco lascia spazio a diverse considerazioni di carattere tecnico, la prima delle quali meramente estetica. La scala cromatica utilizzata, fatta quasi unicamente da marroni e grigi, rende difficoltoso il riconoscimento delle unità, siano esse alleate o nemiche. Questa scelta “artistica”, unita alla strutturale mancanza di luminosità degli schermi del portatile Nintedo, va ad influenzare pesantemente il gameplay del gioco, rendendolo ancora più confusionario. Il secondo appunto va fatto al motore grafico in se stesso, capace di andare in affanno non appena qualche unità in più si affaccia sullo schermo.
    Dal punto di vista sonoro si lasciano apprezzare alcuni temi presi in prestito dalla saga cinematografica, epici e ben orchestrati, oltre che gli effetti sonori, più che azzeccati per un titolo del genere.
    La possibilità di scegliere il tipo di controlli da adoperare permette decidere quale dei due maggiormente si addice al nostro gusto, anche se utilizzare i classici D-pad e tasti risulta essere la scelta che garantisce maggiore precisione. Il controllo tramite pennino infatti non riesce a garantire un feedback adeguato nelle situazioni più concitate, e non sempre interpreta al meglio gli input.
    La logevità risulta invece gravemente insufficiente, a causa dell'eccessiva brevità (4 ore circa) della Campagna in sigle player, esperienza non prolungabile di molto attraverso la modalità Conquest, che può essere sintetizzata come una riproposizione della Campagna, ma senza i checkpoint.
    La modalità multiplayer a 4 giocatori in locale migliora leggermente il giudizio complessivo, anche se probabilmente saranno pochi a poter usufruire di questa opzione, rche necessita di altri 3 amici dotati de Il Signore degli Anelli: la Conquista.

    The Lord of the Rings Conquest Reimagined The Lord of the Rings Conquest ReimaginedVersione Analizzata Nintendo DSIl Signore degli Anelli: la Conquista è un gioco rovinato dalla sua carente e poco ispirata realizzazione tecnica e dalla misera longevità in single player, che affossano gli sprazzi di divertimento che le diverse classi disponibili, la modalità multiplayer a 4 giocatori e la celeberrima licenza letterario/cinimatografica potrebbero offrire.

    5

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