Recensione I Sospiri del mio Cuore

Sulle note di Country Road, ecco arrivare un altro classico made in Ghibli

Recensione I Sospiri del mio Cuore
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Oramai, i nomi 'Miyazaki' e 'Studio Ghibli' sono noti non solo agli appassionati di animazione giapponese ma anche presso il grande pubblico come sinonimo di qualità, portando anche ad un discreto gradimento in termini di biglietti staccati e dvd venduti. Cosa che ha portato Disney prima, e Lucky Red poi, ad accaparrarsi i diritti per distribuire le opere Ghibli anche da noi. Arriva ora, per la prima volta nel nostro paese, I Sospiri del mio Cuore (耳をすませば - Mimi o sumaseba) lungometraggio in animazione classica del 1995 tratto dal manga omonimo di Hiragi Aoi, infine proposto in DVD e Blu-Ray da Lucky Red dopo essere stato parte della rassegna dedicata ad Hayao Miyazaki al Festival del Cinema di Roma 2010 ed essere stato presentato a Lucca Comics and Games 2011. Nonostante non sia tra le opere Ghibli più famose in occidente, diversi anni fa Star Comics ha pubblicato il manga originale da cui è stato tratto, e il grande successo riscosso in Giappone dal film ha portato alla realizzazione di un breve seguito cartaceo (Sussurri del cuore - Ore felici) e di due singolari spin-off: 猫の恩返し (Neko no Ongaeshi - Il ritorno del Gatto) e イバラード時間 (Iblard Jikan). Una storia, come da tradizione Ghibli, densa di poesia anche quando semplicemente calata nel quotidiano.

Due ragazzini e un gatto aristocratico

Tsukishima Shizuku è una comune ragazzina che abita nei sobborghi di Tokyo insieme alla famiglia, composta da una sorella maggiore ormai universitaria, dal padre bibliotecario e dalla madre casalinga/studentessa part-time. Frequenta l'ultimo anno delle medie ed è molto ansiosa riguardo alla direzione che prenderà nella vita dopo gli studi. Shizuku passa tutto il suo tempo libero su romanzi e storie di fantasia, che prende in prestito dalla biblioteca in cui lavora il padre, e si diverte a tradurre ed adattare canzoni dall'inglese insieme alle sue compagne di classe. Un giorno, nota che gran parte dei libri che legge sono stati precedentemente presi in prestito da qualcuno di nome Amasawa Seiji, e comincia a fantasticare su chi sia. Scoprirà, in seguito, di conoscerlo, grazie anche ad un curioso gattone che finirà per seguire su per una collina, fino ad un intrigante negozio di antiquariato che, tra i vari oggetti esposti, comprende un bizzarro ma meravigliosamente realizzato gatto antropomorfo, detto “Il Barone”.

Onore al Maestro Kondō

Sceneggiato e prodotto da Miyazaki stesso e diretto da uno dei più promettenti astri dello Studio Ghibli, Yoshifumi Kondō -disgraziatamente scomparso nel '98, nemmeno cinquantenne, per un aneurisma- I Sospiri del mio cuore è un film profondamente Miyazakiano, che mette insieme elementi contemporanei e quotidiani con altri decisamente fantastici e trasognati operando una trasformazione sul fumetto originale, espandendone le possibilità e le tematiche e immergendo gli spettatori nella semplice, e al contempo complessa, vita di una comune studentessa giapponese dei primi anni '90 alla scoperta della vita anche nelle piccole cose. Siamo lontani dall'avventura comunque presente in molte altre opere Ghibli: qui non vi è presente alcuna minaccia per la protagonista che non sia una banale bocciatura scolastica, una delusione d'amore, o noiose faccende domestiche da sbrigare. È un semplice shojo d'annata, che invita gli spettatori a 'tendere l'orecchio' -come suggerisce il titolo originale- e cogliere quanto di buono la natura ha offerto ad ognuno di noi, valorizzando i nostri talenti e le nostre aspirazioni, come magnificamente espletato dalla scena forse più toccante del film, quella sul giudizio del romanzo scritto da Shizuku per mettersi alla prova.

Il Blu-Ray

La versione italiana (da noi visionata in Blu-Ray) mantiene gli ottimi standard qualitativi della Lucky Red in ambito, con un video ottimamente ripulito e un comparto audio notevole: la traccia giapponese è disponibile in Dolby Digital 5.1, così come quella italiana per la quale è possibile selezionare, tuttavia, anche un DTS-HD dalle grandi prestazioni ambientali.
Ottime le voci scelte per doppiare il film, anche se, come molti altri prodotti Ghibli importati in Italia, soffre di un adattamento caratterizzato da un linguaggio troppo forbito, volto sì a rendere le differenze di registro linguistico presenti nella lingua giapponese ma che riesce, in finale, unicamente a rendere 'falso' il gergo familiare e giovanile utilizzato dalla maggior parte dei personaggi.
Ad impreziosire l'edizione, abbiamo un comparto extra che si compone in uno showreel di trailer originali giapponesi sottotitolati (una decina di minuti circa), uno slideshow dedicato alle bellissime scenografie del film (ispirate in gran parte a Seiseki-Sakuragaoka, periferia di Shinjuku, Tokyo) e il particolarissimo “Transizioni pittoriche” (trenta minuti circa) di Inoue Naohisa, pittore e artista nipponico le cui opere sono servite di ispirazione per i paesaggi fantastici che possiamo ammirare durante la narrazione delle avventure del Barone, e che poi sono state alla base di Iblard Jikan.

I Sospiri del mio Cuore Inserito da Timeout London e Terry Gilliam al 21esimo posto della classifica dei più bei lungometraggi animati di sempre, innovatore nonostante l'aspetto 'ordinario' (è stato il primo film Ghibli a sperimentare l'utilizzo del computer per la realizzazione di alcune sequenze, oltre ad essere il primo film giapponese a sfruttare il Dolby Digital), I Sospiri del mio Cuore è una storia dolce e nostalgica sulla preadolescenza e sulle prospettive di vita, portata su schermo con l'inconfondibile 'tocco magico' made in Ghibli. Curata l'edizione italiana, nonostante un adattamento in parte troppo aulico e una sezione di extra priva di featurette sulla vera e propria realizzazione del film.

7.5

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