Speciale Last Vegas: l'amicizia al cinema

Quando il cinema racconta del sentimento maschile per eccellenza: l'amicizia

Speciale Last Vegas: l'amicizia al cinema
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L’amicizia tra due o più persone, intesa come relazione di reciproco affetto, è probabilmente il legame più forte e duraturo che possa verificarsi nella nostra vita, spesso anche più dell'"amore". Sappiamo di poter contare sempre sull'appoggio delle persone a noi care che, anche slegate da vincoli parentali, soprattutto nei momenti di difficoltà, sanno aiutarci, consolarci e spronarci a dare il meglio. Un sentimento antico (ne parlavano già Aristotele e Cicerone) che ha trovato ampio spazio all'interno dell’arte musicale, letteraria e cinematografica: basti pensare a grandi classici come Amici Miei, del compianto Mario Monicelli, o a quel filone prettamente americano con protagonisti un gruppo di amici impegnati in attività ai limiti ma sempre all'insegna del divertimento e della fratellanza. L’amicizia, poi, non ha età e ne sono consapevoli gli interpreti della divertentissima commedia Last Vegas, che dal 14 maggio sbarca anche in Home Video in una imperdibile edizione ricca di contenuti speciali nei formati DVD e Blu-Ray, distribuita dalla Universal Pictures Italia. Diretto da John Turteltaub, Last Vegas racconta della rimpatriata di quattro vecchi amici in occasione dell’addio al celibato di uno di loro e vanta un cast “stellare”, con addirittura quattro premi Oscar: Morgan Freeman, Robert De Niro, Kevin Kline e Michael Douglas. In occasione dell’uscita Home Video del film andiamo dunque alla scoperta di alcune delle pellicole del passato con protagonista proprio l’amicizia.

Amici miei

Una trilogia, quella di Amici miei, tra le più celebri del cinema italiano, tanto che alcuni termini del film sono entrati nel gergo comune, come “supercazzola”, ovvero una azione compiuta ai danni di un interlocutore raggirato con un discorso senza alcun senso. Nel film vengono narrate le gesta di quatto inseparabili amici fiorentini che, nonostante l’età, sembrano non aver smarrito la voglia di stare insieme organizzando diabolici scherzi e mostrandosi come eterni Peter Pan dispettosi. Il successo del film è dovuto in particolare a quella spensieratezza alla quale i quattro sembrano essersi consegnati, preoccupandosi più della riuscita di una “burla” che di difficili situazioni famigliari e lavorative. Un affresco italiano, a tratti commovente, come nel finale, che dimostra come l’amicizia sia il miglior viatico per l’evasione dalla monotonia quotidiana e come l’età non sia realmente un problema, perché quei sentimenti che ci legano a determinate persone superano ogni ostacolo e ci accompagnano per tutta la vita.

Febbre da cavallo

Febbre da cavallo, divertente commedia messa in scena nel 1975 da Steno, con tra i protagonisti Enrico Montesano, Gigi Proietti e Catherine Spaak, è diventato nel tempo un fenomeno di costume nonostante fosse stato prodotto senza particolari pretese. Numerose repliche televisive e un fan club hanno contribuito al successo e all'immortalità del film, mentre nel 2002 venne addirittura prodotto un sequel, che però non ottenne lo stesso successo dell’originale. La “febbre da cavallo” del titolo è quella che ha colpito un gruppo di squattrinati amici romani che impegnano ogni avere in improbabili scommesse che implacabilmente si riveleranno perdenti. Mandrake, Pomata e Felice, i tre protagonisti della pellicola, arrivano a trascurare mogli e impegni lavorativi al fine di poter recarsi nel più vicino ippodromo: si sostengono e si coprono le spalle a vicenda dimostrando che l’amicizia non è subordinata al successo e ai soldi e che, oltretutto, può fortificarsi proprio nei momenti di maggiore difficoltà. Sullo sfondo: improbabili fantini, rocamboleschi tradimenti, mogli furiose e “mandrakate”.

I Goonies

In I Goonies un gruppo di ragazzini trova in una soffitta una misteriosa mappa che scopriranno appartenere all’esploratore Chester, scomparso mentre si trovava sulle tracce del tesoro del pirata Willy l’Orbo. L’obiettivo è riuscire là dove lo stesso Chester sembra aver fallito, ma il tempo stringe: due spietati imprenditori, infatti, tramano per costruire dei campi da golf al posto delle vecchie case del quartiere, là dove i ragazzi si sono conosciuti, crescendo poi insieme. L’amicizia, in questo caso, è quindi un valore da salvaguardare e componente fondamentale per la riuscita del piano. Solo rimanendo insieme e affiatati potranno sconfiggere la famigerata famiglia criminale Fratelli e raggiungere il galeone di Willy l’Orbo. Scenario suggestivo per una delle pellicole di avventura più celebri della storia. Da un soggetto di Steven Spielberg, e messo in scena dal grande Richard Donner, I Goonies mantiene ancora oggi intatto il proprio fascino ed è il ritratto di una solida e commovente amicizia giovanile. Una caccia al tesoro con lieto fine: i ragazzi riusciranno a salvare le loro case e la loro amicizia.

American Pie

Fortunata saga cinematografica americana nata nel 1999 dalla penna di Adam Herz e diretta dai fratelli Weitz, in American Pie l’amicizia fa rima con goliardia e buffe avventure sessuali, come quelle vissute dai protagonisti: Jim, un ragazzo imbranato e con un padre fin troppo presente, Kevin, fidanzato da tempo con Vicky, Paul, l’acculturato e snob del gruppo, e infini il palestrato, ma timido, Chris. Quattro amici ossessionati dalla loro verginità e disposti a qualsiasi sacrificio pur di terminare l’ultimo anno di liceo in compagnia femminile. A loro si unisce Steve, che arrogantemente non fa mistero delle sue precedenti conquiste e si diverte a dileggiare il gruppo. I protagonisti di American Pie mostrano un carattere agli antipodi, eppure sono amici e legati da un obiettivo comune, seppur frivolo, come la perdita della verginità a tutti i costi. Proprio la condivisione sembra poter unire ancora di più i quattro ragazzi, ansiosi di scoprire il proprio corpo e di crescere insieme. Nei successivi capitoli della saga, infine, scopriremo come proprio l’amicizia si sia rivelata un valore fondamentale per l'evoluzione delle loro vite.

Sleepers

Con Sleepers cambiamo completamente genere poiché in questo caso l’amicizia si consuma sullo sfondo di una storia decisamente drammatica che ha inizio nella prima metà degli anni sessanta e prosegue circa vent'anni dopo mostrandoci i protagonisti del film (Lorenzo, Michael, Johnny e Tommy) come dei giovani del malfamato quartiere di Hell’s Kitchen e presentandoci gli stessi, molti anni dopo, vittime di un evento traumatico che segnerà per sempre la loro esistenza. Il legame che si instaura tra i ragazzi, già in fase adolescenziale, resta vivo nel corso degli anni e proprio in memoria dei vecchi amici si consumerà una terribile vendetta che ricorda l’azione di Edmond Dantès, protagonista de il romanzo Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas e più volte citato all’interno del film. Sleepers, tratto da un omonimo libro scritto dallo stesso Lorenzo Calcaterra, uno dei ragazzi del film, mostra come si possa mettere a repentaglio la propria carriera e la propria reputazione solo in nome dell’amicizia, anche se quest’ultima può essere collegata a dolore, vendetta e morte.

Stand by me - Ricordo di un'estate

"Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a 12 anni. Gesù, ma chi li ha?". Questa è forse la citazione più famosa che possiamo estrapolare dal celebre film del 1986 di Rob Reiner tratto dal racconto The body, nato dalla fervida penna di Stephen King. Siamo sempre dalle parti de I Goonies, con un racconto ottantiano di amicizia tra ragazzini che partono all'avventura, ma qui il contesto è ben più realistico: Teddy, Gordie, Chris e Vern si mettono in viaggio per le foreste dell'Oregon, nell'estate del '59, al fine di recuperare il corpo di un loro coetaneo rimasto vittima di un incidente. Naturalmente durante il percorso saranno mesi a dura prova sia dalle asperità del viaggio che da alcuni bulli più grandi, ma alla fine acquisteranno in consapevolezza e cementeranno un sentimento di amicizia che non riusciranno più a replicare, una volta adulti. Famosa anche per la sua colonna sonora (il titolo del film è un diretto riferimento alla canzone di Ben E. King che fa da sfondo ai titoli di coda), la pellicola vede protagonisti alcuni giovanissimi interpreti che diventeranno noti attori qualche anno più tardi, come John Cusack, River Phoenix e Kiefer Sutherland.

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