Speciale The B-Movieye: dal giovane Stallone al pre-Zombi di Romero

Infetti, Sberla e Sly jr

Speciale The B-Movieye: dal giovane Stallone al pre-Zombi di Romero
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All'interno di questa rubrica, delle bizzarrìe targate Pulp Video già abbiamo avuto modo di parlare in occasione dell'uscita in dvd di due inediti che, negli anni Novanta, approdarono nel nostro paese direttamente in vhs, ovvero l'horror Night terrors di Tobe Hooper e il fantascientifico televisivo Una donna in crescendo di Christopher Guest; il primo interpretato da Robert "Freddy Krueger" Englund, il secondo da Daryl Hannah.
Ma, considerando le prelibatezze di celluloide appartenenti all'assurdo universo dei b-movie che, puntualmente, la label inserisce nel proprio ricco catalogo, era impossibile pensare che la nostra attenzione nei suoi confronti si sarebbe fermata a quei due titoli.
Infatti, a distanza di due puntate, eccoci di nuovo qui a spulciare tra i prodotti digitali marcati Pulp con un poker di lungometraggi appartenenti a quattro diverse tipologie cinematografiche e che, come potrete vedere, includono nel cast nomi rimasti tutt'altro che relegati al mondo del basso costo su pellicola. Quindi, chi non si accontenta dei lussuosi blockbuster a stelle e strisce che affollano le sale del XXI secolo, si accomodi pure nella nostra fumosa, virtuale cineteca digitale popolata di rarità da riscoprire.

Kobra

Cominciamo subito con quello che, firmato nel 1973 dall'allora già veterano Bernard L. Kowalski in seguito dedicatosi soprattutto al piccolo schermo, rappresenta il secondo lungometraggio - un anno dopo l'esordio Georgia, Georgia di Stig Björkman - interpretato dal Dirk Benedict entrato a far parte dell'immaginario collettivo con il personaggio Templeton Peck alias Sberla incarnato nella popolare serie televisiva A-Team.
Con la sola galleria fotografica nella sezione extra e alcuni momenti del film presentati in lingua originale forniti di sottotitolati italiani, i circa 96 minuti di visione vedono Benedict nel ruolo di David Blake, il quale, inconsapevolmente, diviene la cavia per gli esperimenti dello scienziato pazzo a cui fa da assistente, che inventa un siero per trasformare le persone in rettili e decide di somministrarglielo.
Un prodotto che, evidentemente, si rifà ai fanta-film dei due decenni precedenti riguardanti folli esperimenti di laboratorio, anticipando, allo stesso tempo, la lenta struttura basata sull'attesa pre-trasformazione ripresa in titoli successivi, come La Mosca di David Cronenberg.
Mentre l'uomo rettile prende progressivamente forma, fino al tragico finale.

Rebel - Fuga senza scampo

Ma, se parliamo di b-movie che hanno lanciato grandi star, non possiamo fare a meno di concentrarci su uno dei primissimi lungometraggi interpretati da Sylvester Stallone, della cui lunga filmografia la Pulp Video ha già lanciato su supporto digitale anche l'hard d'esordio Italian stallion e il poliziesco I falchi della notte.
In questa pellicola diretta nel 1970 da Robert Allen Schnitzer, il futuro Rocky del grande schermo veste i panni del giovane Jerry, ex leader studentesco che, deluso da un'attività di contestazione che non ha portato ad alcun risultato, si unisce a un gruppo di terroristi che stanno preparando un attentato per far saltare gli uffici di una società multinazionale, sempre più convinto che la loro sia la tattica politica legittima.
Quindi, un'operazione a basso costo che trasferisce in film quello che era il clima di ribellione giovanile dell'epoca, tra squallida ambientazione urbana e atmosfera di fine anni Sessanta enfatizzata anche grazie a una colonna sonora tempestata di hit del periodo (si va da Simon says dei 1910 Fruitgum Co a Crimson and clover di Tommy James and The Shondells).
Per circa 80 minuti di visione ancora lontani dagli action-movie stalloniani e basati principalmente sull'attesa, sulla preparazione del colpo, mentre il protagonista fa anche conoscenza con una pacifista che cerca di fargli cambiare idea e gli imprevisti sembrano essere dietro l'angolo.
Con trailer, galleria fotografica e filmografia di Stallone nella sezione riservata ai contenuti speciali.

Anno 2000 - La corsa della morte

E rimaniamo sempre nell'ambito dei primi film interpretati dal mitico Sylvester con la futuristica corsa automobilistica su celluloide che, raccontata nel 1975 dal compianto Paul"Bambole e sangue"Bartel, è stata anche oggetto nel 2008 del remake Death race di Paul W.S. Anderson, con Jason Statham protagonista.
Futuristica corsa automobilistica che ha di sicuro anticipato la saga Mad Max, ma che, a differenza sia di essa che del citato rifacimento, presenta un look generale volto all'ironia e, addirittura, al trash, tirando in ballo perfino nudità femminili.
In maniera provocatoria e irriverente, infatti, il pilota che investe più pedoni è quello che vince la gara in questo attacco su celluloide ai media che, prodotto dal re dei b-movie Roger Corman, in realtà pone Sly nei panni dell'antagonista di David Carradine, denominato Frankenstein.
Lo stesso Carradine di cui, nel disco 2 - riservato ai contenuti extra - dell'edizione speciale Pulp Video, troviamo una breve intervista; come pure quella a Corman, il quale, insieme a Joe Dante, all'attrice Mary Woronov e allo sceneggiatore Charles B. Griffith, interviene anche nello speciale di dieci minuti Le regole del gioco.
Il resto lo fanno teaser, trailer originale e galleria fotografica.

La città verrà distrutta all'alba

Prima di concludere con quello che rappresenta il quarto lungometraggio diretto dal re dei cadaveri a passeggio George A. Romero, precisiamo che sarebbe sbagliato parlare di b-movie quando si tratta di una pellicola sfornata da uno che, al di là del lato exploitation, v'inserisce al proprio interno importanti riflessioni socio-politiche, ma, in questo caso, ci sembra giusto cogliere l'occasione in quanto rientra tra i tanti capisaldi del genere recuperati da Pulp (tra l'altro, qui in versione integrale).
Con il commento audio - purtroppo privo di sottotitoli italiani - del regista e quattro trailer originali quali contenuti speciali, parliamo di un'operazione datata 1973 che, cinque anni dopo La notte dei morti viventi e cinque prima di Zombi, mostra le conseguenze della dispersione di materiale batteriologico sperimentale su una cittadina della Pennsylvania, in seguito a un incidente aereo.
Quindi, con il pretesto dell'improvvisa forma di pazzia a suon di scatti di violenza esplosa a seguito della diffusione di un virus studiato per essere un'arma letale, il futuro autore di Creepshow già introduce tematiche quali la guerriglia urbana e la prepotenza delle forze dell'ordine, approfondite poi nel secondo, citato tassello della sua saga riguardante i morti viventi.
E lo fa privilegiando i dialoghi, ma anche molta azione da western metropolitano, anticipando l'omonimo remake firmato nel 2010 da Breck Eisner e, prima ancora, influenzando l'Umberto Lenzi di Incubo sulla città contaminata, risalente al 1980.