Recensione The Karate Kid Per Vincere Domani

Un classico degli anni '80 in un'edizione home video davvero meritevole.

Recensione The Karate Kid Per Vincere Domani
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Per tutti quelli che hanno un'età compresa fra i 25 e i 30 anni è difficile esprimere un giudizio a cuor sereno sul reboot di Karate Kid uscito quest'anno. Chi è cresciuto durante gli anni ottanta, espressioni come "metti la cera, togli la cera" fanno parte di un bagaglio culturale di quando il cinema per bambini e ragazzi era ancora lontano dalle raffinate strategie di marketing e di comunicazione attuale e tutto era, o almeno appariva, più genuino, schietto, meno patinato. Il genio commerciale di Will Smith, che è riuscito a costruire un successo da oltre 300 milioni di dollari d'incasso (a fronte di una spesa di 40), intorno al suo giovanissimo erede Jaden, di appena dodici anni, per quanto ammirabile, non può scalfire una vita di ricordi: alzi la mano chi, fra tutti quelli che ora stanno leggendo questo articolo e stanno ormai sopra i 25, non ha mai provato ad esibirsi nella mossa della gru o non ha mai stressato l'animo a genitori e parenti per ottenere l'iscrizione ad un dojo di karate e poter così apprendere i segreti delle arti marziali. Il paradosso di questi reboot, o remake, a seconda delle occasioni, è che con tutta probabilità anche loro entreranno nelle dorate memorie d'infanzia dei ragazzini che, con mamma, papà o qualche altro loro familiare si recheranno a vederli nel buio accogliente delle sale cinematografiche.
Ed è proprio con la complice uscita settembrina di The Karate Kid - La Leggenda Continua che Sony Pictures Home Entertainment pubblica, per la prima volta in alta definizione, i primi due capitoli della saga. Un'occasione più che lieta per rinverdire i ricordi di chi, più di venti anni fa, ha fatto tesoro degli insegnamenti del maestro Miyagi, nonché una possibilità per far vedere al nostro fratellino o cuginetto i Karate Kid d'annata, recuperando uno spirito del tutto perso nel pur gradevole rifacimento del 2010.

Daniel San

«Prima lava tutte le macchine. Poi le lucidi, con la cera. Devi dare la cera con la mano destra e la devi togliere con la sinistra. Dai la cera, togli la cera. Il respiro lo prendi con il naso e lo emetti dalla bocca. Dai la cera, togli la cera. Non dimenticare il respiro é molto importante.» Maestro Miyagi

Daniel (Ralph Macchio), un adolescente trasferitosi con la madre nella San Fernando Valley, viene continuamente vessato dai bulli della scuola di arti marziali Cobra Kai. Durante l'ennesima aggressione, viene però salvato dall'anziano tuttofare Mr. Miyagi (Pat Morita), che, in realtà, è un esperto di arti marziali. Daniel viene così introdotto al mondo del karate e scopre che tale disciplina non è solo un rude combattimento, ma una via per raggiungere la sicurezza di sé, l'autodisciplina e l'importante valore dell'onore. Le lezioni del maestro, saranno fondamentali per Daniel quando si troverà a dover affrontare Johnny, il leader dei Cobra Kai, in un torneo di Karate della Valley

Cobra Kai never dies

Diretto dal regista di Rocky John G. Avildsen e sceneggiato da Robert Mark Kamen, vero e proprio specialista del cinema d'azione, suoi gli script di Arma Letale 3, Il Quinto Elemento, Kiss of the Dragon e dell'ottimo revenge movie di Pierre Morel Io Vi Troverò, Karate Kid riprende proprio dal primo Rocky l'ossatura della trama, i trionfo dei buoni sentimenti e di un certo american way-of-life che garantisce a chiunque, a prescindere dalla minoranza di cui fa parte, la possibilità di riscatto personale, sentimentale e sociale. Ma è proprio in virtù di questo sincretismo di fattori che la pellicola si è fatta strada negli anni'80: un orfano italoamericano che, con l'aiuto di un minuto e saggio giapponese riesce a farsi largo fra gli all american bulletti del Cobra Kai. Col senno di poi, la scelta di casting del protagonista, così lontano dai canoni fisici ed estetici dell'adolescente americano tutto football e palestra, un Ralph Macchio rapidamente scomaparso dalla luce dei riflettori, appare incredibilmente geniale. Anche se la ribalta è tutta per Pat Morita che ci consegna un Maestro Miyagi ironico e sornione, o, adoperando una parola sola, indimenticabile.
Ma cosa si nasconde in questa edizione di The Karate Kid - La Leggenda Continua in Blu Ray? Innanzitutto, dopo delle release in dvd estremamente mediocri, Sony ci regala questa volta un transfer video sopraffino, di certo non a livelli benchmark o comparabile a quella di altri Blu Ray della major come Distrcit 9 o The Spirit questo va detto, ma comunque estremamente apprezzabile. La grana delle immagini è uniforme, i dettagli delle scene sempre ben delineati e solo nelle scene in notturna, la visione tende a diventare un po' più granulosa. Il tutto contribuisce a restituire un po' di quella rudezza fotografica tipica delle pellicole anni '80, quindi possiamo reputarlo un difetto marginale.
Molto naturali le texture della pelle degli attori e la resa dei colori, solo talvolta un po' troppo saturi.
Altrettanto soddisfacente la resa dell'audio in 5.1, tanto per quanto concerne la lingua originale che per la versione con doppiaggio in italiano. I dialoghi sono limpidi e la resa della colonna sonora è forse un po' troppo focalizzata sui canali centrali, ma l'ottimo bilanciamento della parte vocale e musicale compensano la mancata accentuazione dell'utilizzo massivo dei canali posteriori.
Promosso anche il settore degli extra che comprende:

- Modalità Blu Pop-Up per scoprire, tramite appositi pop-up su schermo, curiosità, interviste e altri segreti del film
- Funzione BD Live
- Commento del regista John G. Avildsen, dello sceneggiatore Mark Robert Kamen e degli attori Ralph Macchio e del compianto Pat Morita
- La Via del Karate. Un dietro le quinte suddiviso in due parti che porta lo spettatore nella genesi di Karate Kid. La seconda parte, oltre a proseguire le varie questioni di lavorazione, si focalizza sui vari stunt del film
- Oltre la forma. Il coreografo di arti marziali Pat E. Johnson ci racconta la sua esperienza sul set di Karate Kid e di tutti i lati spirituali di questa disciplina marziale
- L'Oriente incontra l'Occidente, gli appunti di un compositore. Una chiacchierata col compositore dello score Bill Conti.
- La vita di un Bonsai. Il maestro dell'arte del Bonsai Ken Oki c'introduce all'arte della coltivazione delle piante Bonsai

The Karate Kid Per Vincere Domani L'edizione in blu ray proposta da Sony Pictures Home Entertainment, del primo, storico ed inimitabile Karate Kid è un vero e proprio tuffo nel passato e nei ricordi, impreziosito da una realizzazione tecnica valida e da un comparto extra solido e mai noioso (specie il commento audio, una manna per gli appassionati). Un'occasione per riscoprire un cinema per ragazzi fatto non di furbizia commerciale, ma di sani e genuini buoni sentimenti capaci di catturare ancora oggi, a 26 anni di distanza, l'attenzione degli ex-bimbi degli anni '80 ormai cresciuti. E chissà, magari anche quella dei nostri fratellini o cuginetti, freschi di visione del moderno reboot con Jaden Smith e Jackie Chan. Una piccola gemma impreziosita dalla performance semplicemente perfetta di un Pat Morita in stato di grazia che non potrà non far breccia nei nuovi, piccoli fan di Karate Kid.

8

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