Recensione Un Microfono per Due

Nello scorso luglio, in un periodo in cui le release cinematografiche hanno vissuto, come ogni anno, nell'indifferenza generale di un mercato che da giugno ad agosto proprio non ne vuol sapere di decollare nello stivale, è uscita una commedia che di certo non scriverà la storia del genere, ma che, specie in virtù del cast, meriterebbe comunque uno sguardo. Parliamo, nello specifico, de Un Microfono per Due (in originale The Marc Pease Experience), pellicola diretta da Todd Louiso, regista ed attore statunitense visto in pellicole come Alta Fedeltà e Thank You For Smiking (nonché fratello gemello separato alla nascita del dj americano Moby).
Dopo la toccata e fuga nelle sale, avvenuta proprio nello scorso mese di luglio, Un Microfono per due arriva ora in home video, grazie a Mondo Home Entertainment, la divisione home video di Moviemax.

Una promessa è una promessa

Il Professor Gribble (Ben Stiller) è l'insegnante di canto di un liceo americano che, con i suoi modi giovanili e sfrontati, si è conquistato l'ammirazione dei suoi studenti. Dietro questa facciata, però, si nasconde un cialtrone donnaiolo che atteggiandosi a grande talent scout non ha mai realmente affrontato il mondo dello spettacolo.
Marc Pease (Jason Scwartzman) è un ex studente petulante, cocciuto e sognatore che cerca da 10 anni di sfondare nel mondo della musica. La sera della prima dello spettacolo di fine anno Marc viene preso da una crisi di panico. Per tranquillizzarlo Gribble gli promette che se riuscirà a vincere la paura, sarà lui a fargli da manager e a produrgli il disco di esordio. Dieci anni dopo Marc si mette alle costole del suo mentore per costringerlo a rispettare la parola data anni prima ma completamente dimenticata da Gribble! Ne scaturirà una caccia all'uomo fatta di fughe rocambolesche e grotteschi inseguimenti.

Un Microfono per Due non aggiunge nulla di nuovo al panorama della commedia americana fatta di personaggi sfigati e patetici. Il percorso con cui Marc Pease assume la consapevolezza di aver vissuto una sostanziale ed adolescenziale illusione è piuttosto telefonato, così come il finale del film, che apparirà ben chiaro già dopo l'incipit del lungometraggio. Tuttavia, un po' per lo sguardo genuino con cui il regista osserva i suoi personaggi, un po' per le apprezzabili performance di Ben Stiller, che, dopo lo White Goodman di Dodgeball, tratteggia l'ennesimo character misero e meschino, interessato solo a circuire ragazzine dall'alto della sua decennale esperienza "d'impresario teatrale di recital liceali", e di Jason Scwartzman, che ci dona un Marc Pease tanto entusiasta quanto naif fino al momento in cui vedrà tutte le sue speranze andare in frantumi, ci troveremo a trascorrere la classica oretta e mezzo (scarsa) svagata e spensierata che molto spesso viene ricercata proprio dall'utente che si rivolge all'home video come fonte principale per quel che riguarda l'intrattenimento cinematografico. Forse, se avessimo dovuto giudicare questa pellicola col rigore che normalmente si ha quanto si analizza un film nel buio della sala, saremmo stati meno clementi. La "genuinità dello sguardo" di Todd Louiso si sarebbe tramutata in inesperienza e superficialità, e alcuni vuoti di sceneggiatura, uno su tutti quello inerente la costruzione del personaggio di Anna Kendrick che presenta qualche contraddizione di troppo, avrebbero ricevuto qualche tirata d'orecchie in più. Ma trattandosi quasi di un direct-to-home-video possiamo consentirgli le attenuanti del diverso contesto di fruizione. L'edizione home video proposta da Mondo Home Entertainment offre un comparto audio/video di livello discreto, adeguato ad una commedia che non fa di certo degli effetti speciali il suo punto forte. L'audio, specie nelle sequenze musicali, si fa apprezzare per la buona immersività che va a creare.
Gli extra comprendono:

- Dietro le quinte
- Interviste
- Todd Louiso
- Jason Schwartzman
- Anna Kendrick