Recensione Junk Jack

Un clone di Terraria nel palmo di una mano

Recensione Junk Jack
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  • iPhone
  • Sebbene il nome Pixbits possa far pensare a tutto, meno che ad un prodotto italiano, ci troviamo di fronte ad un titolo sviluppato proprio da un team nostrano. Non che questo comporti l'uso di particolare riguardo in fase di recensione, ma ci fa piacere sapere che anche nel nostro paese c'è qualche speranza di poter sfondare anche in questo campo.
    Junk Jack che ha raggiunto la versione 1.0.4 negli ultimi giorni, è disponibile sull'App Store per 2,39€. L'App attualmente non è universale anche se gli sviluppatori tramite il loro blog, fanno sapere che una versione per iPad potrebbe arrivare presto. A dire la verità, sempre sul loro sito, danno anche un'altra notizia importante, ovvero prendono le distanze da chi li accusa di plagio verso Terraria e Minecraft, dicendo che il loro sviluppo risale ad Aprile 2011 (Terraria uscirà il mese dopo), ma onestamente anche noi abbiamo trovato delle somiglianze che fanno traballare un po' questa giustificazione.

    MY NAME IS JACK, JUNK JACK

    Junk Jack è un sandbox in 2D e dando forse per scontato che chiunque abbia giocato il titolo di Notch o di Re-Logic, i ragazzi di Pixbits pensano bene di non fornirci un vero e proprio tutorial. Eppure, persino noi che abbiamo giocato entrambi i titoli, abbiamo avuto bisogno di leggere il corposo manuale in-game. Apprese le nozioni base, abbiamo di colpo notato un particolare non positivo. In questo titolo vi troverete letteralmente a costruire il vostro universo, dovendo raccogliere numerosi materiali per poter costruire strumenti che vi consentono di affinare ancor di più la raccolta. Ma le prime “ricette” sono mischiate al manuale, obbligandovi ogni volta che volete consultarle a dover sfogliare pagine inutili. Avremmo preferito avere una sezione apposita per queste ultime, anche perché proseguendo la situazione non migliora.


    Detto questo, la vostra avventura non ha un vero e proprio proposito, ma chi ha già provato i titoli da cui Junk Jack ha preso ispirazione, sa che anche questo non è un male assoluto. La mancanza di un obiettivo chiaro è largamente compensata dalla miriade di oggetti e strumenti che potrete forgiare. Dobbiamo però mettervi in guardia se non avete mai provato niente del genere, consigliandovi di scaricare la versione Lite, per vedere se le meccaniche sono nelle vostre corde. Il vero problema che però affligge questo titolo è un altro.

    SONO INGRASSATO?

    Lo stile di Junk Jack è ineccepibile. Un misto di pixel art e retrò regala un colpo d'occhio di impatto, a cui possiamo davvero dire poco di male. Anche il comparto sonoro richiama i vecchi giochi 8-bit ed è perfettamente in linea con la strada intrapresa dagli sviluppatori. Ma, come vi dicevamo, ci sono dei problemi che rendono davvero difficoltosa la nostra avventura. E non parliamo dei controlli, sebbene un po' macchinosi, che comunque se la cavano egregiamente, rendendo automatiche tutte quelle azioni che avrebbero richiesto eccessivi passaggi o precisione.
    Pixbits realizza una specie di porting di Terraria, sebbene rivendichi una totale indipendenza, ma forse non si è fatta una domanda fondamentale prima di sviluppare questo titolo proprio per iPhone. Le dimensioni dello schermo del melafonino sono obiettivamente troppo ristrette per poter godere appieno di un titolo del genere. Peraltro questo è lo stesso problema che abbiamo riscontrato con Minecraft Pocket Edition, qui peggiorato dalla perdita di una dimensione. Non pensiamo attualmente che questa situazione possa davvero migliorare, anche con aggiornamenti futuri.
    Ribadiamo: l'idea è buonissima e capace di tenervi incollati per molto tempo, ma l'immane quantità di oggetti e l'estensione del mondo è davvero troppo per uno schermo da 3,5 pollici.

    INGEGNERI SENZA OCCHIALI

    Ci rincresce davvero questa grande limitazione perché gli ingredienti per intrattenere l'utente c'erano: armi, mostri, scavi... Ma è davvero difficile esplorare quando lo si può fare solo a piccoli passi, vedendo soltanto una piccola porzione per volta del mondo e sentendoci continuamente disorientati. Anche perché è impossibile evitare i confronti con le controparti desktop che ci permettono di spingerci a risoluzioni altissime. Non ha neanche aiutato la scelta di dividere l'ambiente in blocchi francamente troppo grandi. Per farvi un esempio, mentre in Terraria essi erano alti all'incirca un quarto del vostro personaggio, in Junk Jack ogni blocco è abbondantemente più alto di voi, rendendo ancora più claustrofobica l'esperienza.


    Per dovere di cronaca, dobbiamo anche segnalare che sporadicamente gli utenti si sono ritrovati davanti ad inaspettate scomparse di interi mondi, rendendo vane ore ed ore di approvvigionamento. Episodi perdonabili eventualmente nel corso di una fase beta, ma non ad un titolo che viene venduto per completo. E non parliamo di piccoli bug, ma di totale compromissione del gioco.
    Se comunque vi armate di pazienza e riuscire a superare questi grandi scogli, Pixbits vi offre tonnellate di cose da fare, regalandovi un passatempo virtualmente infinito.

    Junk Jack Junk JackVersione Analizzata iPhoneJunk Jack non convince pienamente. Avere un clone di Terraria sul proprio iPhone è un'idea che fa gola, ma i compromessi a cui dobbiamo scendere sono forse troppi. Si salvano il comparto grafico e sonoro, ben riusciti, ma la vastità dell'ambiente sta stretta ai 3,5 pollici dello schermo. Se comunque siete grandi fan dei sandbox di questo genere, provate la versione Lite del gioco e tirare le somme. Se non vi disturba troppo l'effetto provocato da una visuale del genere, allora il titolo Pixbits potrebbe regalarvi ore ed ore di gioco, grazie all'ottimo sistema di crafting. Altrimenti aggiungete qualche altro soldo, e comprate direttamente uno dei due padri.

    6

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