Recensione Minecraft Pocket Edition

Il sandbox che ha stregato i giocatori PC esordisce su iPhone

Recensione Minecraft Pocket Edition
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  • iPhone
  • A meno che non abbiate appena iniziato la vostra carriera videoludica, avrete senz'altro sentito nominare Minecraft. Rifacendoci al sito ufficiale: Minecraft is a game about placing blocks to build anything you can imagine. Definizione scarna, ma ambiziosa. Se però tutto finisse qua, dovremmo farci molte domande riguardo al perché di questo titolo. Per fortuna, nella versione PC, le possibilità offerte sono molteplici e di gran lunga superiori: potrete craftare utensili, combattere contro mostri ed esplorare il mondo. Su Everyeye abbiamo già detto la nostra a proposito. Ma questa Pocket Edition cosa offre?

    WELCOME TO...?

    A dispetto di un costo abbastanza elevato per i canoni dello store (5,49€) e una legge non scritta di proporzione peso/prezzo, Minecraft stranamente occupa solo 2 miseri megabyte sul vostro dispositivo. I primi cattivi presagi si fanno strada nella nostra mente, ma speriamo in un'ottimizzazione estrema.
    Il menù iniziale si presenta con una grafica pixellosa a cui ci ha già abituati il fratello maggiore e riesce ad essere molto chiaro e diretto. Possiamo entrare in un'altra partita, a patto che questa si trovi sulla nostra rete, addirittura comunicando con dispositivi Android oppure iniziarne una completamente nuova in locale. Noi optiamo per la prima opzione e diamo il nome al nostro nuovo mondo.
    Ci viene anche chiesto un “seed”, un codice che influenza la creazione dell'ambiente di gioco. Ne siamo sprovvisti e quindi lasciamo in bianco, affidandoci totalmente al fato.

    METTI IL CUBO, TOGLI IL CUBO

    Ciò che abbiamo fatto fino ad adesso non ha confermato nessuno dei cattivi presagi avuti precedentemente. Il porting appare ben fatto, ma ancora abbiamo visto ben poco. E sfortunatamente non vedremo molto altro.
    Per quanto a prima vista questa Pocket Edition possa sembrare fedele all'originale, ci accorgiamo di trovarci di fronte ad un'edizione che non aveva mentito sul suo stato di alpha. Scordatevi la creazione di qualsivoglia oggetto, i mostri, la raccolta di risorse e in generale tutto ciò che ha tramutato quel sandbox in perenne fase beta, in un titolo che almeno oggi ha una forma definita.
    L'unica cosa che potete fare è mettere un cubo o togliere un cubo. Siamo tornati ai primordi di Minecraft e, lasciatecelo dire, non si può che rimanere delusi.
    Ma se questa lacuna può (e deve) essere colmata da sostanziosi aggiornamenti futuri, c'è un altro aspetto che forse mai potrà essere risolto.
    Lo schermo di iPhone è troppo piccolo e limitante per un titolo del genere. Ciò che più intriga del prodotto Mojang, è proprio la possibilità di creare un vero e proprio universo. In questa Pocket Edition non potrete che vederne uno scorcio, anche a causa della distanza visiva ridicola. Qualsiasi fantasia possiate farvi sul posizionamento del vostro mondo, verrà azzerata dalla costante sensazione di trovarvi nella Valpadana.
    E anche il sistema di controllo non ci regala nessun tipo di gioia. Invece di un più comodo stick analogico, ci troviamo tra le dita 4 misere frecce direzionali con addirittura il tasto per saltare, udite udite, posto al centro di esse. Forse consci di questa malsana scelta, i programmatori hanno deciso di rendere automatica la maggior parte dei balzi. Vi basterà avvicinarvi al bordo di uno scalino e vi troverete più in alto senza troppi sforzi.

    DESOLAZIONE

    Due parole sul comparto grafico e quello sonoro: il motore grafico di Minecraft è l'antitesi dell'Unreal Engine 3. Se avete acquistato Infinity Blade esclusivamente per ciò che offre visivamente, rimarrete delusi da questo prodotto. Se siete amanti invece di una grafica un po' retro, potreste andare d'accordo con la scelta stilistica di Mojang. Attenti però a non cadere nella fallacia del vintage bello sempre e comunque: la scelta degli sviluppatori è oggettivamente coraggiosa, ma non per questo inattaccabile. Si poteva sicuramente fare di più, anche mantenendo questo stile e ci pare eccessivo premiare questa decisione con una lode o con un trattamento di riguardo. Il comparto sonoro è invece, a parte i vostri passi e la costruzione / distruzione dei cubi, totalmente assente.
    Come dobbiamo prendere quindi questa Pocket Edition? I curatori del porting fanno sapere tramite un'intervista che prevedono l'implementazione di tutte le funzioni già presenti nella versione completa di Minecraft, ma anche se facessero questo, siamo sicuri che la piattaforma iOS possa essere fecondata con successo dai blocchi più famosi dell'ultimo anno?
    Nutriamo forti dubbi a riguardo, soprattutto dopo aver testato con mano l'impianto fin'ora sviluppato.

    Minecraft Pocket Edition Minecraft Pocket EditionVersione Analizzata iPhoneMojang è riuscita a dividere la critica come pochi altri sviluppatori hanno saputo fare. Spesso però i sentimenti offuscano la natura ludica che deve avere un prodotto che vuole sopravvivere su questo mercato, elevandolo senza prove concrete a mito di stile e diletto. Neanche la scusa della fase alpha resiste, perché il gioco è pubblicamente acquistabile (anche ad un prezzo molto elevato) ed è quindi recensibile senza sensi di colpa. In quanto vostri personali consulenti di acquisto e amici, vi consigliamo di non investire ancora i vostri soldi in questa malriuscita Pocket Edition, lontana parente della versione completa. Se in futuro le promesse verranno mantenute, con corposi aggiornamenti e la rivisitazione di alcuni aspetti che non ci hanno convinto, saremo pronti a dare una seconda possibilità a Minecraft e rendervene partecipi. Ciò che però adesso è sullo store di Apple non è né carne né pesce, e dovrebbe forse far riflettere gli sviluppatori su questa nuova cattiva moda di rilasciare prodotti incompleti, riscuotendo subito la pecunia, ma integrando solo in futuro le parti mancanti.

    4.5

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