Recensione Ravenmark: Mercenaries

L'ottimo Ravenmark torna con un'eccezionale focus sul comparto multiplayer

Recensione Ravenmark: Mercenaries
Articolo a cura di
Disponibile per
  • iPhone
  • iPad
  • Con una nuova generazione di console praticamente alle porte, l'intera industria è ormai alle prese con bilanci, analisi e pagelle dell'era videoludica che ci lasciamo alle spalle; lontani dal voler valutare quali siano stati i gli alti e bassi che negli ultimi anni hanno contraddistinto il mercato, in questa sede il nostro interesse vuole concentrarsi solamente su uno dei sicuri 'promossi' dell'attuale generazione: il mobile gaming.
    Questo termine, un tempo quasi esclusivamente sinonimo di console portatili prodotte da ben noti giganti dell'industria, ha assunto una connotazione più moderna grazie all'avvento sul mercato di smartphone sempre più potenti, che hanno proiettato la qualità media dei titoli disponibili sui nostri telefoni dal livello di titoli indimenticabili come Snake e Space Impact, a veri e propri capolavori progettati con questo preciso tipo di hardware in mente.
    In questa categoria di titoli si inserisce senza ombra di dubbio Ravenmark: Scourge of Estellion, strategico a turni di Witching Hour Studios, che nel 2011 stupì gli appassionati del genere con una struttura ed un gameplay degni di una produzione tripla A. Lo stesso studio ci propone oggi il seguito diretto del loro gioiellino strategico, Mercenaries, arricchito con tutta una serie di novità che lo proiettano nell'era “always-online” e in quell'universo multiplayer additato da molti come unica assenza di rilievo del primo capitolo.

    GUERRIERI PER CONTRATTO

    La novità più grande di questo Mercenaries è l'abbandono della campagna single-player multipla che aveva permesso ai giocatori di vivere la storia, a dire il vero un po' intricata, dell'Impero di Estellion e della sua caduta, fattore scatenante della guerra con le vicine terre di Kaysan ed Esotre raccontata nel precedente capitolo di Ravenmark.
    A sei anni dalla conclusione di quella battaglia, le tre nazioni vivono ora sul filo del rasoio: i confini sono sconvolti da continui atti di guerriglia e le ribellioni interne sono seconde solo ai tradimenti. In questo scenario, il giocatore, vestirà i panni del comandante di uno tra i più rinomati eserciti mercenari nel mondo di Eclisse, e potrà decidere di volta in volta quali missioni accettare e con quale fazione schierarsi. Gli incarichi, disponibili nella sezione Contracts del menù ed in continuo refresh temporale, possono essere di due tipi: Contratti Minori o Schermaglie di Confine. I primi non necessitano del diretto coinvolgimento del giocatore, al quale verrà chiesto semplicemente di scegliere quale Brigata del proprio esercito assegnare ad determinato incarico, per poi vederne immediatamente i risultati tramite una schermata riassuntiva dell'esito della battaglia e del bottino guadagnato. Le Schermaglie di Confine, vero fulcro del gioco, sono invece scontri di particolare importanza nei quali il controllo delle truppe passa direttamente nelle mani del giocatore; il campo di battaglia si presenta in modo quasi del tutto identico a quello visto nel primo Ravenmark, con unità alleate e nemiche divise in quattro categorie principali (fanti, lancieri, cavalieri e arcieri), ognuna con le proprie debolezze e punti di forza in relazione alle altre tre in campo. Le vere innovazioni in fatto di unità al proprio servizio stanno nella nuova classe degli Standard Bearer, in grado di supportare con upgrade e boost di vario tipo tutti i soldati alleati all'interno della loro 'area di influenza', e nell'inedita capacità denominata Zone of Control: questa abilità, completamente automatica, permetterà alle nostre truppe di fermare il cammino delle unità nemiche non appena queste verranno a trovarsi in una delle caselle direttamente adiacenti alle loro, aiutandoci non poco nella difesa della nostra retroguardia. Come in passato, ognuna delle unità potrà essere connessa ad altre della stessa categoria, andando a creare formazioni composte da due (Deuce) o tre (Trine) di esse, mossa che garantirà loro incrementi sostanziosi tanto in fase difensiva che offensiva, ma ne andrà a limitare la mobilità. Fanno il loro gradito ritorno anche le unità speciali comandate da Eroi e personaggi particolarmente illustri nelle gerarchie militari dei vari eserciti, assoldabili tra le proprie fila ad un prezzo chiaramente maggiore rispetto alle truppe standard, ma le cui abilità speciali saranno spesso in grado di riportare le sorti di una battaglia a vostro favore.
    Il controllo di tutte le proprie armate avviene tramite una vecchia conoscenza del primo episodio, ovvero l'ottimo sistema di menù radiali, la cui intuitività vi permetterà di padroneggiarne ogni aspetto fin dai primi minuti di gioco nonostante la spiazzante quantità di comandi impartibili alle proprie unità.

    Rimane fedele alla tradizione anche la distribuzione dei punti esperienza a fine battaglia, assegnati al giocatore e non a singole unità, e spendibili nel nuovo leveling system noto come 'Commander Traits'; quest'ultimo ci permetterà di sbloccare, ad ogni nostro level-up, un particolare upgrade tra quelli messi a disposizione di livello in livello (che andranno a influire ad esempio sulle capacità delle nostre truppe in battaglia, sull'argento guadagnato in caso di vittoria, e così via), con la possibilità, dovessimo pentirci delle nostre precedenti scelte, di resettare tutto e provarne di altre.
    XP e oro non saranno però l'unico premio che riceveremo alla fine di ogni scontro: insieme a loro infatti, in base al committente della missione appena terminata, guadagneremo o perderemo punti nel livello di favore che ognuna delle fazioni schierate in guerra nutre nei confronti del nostro esercito, andando a influenzare i rapporti con loro e quindi l'eventuale prezzo delle brigate appartenenti all'uno o all'altro regno. Tale impostazione ci ha fatto immaginare tutta una serie di interessanti prospettive che speriamo gli sviluppatori prendano in considerazione, come la possibilità di registrare in modo globale i vari livelli di favore dei giocatori, per andare a influenzare, in base alle loro scelte, l'esito narrativo della guerra e la creazione di future missioni aggiuntive. In fondo, però, quello che il team di sviluppo ha in serbo per i giocatori di Ravenmark poco importa quando, nella sua versione attuale, ogni istante di gioco riesce a regalare l'impagabile sensazione di trovarsi di fronte al proprio tavolo di gioco, minuziosamente costruito in ogni dettaglio, sul quale combattono decine di miniature accuratamente dipinte di vernice e passione.
    Tornando alla realtà, per quanto riguarda l'aggiunta dell'attesa modalità multiplayer, le opzioni a nostra disposizione ci permettono di sfidare un altro giocatore scelto in modalità random tra quelli disponibili online, cercarne uno in particolare tramite il suo nome 'da mercenario' o sceglierlo tra la lista dei nostri amici su Facebook. La struttura delle battaglie rimane identica a quelle delle missioni nella modalità principale, con la possibilità di effettuare il proprio turno in modo asincrono rispetto al nostro avversario, come nella miglior tradizione scacchistica online. Con il numero massimo di partite simultanee effettuabili uguale al numero di Divisioni presenti nel vostro esercito (escluse quelle già impegnate in qualche tipo di missione), il pericolo è quello di ritrovarsi con tutte le proprie truppe impegnate in diverse partite per molto tempo: fortunatamente a scongiurare questa eventualità, il team di sviluppo ha pensato di far dare automaticamente forfait a quei giocatori che nell'arco di ventiquattro ore non effettuino la propria mossa.

    UN MONDO DI DETTAGLI

    In perfetta sintonia con un sistema di gioco maturo e completo come quello fin qui descritto, si inserisce una cura del dettaglio assolutamente fuori dal comune per una produzione di questo livello, visibile in ogni aspetto dell'opera di Witching Hour Studios.
    Ognuno dei Contratti disponibili, siano essi incarichi minori o battaglie fondamentali, è accompagnato da un dettagliato prologo degli eventi che ne hanno portato alla nascita e, una volta conclusi, ci fornirà una minuziosa descrizione degli esiti dello scontro, non solo in termini numerici, ma anche prettamente narrativi. Lo stesso livello di cura si può riscontrare in ognuna delle decine di biografie di Eroi e Comandanti disponibili nella sezione Codex del menù, grazie alla quale ogni dettaglio dell'universo di gioco, della storia (compresa quella del primo capitolo) e del gameplay vi verrà spiegato tramite centinaia di righe di testo.
    Ottimo anche il lavoro svolto per i menù, sempre di facile consultazione e con un design che, pur concedendosi qualche clichè fantasy-medievale, riesce a mantenere sempre una propria identità in linea con quella di tutta la produzione; ad accentuare questa forte dimostrazione di personalità troviamo le splendide illustrazioni dell'artista singaporiano Michael 'Jamesarc', utilizzate come sfondo delle battaglie e negli intermezzi narrativi. Di buonissimo livello anche gli sprite bidimensionali, capaci di mantenere un alto livello di dettaglio anche zoomando su di loro quanto più possibile, e i disegni rappresentanti i vari eroi o personaggi di rilievo sul campo di battaglia; è un peccato che, a queste particolari unità, non sia stata data un pizzico di personalità in più abbinandoli a sprite unicamente disegnati per ognuna di loro, difetto comunque di scarsissimo rilievo all'interno di una qualità grafica generale di livello eccelso.

    Decisamente ben accette anche le opzioni di personalizzazione del proprio esercito privato, con la possibilità di assegnare il nome che più ci piace ad ognuna delle nostre divisioni e un editor per disegnare il proprio personale stendardo, portato poi in battaglia dai propri uomini.
    Ad accompagnare il giocatore, tanto durante le fasi gestionali quanto in battaglia, troviamo una colonna sonora interamente orchestrale, composta dal talentuoso Li XiaoAn e fatta di brani epici che gli appassionati del genere non mancheranno di apprezzare, ma che, dopo un discreto numero di ascolti, inizieranno a suonare ripetitivi ad orecchie meno allenate.

    Ravenmark: Mercenaries Ravenmark: MercenariesVersione Analizzata iPhoneRavenmark: Mercenaries trasporta la serie in un perfetto ambiente multiplayer e ci propone un sistema di missioni online in continuo aggiornamento, capace di sfruttare in modo impeccabile il suo incipit narrativo. Un gameplay intuitivo e profondo ed una cura del dettaglio perfettamente in linea con le maggiori produzioni del genere, consacrano Witching Hour Studios tra i più interessanti team della scena indie, e portano il loro ultimo titolo tra i migliori esponenti del panorama mobile e dell'intero genere strategico.

    9

    Che voto dai a: Ravenmark: Mercenaries

    Media Voto Utenti
    Voti: 8
    7.6
    nd