Recensione Rayman Fiesta Run

Rayman torna a correre sui nostri iPhone

Recensione Rayman Fiesta Run
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  • iPhone
  • iPad
  • Mobile Gaming
  • Con gli stratosferici risultati di Rayman Legends, Ubisoft ha dimostrato che la rinascita del platform bidimensionale passa dal suo UbiArt Framework e dall'inventiva inesauribile del team diretto da Michael Ancel. Il secondo titolo della serie ad arrivare dopo la revisione integrale è un concentrato di troviate geniali sul fronte artistico e del level design, e rappresenta un prodotto che nessun appassionato del genere deve lasciarsi sfuggire. A pochi mesi di distanza dall'uscita, Rayman arriva anche su iPhone, con Fiesta Run, seguito ideale dell'ottimo (ma troppo breve) Jungle Run.
    Recuperando le dinamiche della precedente iterazione mobile e moltiplicando il numero di stage, Fiesta Run rivendica il trono di miglior auto-runner per smartphone e tablet, grazie ad un design che non scende a compromessi neppure di fronte agli schermi touch.

    A perdifiato

    Fiesta Run si presenta, al pari del suo predecessore, come un particolarissimo Auto-Runner, che si "allarga" fino ad includere elementi tipici dei platform, per costruire un'esperienza di gioco perfetta per il mercato Mobile.
    Come sempre, quindi, il protagonista corre a perdifiato nei livelli, e quello che bisogna fare è farlo saltare al momento giusto con un tap sullo schermo, per superare ostacoli e baratri, schizzando di piattaforma in piattaforma. Come in Origins e Legends, qui si può usare anche un pugno ben piazzato per spaccare certi ostacoli che ci sbarrano la strada, ed esibirsi in una comoda planata per allungare le traiettorie del salto o farsi trasportare dalle correnti ascensionali.
    Diversamente dagli endless runner classici, in Fiesta Run risalta da subito un'attenzione smodata per il level design: come ogni buon platform che si rispetti, il titolo richiede colpo d'occhio e prontezza di riflessi, e quando si riesce a superare una sequenza di salti particolarmente ostica la soddisfazione è massima.

    L'imperativo per i più tecnici sarà quello di raccogliere tutti i 100 lum sparsi per ogni stage: le scie di esserini ed il posizionamento delle monete costringono ad un'attentissima pianificazione dei salti, e più in generale ad un'esecuzione senza sbavature. In certi casi è necessario imparare quasi a memoria la conformazione degli stage, e l'operazione procede secondo la formula del Trial & Error, ma data la ridotta estensione dei vari percorsi, il tutto risulta sempre stimolante e mai frustrante.
    Fiesta Run, rispetto al suo predecessore, aggiunge poco alla formula di gioco: la possibilità di nuotare non cambia di una virgola l'impostazione complessiva (in pratica è come se corressimo sul pelo dell'acqua), mentre gli "imbuti" che miniaturizzano il nostro Rayman possono essere considerati semplici orpelli piuttosto che elementi portanti del gameplay.
    Quello che compiace è però l'aspetto quantitativo: gli stage di Jungle Run erano un po' pochi, e pure con gli ultimi due aggiornamenti gratuiti il numero non toccava vette vertiginose. Qui si comincia subito con settantacinque stage, disposti lungo la nuova mappa. Oltre agli stage classici, troviamo in Fiesta Run versioni "invase" degli stessi livelli (si sbloccano raccogliendo i 100 lum), che contengono molti più pericoli, nemici e trappole. Di tanto in tanto, poi, si incontrano dei livelli che somigliano a delle Boss Fight, ma che in verità sono solo versioni più cattive di quelli tradizionali. Proprio la difficoltà di gioco subisce una discreta impennata: aumenta il numero di piattaforme semoventi, sentieri secondari, salti da fare in controtempo, nemici. Fin dalle prime battute Fiesta Run stuzzica quindi l'interesse degli hardcore gamer, con stage che non hanno nulla da invidiare ai migliori livelli visti in Rayman Legends.
    Capitolo microtransazioni: prima di lanciarsi in ogni livello è possibile acquistare dei Power-Up attingendo alle scorte di lum, che potranno essere rimpinguate con acquisti in-app (non troppo esosi) ma anche semplicemente continuando a giocare.
    Ovviamente i puristi declineranno l'offerta, anche perchè alcuni bonus sembrano davvero sbilanciati: ci sono cuori che permettono di resistere ad uno o due colpi, pugni magici da lanciare per liberarsi a distanza dei nemici, e addirittura una "guida" che spiega per filo e per segno quando saltare per raccogliere tutti i Lum. Insomma: roba per pivelli.

    L'importante per noi giocatori "duri e puri" è la possibilità di ignorare l'offerta, tralasciando integralmente
    E' facile invece rimanere estasiati dal colpo d'occhio di Fiesta Run.
    Il look dei livelli di questo nuovo episodio per iOS si ispira agli stage "culinari" del vecchio Rayman Legends: ci sono quindi mondi ghiacciati in cui navighiamo fra fette di lime e ombrellini da cocktail, e livelli ambientati invece in cucine veramente infernali, con forchettoni che volano da ogni parte e salsicciotti cucinati alla griglia. Non manca una visita delle viscere di chissà quale enorme mostro, che gorgogliano probabilmente dopo un'abbuffata difficile da digerire.
    Ci sono poi stage ispirati a quelli di "Fiestas de Los Muertos", eccezionale mondo del recentissimo Rayman Legends dove montagne di formaggio, cocomeri e churros sostituiscono muri e piattaforme. L'immaginario di Rayman Fiesta Run, insomma, è coloratissimo e originale: rimarca ancora una volta l'eccezionale inventiva del team, e l'incredibile qualità dell'UbiArt Frameword, engine che permette di realizzare mondi bidimensionali pieni, dettagliati e vividi.
    Anche il campionario di musiche, ripreso dai due capitoli maggiori, esalta come sempre: peccato che i brani vengano proposti a rotazione e senza correlazione coi mondi di gioco. Alle volte certi pezzi poco si intonano coi colori o con lo stile del livello che stiamo giocando.

    Rayman Fiesta Run Rayman Fiesta RunVersione Analizzata iPhoneRayman Fiesta Run riprende tutto quello che di buono aveva fatto il primo Jungle Run, ma moltiplica il numero di livelli, la difficoltà, e stuzzica con uno stile più colorato ed eterogeneo. E' un auto-runner che celebra i modi del platform classico, concentrandosi sulle dinamiche di salto e richiedendo prontezza e precisione. Ma il titolo, così come i due capitoli per console, non rinuncia alla sua buona dose di modernità, tutto concentrato com'è sulla corsa, sull'immediatezza, sul ritmo. Fiesta Run è una piccola perla del gaming mobile, una lunga sequenza di livelli perfetti, a cui forse manca solamente la perfezione degli stage musicali visti in Legends. Acquistatelo senza indugio ed avrete un titolo su cui spendere ore, a caccia dell'ultimo Lum.

    9

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