Recensione Viewtiful Joe: Double Trouble

Henshin a go-go, baby! Doppio schermo, guai doppi per Joe

Recensione Viewtiful Joe: Double Trouble
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  • DS
  • I nuovi eroi

    L’era 128 bit, ormai quasi giunta al termine, ha segnato l’ingresso nel campo videoludico di nuovi eroi, pronti a combattere il male ed a prodigarsi per la salvaguardia dell’umanità; inediti, giovani protagonisti che hanno cercato di ritagliarsi il loro spazio nel sempre più affollato universo videoludico.
    È il caso di Viewtiful Joe, ragazzo appassionato di B-Movie d'altri tempi, suo malgrado (e con nostro sommo piacere) costretto a salvare il pianeta, su console casalinghe, fermando l’invasione di un’orda di malvagi esseri provenienti proprio da una pellicola cinematografica.
    Ora quelle orrende creature sono riuscite ad uscire dalla pellicola, e non basta più una piattaforma stabile per poter aiutare il povero Joe ad arrestarne l’invasione. Il DS, con touch screen e doppia visibilità, probabilmente potrebbe essere di maggior aiuto nel raggiungimento di tale scopo.
    Ecco quindi che Viewtiful Joe si trasferisce sulla piccola console di casa Nintendo.

    Vecchio e nuovo: inversione di elementi

    A chi non conoscesse come le gesta di Viewtiful Joe siano strutturate, sebbene sia consigliata una doverosa prova diretta (entrambe le precedenti avventure di Joe sono disponibili per Ps2 e GC), sia sifficiente sapere che i ragazzi di Clover Studio (Acronimo di Creativo Lover), team di sviluppo di entrambi gli episodi, hanno preso due generi blasonati, quelli del platform e del picchiaduro a scorrimento, e li hanno sapientemente mescolati e correlati per creare uno dei titoli più riusciti e più divertenti dell’era 128bit. Trasformandosi nell’eroe Viewtiful Joe, il protagonista era in grado di sferrare potenti pugni e dolorosissimi calci, spiccare salti equiparabili a piccoli voli, e poteva usufruire di particolari capacità: rallentare il tempo, raggiungere velocità inumane, o aumentare il proprio potenziale distruttivo concentrando su di se l'inquadratura. Tutte le gesta del protagonista erano modellate in funzione della scena: in una sorta di ambivalenza ludicovisiva, ogni azione era motivazione e motivo della resa grafica. Il tutto in un ambiente bidimensionale in cui l’unico modo per proseguire era distruggere, a suon di combo, le orde di nemici che si paravano davanti al nostro eroe.
    Su DS, potendo usufruire delle nuove capacità fornite dalla console, i poteri di Joe sono stati ampliati. Oltre a poter -come nei precedenti episodi- rallentare il tempo, potremo ora letteralmente tagliare in due la scena, far tremare l’intero scenario causando un piccolo terremoto e trascinare la visuale dello schermo superiore in quello inferiore, per poter vedere il mondo attraverso due diverse prospettive. I nuovi poteri di Joe sono strutturati per poter essere attivati grazie all'uso del Touch Screen, e ovviamente modificano attivamente il comparto ludico del prodotto.
    Ciò che maggiormente distingue il Viewtiful Joe delle precedenti apparizioni da quello che oggi possiamo controllare su DS è un inatteso rovesciamento degli elementi che costituisconi il fulcro del gameplay: mentre nelle console casalinghe quasi tutta l’azione è incentrata sui combattimenti, affiancati nelle fasi di stallo da alcuni elementi platform, Double Trouble propone la situazione diametralmente opposta.
    I combattimenti non risultano il perno attorno a cui il gioco si sviluppa, quanto, per lo più, un diversivo nella risoluzione dei livelli. I nuovi poteri di Joe infatti poco si addicono al pestaggio metodico degli avversari. Del resto ognuna delle inedite azioni summenzionate richiede l’utilizzo del pennino, piuttosto oneroso in termini di maneggevolezza, durante le fasi concitate degli scontri. Per altro, nonostante il terremoto sia l'unica delle nuove abilità funzionale all'eliminazione degli avversari (per il cui utilizzo è indispensabile quindi saper maneggiare il laccetto fornito con la console, pena la necessità di toccare lo schermo col dito), le altre capacità di Joe saranno necessarie principalmente per risoluzione di enigmi strutturali, questi ultimi deliziosamente studiati ed introdotti nei livelli di gioco.
    Qualche esempio di come potrà essere utilizzata la funzione di "Cut": se un fuoco blocca il cammino, basterà tagliare

    in due lo schermo in modo tale che dell’acqua fuoriesca dagli idranti per strada (ovviamente investiti dal taglio); se un muro blocca il cammino, basterà tagliarlo per poterlo superare agilmente.

    L'ultimo potere inedito, sebbene venga sfruttato dal gioco maggiormente nelle fasi enigmistiche, trova scarne applicazioni nei momenti di battaglia: su entrambi gli schermi della console verrà inquadrata la stessa scena, con due diversi gradi di Zoom: l’inquadratura ravvicinata dello schermo superiore permetterà di vedere piccoli elementi dello scenario con cui poter interagire, mentre quello inferiore permetterà di affrontare con una visuale più ampia i combattimenti ed avere un’idea più chiara del quadro. Intercambiando fra la visuale normale e quella zoomata Joe incrementerà l'efficacia dei suoi colpi, o, nelle fasi meno concitate, potrà interagire con il fondale, premendo bottoni o azionando elementi dello scenario stesso. Data la difficoltà che si può avere nel trascinare lo schermo inferiore in basso e viceversa, questo potere risulta di scarso utilizzo nei combattimenti: se invece del Touch Screen i programmatori avessero utilizzato il tasto X, lasciato invece senza alcuna funzione, si sarebbe ottenuto certamente una più intuitiva e utile componente "bellica".
    La componente picchiaduro risulta comunque molto impoverita rispetto al resto del gioco e rispetto ai precedenti capitoli: lo si evince anche dai combattimenti con i boss in cui, salvo qualche colpo speciale che richiederà l’uso dei nuovi poteri di Joe, basterà rallentare il tempo e colpire il nemici il più possibile, senza dover ricorrere ad alcun tipo di strategia.

    Scendere a compromessi

    Naturalmente, sebbene la piccola console di casa Nintendo abbia permesso l’introduzione dei nuovi poteri di cui abbiamo appena parlato, le limitazione tecniche del DS rispetto alle console casalinghe ci sono, e si sentono.
    Il minor uso di poligoni di Viewtiful Joe Double Trouble rispetto alle versioni casalinghe non è riuscito comunque a sopperire alla mancanza di fluidità nei movimenti del protagonista e dei vari antagonisti presenti su schermo. L’ambiente risulta, come nelle versioni casalinghe, un connubio tra fondali 2D e 3D, con alcuni elementi dello sfondo che si amalgamano bene all’azione in primo piano. Purtroppo però, onde evitare rallentamenti eccessivi nell’azione di gioco, il numero di nemici presenti su schermo è drasticamente calato, raggiungendo un massimo di 3 avversari per volta, e gli elementi del fondale risultano assolutamente statici. Nonostante tutti questi artifizi, come sopra, sembra di giocare ad un gioco impostato a 60hz su di uno schermo settato a 50hz.
    Sebbene questa lentezza in se non infastidisca il giocatore, potrebbe non piacere a chi ha amato l’immediatezza del titolo in versione Home Console.
    Il sonoro invece presenta le solite musiche rockeggianti, il solito rumore di pugni, e le solite voci digitalizzate anche se, per ovvi motivi di spazio su cartuccia, è stata ridotta la quantità di queste ultime, lasciando solamente le frasi più celebri della serie (Henshin a Go Go Anyone?): le scene di intermezzo, invece di essere interamente doppiate, saranno composte da siparietti in cui i protagonisti dialogheranno per mezzo di freddi fumetti. Tutto sommato il sonoro riesce a far calare il giocatore nelle atmosfere tipiche della serie.

    Viewtiful Joe: Double Trouble Viewtiful Joe: Double TroubleVersione Analizzata Nintendo DSViewtiful Joe arriva su DS, ma lascia perplessi. Il maggior risalto di elementi platform e di enigmi rispetto ai combattimenti veri e propri potrebbe far storcere il naso a molti aficionados della serie. Il gioco risulta comunque divertente ed innovativo, ben congeniato e tutto sommato dal buon approccio tecnico, anche se risulta minato da una longevità non proprio eccellente. Un acquisto consigliato a chi non ha mai giocato a Viewtiful Joe, un gioco da provare per chi ha conosciuto ed apprezzato la serie su console casalinga.

    6.5

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