Ghost Recon Advanced Warfighter, i fantasmi su Xbox 360: la recensione

Guerriglia Tattica Avanzata

Ghost Recon Advanced Warfighter, i fantasmi su Xbox 360: la recensione
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • Xbox 360
  • NGC
  • Pc
  • Siamo convinti che il nuovo gioco targato "Tom Clancy" necessiti di ben poche presentazioni. In un panorama ludico che per la nuova macchina Microsoft si presenta ancora discontinuo e con poche vette d'eccellenza, l'arrivo di Advanced Warfighter non può lasciare indifferente nessun giocatore, neppure coloro che agli Shooter Tattici sono poco avvezzi.
    Quello che più conta, tuttavia, oltre al valore aggiunto dal nuovo Ghost Recon al parco titoli X Box 360, è senz'ombra di dubbio ciò che il gioco aggiunge al genere. I meccanismi di gioco che soggiacciono alla guerriglia tattica di Advanced Warfighter sono infatti quanto di più completo per il momento si possa trovare non solo su nuova generazione, ma in qualsiasi FPS a sfondo strategico.
    Il nuovo Ghost Recon mantiene forte il legame con il suo passato, ma sfrutta a pieno regime la disposizione tecnica della macchina su cui gira per approfondire al limite ogni piccolo aspetto del gameplay. L'utente può trovare quindi un prodotto vastissimo per quanto riguarda disposizione motoria del personaggio e ben curato sotto l'aspetto più lucubrativo, della gestione dei supporti offerti (squadra e mezzi pesanti). Non certo esente da difetti, ma ad oggi uno dei più bei FPS tattici a disposizione della comunità videoludica.

    Ghost Recon Advanced Warfighter

    Anno 2013, Città del Messico. Un gruppo di ribelli sta portando lo scompiglio nel tentativo di attuare un colpo di stato. La squadra speciale Ghost scende in campo, ancora una volta, nel tentativo di evitare il sopravvento dei ribelli. Nei panni di Scott Mitchel avremo il duro compito di portare a termine una delle missioni più pericolose ci sia mai stata assegnata.

    Fortunatamente non saremo soli. Avremo infatti, per la maggior parte del tempo, il supporto di tre compagni di squadra sui quali fare affidamento. Questi potranno essere fucilieri, granatieri o tiratori scelti. Ognuno con le proprie caratteristiche, pregi e difetti. Altre volte saremo supportati anche da mezzi blindati, artiglieria, elicotteri e mezzi aerei di altro genere. Già capirete che il supporto tattico, di varia natura, fornito dall'organizzazione dell'esercito americano richiede di essere amministrata e guidata dalla vostra abilità. Essendo la zona di guerriglia in più locazioni presidiata dalle patrie truppe, la cooperazione e la coordinazione con i mezzi alleati diventa elemento necessario e distintivo. Come in seguito vedremo essa è possibile grazie a nuove introduzioni tecnologiche (innovative pure a livello di gameplay, motivate dal carattere dell'equipaggiamento bellico che l'ambientazione futuribile si può permettere), nonchè ad un intelligente distribuzione dei controlli. Ciò che più importa di analizzare in questo paragrafo è la sensazione che il campo di battaglia sia in continua evoluzione: i suoi mutamenti sono piuttosto subordinati al progredire lineare dell'avventura principale, ma anche nelle singole missioni i Checkpoint intermedi che vi permetteranno di guadagnare supporto aggiuntivo, a seguito del raggiungimento di vari "Hot Spot" Tattici, rende al meglio l'idea di una situazione bellica mutevole.
    Dovrete dunque muovere verso punti di raccolta per poter mettere insieme una squadra d'assalto, o ancora liberare una zona d'insediamento ribelle per permettere ai mezzi blindati di potervi raggiungere e, da quel momento, offrire una smisurata potenza di fuoco ed una buona copertura.

    La tecnologia al nostro servizio

    Come poco sopra annunciato, in Advanced Warfighter la tecnologia è dalla nostra parte. Avremo a disposizione l'innovativo IWS, acronimo di Integrated Warfighter System, con il quale si potrà in qualsiasi momento avere sotto controllo la situazione del campo di battaglia attraverso il visore HUD, sul quale verranno proiettate: telecamera dei compagni, comunicazioni dal campo base e, non meno importante, entità nemiche avvistate e tutte le informazioni riguardanti lo stato di salute dei nostri alleati.
    Il sistema IWS permetterà di evidenziare, tramite dei rombi colorati, le unità nemiche, amiche, e di supporto. Perchè questo sia possibile è necessario rilevare tali unità o averne comunicazione delle coordinate da parte di una unità alleata. Se un compagno di squadra avvista un nemico, immediatamente ne verrà evidenziata la posizione sul visore. Diventa dunque fondamentale saper gestire al meglio il movimento della vostra squadra. Il che risulta possibile anche grazie all'introduzione di una mappa tattica (accessibile tramite la pressione del tasto Select), con la quale è facile far chiarezza sulla posizione degli obbiettivi e di tutti gli elementi attivi (compagni ed avversari). Gli ordini di movimento impartiti ai compagni potranno riferirsi, sempre previo utilizzo della mappa summenzionata, a locazioni lontane dalla vista diretta (nel caso contrario basta indicare la posizione inquadrata dalal visuale in terza o prima persona).
    L'esplorazione della zona circostante, salvo nei momenti in cui saremo chiamati a presidiare una locazione specifica e dovremo guardarci dagli assalti avversari, diventa concetto portante e fondamentale per la buoan riuscita delle missioni. Così risulteranno utili anche gli avvistamenti fatti tramite l'UAV Cypher: avremo spesso a disposizione, infatti, una unità volante dotata di telecamera, capace di localizzare ogni unità presente sul territorio di guerra e di identificarla.


    Contrariamente a quanto si possa pensare l'aiuto dato dall'IWS, dal Cross-com e dall'UAV Cypher è stato perfettamente controbilanciato dalla struttura delle mappe, dal numero di unità nemiche, dalla loro precisione e, non ultimo, dalla storyline stessa che ci metterà spesso in difficoltà con situazioni critiche e di grave inferiorità numerica. Nonostante tutto il supporto militare e tattico, Ghost Recon resta un prodotto estremamente complesso ai livelli di difficoltà più bassi. Non ci sono mezze misure: all'utente è richiesto un impegno non indifferente, un approccio all'azione ponderato ed un incedere lento. Ne guadagna il realismo della scena e della situazione, e di certo vengono in tal maniera sottolineati i tratti tipici del genere, che in alti prodotti sono nascosti da una componente marcatamente d'assalto.

    Come ti sfrutto il joypad

    Addentrandoci nella descrizione di quelli che sono i meccanismi di controllo delle strutture tattiche appena descritte, vedremo in dettaglio anche le possibilità d'azione del protagonista. Perchè, non dimentichiamolo, Advanced Warfighter richiede anche e sopratutto azione diretta, sebbene la fase tattica risulti un approccio preventivo imprescindibile.
    Il sistema di controllo, anche se molto articolato, risulta facilmente gestibile senza troppi intoppi.
    Classicamente, secondo gli stilemti della serie, il movimento del protagonista, in ognuna delle tre posizioni disponibili (in piedi, accucciato, carponi, alternabili alla pressione della leva sinistra), è lasciato allo stick analogico principale. Avvicinandosi ad un riparo sarà possibile appoggiarsi automaticamente contro di esso, per aumentare la copertura. Muovendosi poi oltre un angolo, o alzando leggermente la testa nel caso fossimo accucciati dietro uan trincea bassa) sarà possibile affacciarsi per identificare eventuali bersagli nemici, mantenendo comunque una discreta protezione dal fuoco nemico. Mentre, a la Metal Gear, sarà possibile uscire repentinamente dai ripari che ci permettono di mantenere una posizione eretta, al fine di far fuoco rapidamente e tornare con velocità al sicuro dai proiettili, i ripari bassi permetteranno di utilizzare con più sicurezza i mirini ottici delle proprie dotazioni (ove disponibili): alla pressione della leva analogica destra si attiverà la prima persona, con due diversi livelli di Zoom. In questa modalità si dovrà trattenere il respiro per mantenere ferma la propria arma, e poi dedicarsi all'eliminazione metodica delle forze avverse, sfruttando la copertura offerta dal riparo.
    Muoversi nell'equipaggiamento fra un'arma e l'altra risulta molto facile e piuttosto immediato, così come selezionare la modalità di fuoco del fucile imbracciato. Tali settaggi restano comunque da fare in situazioni di calma, a seconda dell'approccio allo scontro che si vorrà tenere: nelle situazioni di emergenza è bene agire con rapidità e non perdere tempo, pena il prematuro Game Over: come ben saprà chi ha giocato ai precedenti capitoli, il protagonista di Ghost Recon è piuttosto sensibile ai colpi avversari.

    E' possibile assegnare ordini alle unità alleate con il semplice utilizzo del D-pad. "Destra" e "sinistra" vengono utilizzati per la selezione dell'unità, "su" per far avanzare l'unità verso il punto indicato dal nostro mirino e "giù" per far ricongiungere a noi l'unità selezionata. Possiamo, inoltre, assegnare ordini contestuali: premendo in alto il D-pad mentre stiamo mirando un soldato o un mezzo nemico, potremo far attaccare tale unità dalla nostra squadra. Così come, mirando ad un bersaglio lontano, supponendo di avere un cecchino in squadra, sarà quest'ultimo ad abbattere il bersaglio. Selezionando un compagno ferito potremo ordinare ad un altro nostro compagno nelle vicinanze di procedere con le cure del caso (che rendono praticamente immortale la squadra di supporto). Con la pressione di un tasto è anche possibile definire l'allineamento generico della squadra: attacco o ricognizione. Nel primo caso i nostri compagni saranno molto aggressivi, attaccando per primi ogni bersaglio dovessero avvistare. Nel secondo caso, invece, si limiteranno a tenersi al riparo attaccando solo in risposta al fuoco nemico.
    In modo simile possiamo noi stessi agire in base al contesto: scavalcare muri, rotolare, raccogliere armi o utilizzare postazioni fisse.

    Un ottimo esempio di come utilizzare efficacemente il joypad della 360: ogni tasto è sfruttato per rendere completo il sistema di controllo. Non certo quest'ultimo deriva dalle capacità peculiari del Pad, comunque da quelle della macchina: grazie ad essa si sono potute sfruttare le memorie provvisorie per offrire inediti elementi di gameplay. Anche Ghost Recon Advanced Warfighter è un chiaro esempio di come alcuni generi ludici possano trarre vanaggio dalla naturale espanzione permessa dalla nuova generazione.

    Hola hombre!

    La città nella quale andremo a fronteggiare il nemico è una Città del Messico praticamente disabitata. Non c'è nessuna presenza civile. Siamo circondati da un alone di calma surreale. Difficile definire questo un pregio o un difetto. Per il resto la resa è eccellente. La tecnica Color of war utilizzata dagli sviluppatori fa il proprio lavoro, variando la saturazione dei colori in base alla situazione che ci troviamo di fronte.
    Il sole equatoriale e la sua illuminazione sono resi egregiamente grazie all'implementazione impeccabile della tecnologia HDR (High Dynamic Range). Così come la tonnellata di superfici riflettenti attorno a noi aumentano il coinvolgimento. Unica pecca è il fatto che tali riflessi siano fittizzi: viene infatti usata una mappa di riflessione precalcolata. Ci capiterà di vedere, quindi, riflessi edifici e strutture non presenti poi nella realtà che ci circonda. Altro piccolo problema, che si verifica piuttosto di rado, è la possibilità di imbatterci, svoltando velocemente un angolo, in popup piuttosto grossolano. Per il resto è tutto perfetto. Ogni superficie è stracolma di effetti e gode di eccellente implementazione di bump e normal mapping. Superfici costruite con un numero elevatissimo di poligoni. Inoltre è apprezzabile l'effetto morgana implementato in ogni locazione diurna. E' difficile rimanere indifferenti al nostro ingresso nella piazza dell'ambasciata americana. Tutto questo finchè non premiamo il grilletto. Perchè da quel momento in poi sarà un tripudio di luci, colori e fisica applicata ad ogni oggetto presente nello scenario. Ogni esplosione proietterà in giro rottami, innalzando fumo e espandendo fiamme in ogni dove, con un realismo mai raggiunto prima. L'onda d'urto sposterà fiamme e fumo ad alta velocità, per poi rallentare una volta incontrata la resistenza dell'aria. Il tutto farcito da disturbi trasmessi alla nostra interfaccia IWS. Ogni mezzo presente potrà essere distrutto dai nostri fucili, rilasciando pezzi tutt'intorno, fino a saltare in aria. Sarà anche possibile forarne le gomme. Il coinvolgimento è alle stelle. Molto raramente assisteremo a leggerissimi cali di frame rate, purtroppo molto invadenti: sopratutto quando si accede a zone prima impraticabili, il richiamo delle modellazioni, probabilmente caricate dalla lettura del DVD e non "immagazzinate" nell'Hard Disk, rallentano vistosamente il fluire dell'azione.


    Da soli....

    La storia della modalità single player si muove attraverso missioni molto varie che andranno dalla protezione di alcune autorità, alla distruzione di avamposti, ad infiltrazioni in basi nemiche e così via. Un elemento particolare è la totale assenza di schermate intermedie di caricamento. Tutte le missioni godono di una continuità unica grazie a intermezzi, sempre in 3D in real time, durante i quali ci verrà spiegata, a bordo del Blackhawk che ci sposta da un area all'altra della città, la missione che andremo ad affrontare. In queste occasioni sarà possibile ammirare la città, interamente in 3D, illuminata dal sole al tramonto con riflessi su ogni singola finestra, e così via. Ancora una delizia per gli occhi. Ma non finisce qui: sarà possibile e necessario, a volte, usufruire della mitragliatrice M60 montata sul portellone laterale del mezzo per liberare la zona di inserimento da ogni ribelle presente, spesso armati di RPG in grado di abbattere il nostro elicottero con un solo colpo. Avremo munizioni infinite ma dovremo fare i conti con la temperatura della mitragliatrice che aumenterà fino a rallentarne il ratio di fuoco, per poi bloccarla totalmente. La trama presenta continui cambi di direzione e non mancheranno i colpi di scena in grado, molte volte, di metterci in seria difficoltà.
    L'intelligenza artificiale dei nostri compagni può risultare a volte frustrante, con situazioni che rasentano il ridicolo. Non vedrete mai i vostri compagni cercare un riparo: piuttosto resteranno sotto il fuoco nemico. Così come vi capiterà spesso, una volta nascosti dietro un angolo, di assistere all'insensato abbandono della copertura da parte di un membro della squadra. Idem dicasi per i nemici. Un ulteriore problema nel quale si può incappare è vedere i propri compagni incastrati in qualche angolo, impegnati a correre verso direzioni improbabili. Per il resto la presenza dei compagni, anche se non implementata ai livelli del primo Ghost Recon per PC, aggiunge profondità al titolo. Si sente la mancanza però, a volte, di non poter assegnare dei waypoint alle truppe. Avrebbe aggiunto una ulteriore componente tattica.

    ...o in compagnia...


    Grande cura è stata data nell'implementazione della modalità multiplayer. A testimonianza di ciò le innumerevoli modalità disponibili, l'eccellente implementazione delle room, inviti, modalità spettatore e le decine di opzioni disponibili. In molte ore di gioco non vi capiterà, connessione permettendo, di risentire del lag.
    Unico appunto va fatto per la modalità campagna, decisamente più pesante dal punto di vista networking rispetto alle altre modalità (seppur l'introduzione di un acampagna multiplayer sia lodevole, una maniera per aumentare coinvolgimento, longevità, e permeanza del supporto Live!). Per intenderci, possedendo una connessione in grado di supportare 8 giocatori in multiplayer, questo numero si abbasserà a 4 se si giocherà in modalità cooperativa. Altre note negative sono: l'impossibilità di appoggiarsi alle pareti, la mancanza della gestione del respiro durante i tiri di precisione (che di molto riducono il carattere significativo delle fasi attive) e il differente motore grafico utilizzato, leggermente più leggero della modalità single player. In ogni caso questa differenza del motore grafico non è per nulla fastidiosa, ma lascia sorgere ovvi dubbi sul perchè di tale decisione. Per il resto sarà possibile giocare la maggior parte delle volte in 16 giocatori senza nessun problema. La grande cura qui riposta si traduce in grandissimo coinvolgimento e in un profondo senso di assuefazione, sopratutto se il titolo è giocato in buona compagnia (si trovano in rete ottimi compagni). Piccolo appunto va fatto al non elevatissimo numero di mappe presenti.
    La campagna in multiplayer, seppur breve, è ben articolata e totalmente differente da quella in single player, ed è in grado comunque di regalare parecchie ore di divertimento offrendo, inoltre, un alto livello di rigiocabilità. Da notare che, pur svolgendosi in Nicaragua, la campagna multiplayer si lega comunque a quella single player: scoprire come è un piacere che vi lasciamo.

    Come tirar giù le pareti...


    Il supporto sonoro all'esperienza offerta da G.R.A.W. è notevole. La colonna sonora spazia tra svariati generi senza mai essere fastidiosa e commentando perfettamente la situazione che stiamo vivendo sul campo di battaglia. Molto piacevoli gli espedienti narrativi che motivano l'introduzione di alcuni brani fuori dalle righe, prettamente musicali: in alcune sessioni sull'elicottero saranno i soldati stessi a selezionare il Sound d'accompagnamento.
    Gli effetti sonori sono realizzati con grandissima cura: gli spari, le urla e i commenti vocali (completamente in italiano) si integrano perfettamente con tutto il resto. Un buon impianto 5.1 accresce ulteriormente l'apporto dato dall'audio di questo gioco.

    Ghost Recon Advanced Warfighter Ghost Recon Advanced WarfighterVersione Analizzata Xbox 360Dopo i numerosi spostamenti della data di lancio, Ubisoft ci regala un gioco di ottima fattura, ben diverso da quanto presentato precedentemente al pubblico. Un titolo di una grande profondità, altamente rigiocabile, con una curva di apprendimento lineare e, sopratutto, molto divertente, in single player ma sopratutto in multi player. Seppur presenti, i piccoli bug non minano mai la qualità del gioco. La possibilità di scaricare poi contenuti aggiuntivi dal Live rende questo un titolo dalla straordinaria longevità. Data la tipologia di gioco, potrebbe comunque essere un titolo non per tutti. Alcuni potrebbero trovarlo eccessivamente difficile o non riuscirne ad apprezzare la componente tattica offerta che, è innegabile, è di un certo spessore.

    8

    Quanto attendi: Ghost Recon Advanced Warfighter

    Hype
    Hype totali: 2
    65%
    nd