Recensione Phoenix Wright: Ace Attorney per Nintendo DS

Riuscirà la giustizia a trionfare sui due schermi più "touched" del momento?

Recensione Phoenix Wright: Ace Attorney per Nintendo DS
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  • DS
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  • iPhone
  • Turnabout Courtroom

    Sin da quando il piccolo DS ha mosso i primi passi nel mondo videoludico, in molti erano pronti a scommettere che la nuova console portatile Nintendo avrebbe portato, vista la sua versatilità e la sua carica innovativa, al ritorno in auge di un genere ormai da lungo tempo quasi dimenticato: le avventure grafiche, anche conosciute come punta e clicca.
    Malgrado le schiere ottimiste di fan non si può dire che le cose siano andate nel modo sperato, ma è d'altro canto innegabile che qualche piccolo progresso sia stato fatto.
    La situazione meno rosea, quella della bella Europa, sta per subire una scossa targata Capcom che prontamente (un po' in ritardo ad essere onesti, se vogliamo guardare il resto del mondo) propone in versione pal uno dei suoi titoli più riusciti per il portatile a due schermi.
    Si tratta di "Phoenix Wright: Ace Attorney", remake del primo capitolo dell'apprezzata serie chiamata Gyakuten Saiban, con all'attivo ben tre capitoli (più un quarto in lavorazione), mai usciti fuori dai confini dell'isola nipponica.

    Law & Disorder

    Phoenix Wright (per gli amici Nick) è un avvocato alle prime armi che lavora per la Fey&Co., prestigioso studio legale di propietà della tanto famigerata quanto temuta Mia Fey.
    Nick è un'avvocato difensore, il suo compito consiste nel provare l'innocenza di persone accusate di gravi reati, ed è proprio quando Larry Butz bussa alla porta del suo ufficio che decide di scendere in campo per la prima volta e affrontare da solo un processo in aula, seguito dall’occhio vigile dell’instancabile mentore.
    Larry è stato accusato dell’omicidio di Cindy Stone, che lui sostiene essere la sua fidanzata. Nei panni di Phoenix toccherà a noi scagionarlo dimostrandone l’innocenza!
    Il primo dei cinque casi presenti nella cartuccia è solo l’inizio delle improbabili avventure di Phoenix, che si troverà faccia a faccia con personaggi decisamente bizzarri, investigazioni al limite del legale e armi del delitto inusuali.

    Let Justice Prevail!

    Il gameplay di Phoenix Wright: Ace Attorney si divide in due parti principali.
    La prima consiste nell’investigare sul caso. Vi occuperete della ricerca degli indizi e della raccolta di testimonianze.
    Utilizzando il pennino o il d-pad e i tasti del DS in base alle proprie preferenze, sarà possibile muoversi in varie locazioni (potrete spostarvi in un set predefinito di locazioni legate al caso sul quale state lavorando). Questi luoghi saranno mostrati sullo schermo superiore, ma premendo l’apposito pulsante li vedrete scivolare su quello inferiore, in modo da poter puntare qualunque elemento per ottenerne una descrizione o, eventualmente, interagire con esso.
    Quest’interfaccia ricorda moltissimo i punta e clicca più classici, come ad esempio quelli made in LucasArts.
    Una volta che avrete trovato oggetti o altri elementi utili al caso, essi verranno archiviati nella sezione “Court Records” del vostro menu, a cui potrete accedere in qualunque momento per esaminarli o per mostrarli ad altri personaggi.
    Oltre agli oggetti, com’è lecito aspettarsi, le locazioni presenti nel gioco saranno “abitate” da alcuni individui con cui potrete parlare in cerca di dettagli importanti per il vostro lavoro.
    Ovviamente ottenere quello di cui avete bisogno non sarà sempre facile. Entrare in possesso di un’informazione chiave, un oggetto o semplicemente guadagnarvi le simpatie del vostro interlocutore sarà un lavoro che richiederà attenzione e risolutezza.
    Una volta esaurita la ricerca di prove, documenti e testimonianze, si passerà alla seconda fase, che è il cuore del titolo Capcom, nonché la sua vera peculiarità.
    I processi in Phoenix Wright sono così intensi e coinvolgenti che a volte dubiterete di star giocando ad un gioco che non ha nulla a che vedere con l’azione, quantomeno non nel senso stretto del termine.
    Come già più volte detto ribadito, Nick è un avvocato difensore.
    Durante un processo dovrà prima ascoltare le deposizioni dei testimoni e le affermazioni dell’accusa, dopodichè potrà (sotto la guida del giocatore) controinterrogare i testimoni in cerca di una qualche contraddizione, in modo da poterne invalidare le dichiarazioni e, alla fine, proclamare il suo cliente innocente (dopo aver scovato il vero colpevole, che in un modo o nell’altro è sempre tra la schiera dei testimoni dell’accusa).
    Gestire questa parte del gioco è abbastanza semplice. Nello schermo superiore una telecamerà inquadrerà in modo dinamico personaggi che stanno parlando, spostandosi repentinamente da un lato all’altro dell’aula. Il particolare “effetto scia” che accompagnerà i cambi registici vi farà ribollire il sangue nelle vene, e per quanto i personaggi siano fermi seduti ai loro posti avrete una percezione precisa della corsa contro il tempo che state svolgendo per salvare un’innocente!
    Nello schermo inferiore invece si trovano i due pulsanti principali, che permettono di avanzare (e occasionalmente tornare indietro per rileggere parti salienti) attraverso le finestre di testo che riproducono i dialoghi dei vari personaggi. Altri due pulsanti molto importanti sono presenti sul touch screen: “Press” e “Present”. Premendo il primo è possibile fare domande al testimone, in modo da estenderne la testimonianza e aumentare la possibilità di trovare elementi in contraddizione con affermazioni precedenti o con prove registrate nella prima fase di gioco.
    Premendo il pulsante “Present” invece, Phoenix mostrerà una prova al giudice, in modo da contrastare ufficialmente l’accusa, tentando di incastrarla.
    Nick avrà molte frecce al proprio arco, ma lo stesso vale per l’accusa, quindi sovente il processo sarà una sequenza di velocissimi e clamorosi colpi di scena, accompagnati da altrettante obiezioni. Per fomentare la carica esplosiva di questi momenti la regia si prodigherà in primissimi piani mentre i personaggi si dimeneranno con foga (ma anche con ineguagliabile classe) additando gli avversari e assumendo pose esteticamente superlative. Lo schermo si riempirà inoltre di effetti speciali, creando un’insieme che assorbirà il giocatore, imprigionandolo nella fitta trama.
    Solo tenendo i nervi saldi e riflettendo attentamente sulle prove in proprio possesso e possibile, infine, esporre la verità alla giuria e salvare il cliente di turno.
    Troppe mosse false invece risulteranno nella perdita di credibilità da parte del nostro eroe, e dunque nella sconfitta nel processo.
    Fortunatamente è possibile salvare in qualunque momento, così da non rischiare di dover assistere nuovamente una delle lunghe deposizioni.

    Objection!

    Tecnicamente, la versione DS di Phoenix Wright è praticamente identica a quella per Game Boy Advance. La grafica è composta da menu molto chiari e ben strutturati, ambienti ottimamente disegnati a due dimensioni e sprite enormi e animati in modo straordinario.
    Il gioco è accompagnato da “scene animate” realizzate con la grafica in game, mostrate all’inizio di ognuno dei quattro capitoli ereditati dalla versione GBA. Accompagnamento musicale ed effetti sonori (comprese le grida dei personaggi, che durante il processo urleranno con foga trascinante “OBJECTION!” o “TAKE THAT!” mentre mostrano prove schiaccianti) sono anch’esse retaggio diretto dall’incarnazione per la console portatile Nintendo precedente, nonostante questo risultano assolutamente al passo con gli standard dei titoli più recenti.
    Ma Capcom non si è limitata a riproporre fedelmente Gyakuten Saiban. Oltre ad aver introdotto il comodissimo controllo tramite pennino e touch screen, ha pensato bene di prolungare la già elevatissima longevità del titolo, inserendo un quinto capitolo che sfrutta appieno la capacità del Nintendo DS.
    In questo episodio inedito, oltre ad essere presentata una schiera di nuovi personaggi, ci troveremo a collaborare con un’aspirante investigatrice della scientifica che ci fornirà una serie di equipaggiamenti che non hanno nulla da invidiare a quelli dei celebri protagonisti della serie CSI.
    Luminol, apparecchi fotografici ed altri marchingegni portano Phoenix Wright: Ace Attorney ad un livello superiore.
    Questa volta tutte le prove e gli oggetti nel nostro inventario saranno rappresentati in tre dimensioni, e potremo ruotarli a piacimento e interagire con essi (ricomponendo frammenti di un vaso rotto o aprendo un portagioie ad esempio).
    L’aumento della caccia al dettaglio va di pari passo con il miglioramento del comparto tecnico. Di fatti non saranno solo gli oggetti a subire un relift in 3D. Anche qualche piccola scena del gioco beneficerà della terza dimensione e sarà realizzata con personaggi in cell shading. Il risultato vi lascerà senza ombra di dubbio a bocca aperta.

    A Labour of Passion

    Più che essere considerato un punta e clicca, Phoenix Wright potrebbe essere considerato un ibrido tra questo genere ormai quasi perduto ed un’avventura testuale.
    Il lavoro Capcom è infatti condito da chilometri di righe di testo, ed è altamente sconsigliato a chi preferisce l’azione o non ha la pazienza di passare il tempo leggendo e rileggendo la stessa testimonianza a caccia di un piccolo dettaglio.
    Un elemento che gioca a favore del titolo è sicuramente la presenza di una localizzazione italiana completa. Questo giustifica il numero di mesi che ne hanno separato l'uscita europea da quella americana e giapponese!
    Se la presenza massiccia di testo non vi spaventa, vi troverete di fronte ad un prodotto scritto con passione, con un livello di convolgimento senza eguali. Da tanto non si vedeva un gioco con dei personaggi e delle situazioni così ricche di carisma.
    Senza contare che Capcom ha furbescamente introdotto un piccolo dettaglio capace di aumentare esponenzialmente il livello di coinvolgimento da parte del giocatore: potrete essere voi stessi, utilizzando il microfono, a gridare “Objection” e altre frasi nei punti chiave del processo!

    Phoenix Wright: Ace Attorney Phoenix Wright: Ace AttorneyVersione Analizzata Nintendo DSPhoenix Wright porta una ventata di freschezza sul portatile Nintendo: grazie al suo gameplay così particolare e alle aggiunte esclusive apportate rispetto alla versione originale per Game Boy Advance, si rivela essere un prodotto assolutamente unico sul mercato. Inoltre la realizzazione certosina e appassionata creano un'esperienza di gioco unica anche sotto il punto di vista del coinvolgimento. Sicuramente uno dei titoli migliori usciti per DS. Una volta finito ne vorrete ancora, e per fortuna Capcom ha quasi ultimato la localizzazione americana del remake di Gyakuten Saiban 2.

    9

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