Recensione Neverwinter Nights 2

GDR d'alta scuola

Recensione Neverwinter Nights 2
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  • Birra, dadi e tanta fantasia!

    "... e l'impavido guerriero, sguainando la possente spada illuminò la buia grotta con la lucentezza della lama. I malvagi goblin, accecati da tanto chiarore si ritirarono sommessi negli anfratti più reconditi della caverna mentre il saggio mago era impegnato a sigillare per sempre le orride creature con un incantesimo di terzo livello..."

    Alzi la mano chi non ha mai passato almeno una notte in compagnia di uno sparuto gruppo di amici intento a destreggiarsi tra dadi e foglietti, alla stregua della volontà del Dungeon Master di turno e delle avventure da lui create e raccontate. Momenti inenarrabili, situazioni impossibili da descrivere a parole, fiumi di birra e intere ore passate in sana compagnia, spesso finite in un mare di risate alla faccia delle gesta epiche e leggendarie.

    Il mondo dei giochi di ruolo cartacei oggi giorno è diviso per generi, che accanto al capolavoro fantasy Dungeon & Dragons affiancano manuali a sfondo fantascientifico e horror, come Vampire The Masquerade, sino a interi volumi dedicati unicamente agli orrori indicibili partoriti dalla mente contorta dello scrittore H.P. Lovecraft, con la saga dei miti di Cthulhu. Ce n'è per tutti i gusti, ma nessuno di questi è mai riuscito ad eguagliare o superare il re indiscusso dei GDR carta & penna. Stiamo parlando ovviamente del già citato D&D, e di tutta la fama che questo nome porta dietro. Ideato dalle fervide menti di Gary Gygax e Dave Arneson e pubblicato nel lontano 1974 dalla compagnia di Gygax (la Tactical Studies Rules), tre anni dopo -nel 1977- il gioco venne diviso in due versioni: l'edizione standard Dungeon & Dragons e quella dalle regole molto più complesse Advanced Dungeon & Dragons. Nel 2000, la versione semplificata fu messa fuori produzione e la terza edizione di D&D venne rilasciata come una massiccia revisione della versione Advanced. La corrente versione del gdr da tavolo, pubblicato dalla compagnia Wyzards of the Coast, è la 3.5, rilasciata in luglio 2003 e tuttora in vigore.

    Nel corso di questi anni, con la progressiva quanto prepotente ascesa nel panorama mondiale del settore videoludico, non potevano di certo mancare i sempreverdi giochi di ruolo che attingono a piene mani dalle regole base di D&D. Impossibile dimenticare i due episodi della serie di Baldur's Gate della Bioware, la saga di Icewind Dale e, tanto per citare a caso, il primo Neverwinter Nights, erede naturale (e in 3d) di Baldur's Gate II: Shadows of Amn. Ultimo arrivato fra le fila dei titoli che sfruttano la licenza ufficiale di D&D è proprio Neverwinter Nights 2, seguito tanto atteso dagli appassionati di giochi di ruolo e da tutta la Community, ansiosa di constatare quanto sia cambiata (e migliorata) l'offerta ludica rispetto a quella del primo titolo, che tanto ha impazzato per la rete, diffondendo a macchia d'olio centinaia e centinaia di avventure amatoriali.

    Bentornati a Neverwinter

    Il mondo di gioco sarà in linea di massima quello che abbiamo esplorato in lungo e in largo nel precedente episodio uscito quattro anni or sono, ovvero la città di Neverwinter e dintorni. Eppure, nonostante il gioco presenti lo stesso territorio, nessuno sarà in grado di riconoscere nemmeno la città stessa di Neverwinter. Questo ovviamente a causa del terribile conflitto che interessò tutta la zona, e delle catastrofiche conseguenze che questa dura battaglia all'ultimo sangue ha portato. Castelli in rovina, forti resistiti miracolosamente a qualsiasi scontro, popolazione decimata, strade un tempo affollatissime ora alla mercè di briganti e lucertoloidi, pianure che un tempo erano sinuose colline e campi sterminati. C'è aria di crisi e rovina in tutta la Costa della Spada, e la si respira in ogni angolo, città, villaggio o foresta che sia. Senza rovinare nulla della trama del primo episodio, per chi ancora non lo ha giocato e ha voglia di giocare uno dietro l'altro i due Neverwinter, vi basti sapere che il secondo capitolo della saga comincia qualche anno dopo i tragici eventi accaduti nella prima avventura nel piccolo villaggio di West Harbour, limitrofo alle paludi del Mare dei Morti. Dopo aver fatto la conoscenza di Dhaegun, il nostro padre adottivo, e dopo aver preso confidenza con i comandi attraverso un lungo quanto divertente tutorial (facoltativo) ci ritroveremo improvvisamente a dover respingere l'attacco di un folto gruppo di Nani Grigi al comando di un sinistro stregone. Dando man forte allo sparuto esercito del villaggio e sconfitta l'armata, verremo incaricati da nostro padre di proteggere quello che potrebbe essere l'oggetto che gli invasori stavano cercando e recuperare l'altra metà in possesso da un suo amico a Neverwinter. Avrà inizio cosi, tra mille insidie ed imprevisti, il nostro lungo cammino, dove le sorprese non mancheranno...

    Come annunciato tempo fa dagli sviluppatori della Obsidian, il principale difetto del primo Neverwinter Nights era proprio la trama della Campagna Singola, troppo anonima, scontata e banale. Per non ricadere nello stesso errore gli sviluppatori hanno escogitato non solo una nuova trama, che seppur non brilli di originalità risulta abbastanza gradevole, ma hanno conferito un netto taglio cinematografico a tutti gli intermezzi filmati più importanti, che raccontano alla perfezione i punti cardine dell'intera vicenda. Questa scelta, unita alla completa localizzazione nella nostra lingua sia nel parlato che nei sottotitoli, comporta una profonda immersione nel gioco stesso, lasciando che il giocatore si immedesimi nella situazione e si senta parte integrante del magico mondo di D&D.

    La fabbrica del personaggio

    Scordiamoci pure il ristretto campo di scelta offerto da tutti gli altri giochi di ruolo. Infatti, dopo aver scelto la razza del nostro alter ego virtuale tra nano, elfo, gnomo, halfling, mezzelfo, mezzorco, umano e stirpeplanare (creature che discendono da stirpe celeste) dovremo selezionare la nostra classe preferita da una lista di ben 29 elementi. Non facciamo salti di gioia però, perché inizialmente le classi utilizzabili sono "solo" 12, ovvero le più classiche del genere: barbaro, chierico, bardo, druido, guerriero, ladro, mago, monaco, paladino, ranger, stregone e warlock che, stando a quanto riportato dalle notizie presenti nelle schermate di caricamento, sembra essere la classe preferita di due sviluppatori.

    Raggiungendo determinate condizioni egregiamente esposte nei trafiletti dedicati, lungo il corso della nostra odissea potremo liberamente cambiare classe e sbloccare così nuove ed entusiasmanti varianti che spaziano dal classico assassino, al sacerdote guerriero, fino al Berserker e ad inedite ed esotiche classi come il difensore nanico, il discepolo dei Draghi Rossi, il mistificatore arcano e l'agente arpista. Ce n'è insomma per tutti i gusti, e non solo per il numero proposto, ma anche per la qualità estetica delle armature di partenza, tutte molto snelle e mai pesanti ed ingombranti, ovviamente accompagnate da decoratissime tuniche per maghi, stregoni e compagnia bella. Già dalle prime battute quindi vedremo come i ragazzi della Obsidian si siano concentrati oltre che sulla qualità anche sulla quantità dei contenuti, offrendo una vasta e completa gamma di parametri per rendere unico ogni personaggio. Ovviamente il tutto non si ferma alla sola selezione della razza e della classe, ma interessa anche i tratti somatici del viso, selezionati fra un repertorio di modelli predefiniti (scordiamoci pure qualcosa alla The Sims 2) e ulteriormente differenziati da un discreto campionario di capigliature, occhi, colore della pelle, barba e persino fermagli per capelli. Plasmato il nostro eroe fisicamente sarà la volta di scegliere le sue inclinazioni comportamentali, ben note ai giocatori di vecchia data (caotico buono, neutrale, legale buono, ecc. ), ed una divinità da adorare, che tuttavia non influenzerà in nessun caso le azioni di gioco. Naturalmente anche in Nwn2 ci verrà data la possibilità di assegnare a nostro piacimento dei punti aggiuntivi per incrementare i vari paramentri del personaggio, come la costituzione, il carisma, la forza, l'intelletto e via discorrendo.

    Una volta inseriti tutti i dati -e se vogliamo anche qualche nota di background sul nostro passato- avrà finalmente inizio la nostra epopea, in un viaggio verso l'ignoto e incontro ad un futuro sempre più oscuro.

    Always the same?

    Dopo che i veri maniaci del genere, bramosi di godere appieno di quanto offerto, avranno spulciato ogni angolo dell'area di creazione del personaggio, sarà finalmente la volta di entrare nel vivo dell'azione. Lasciando momentaneamente da parte il profilo grafico di Nwn2, ci imbatteremo in un'interfaccia di gioco abbastanza simile al titolo precedente, per poi scoprire che neanche i comandi principali sono cambiati granchè. La maggior parte degli appassionati infatti si troverà immediatamente a proprio agio e sin dai primi passi prenderà in mano l'intera situazione. Eppure, nonostante queste osservazioni, dire che Nwn2 sia solo un clone della prima avventura con qualche elemento in più sarebbe completamente errato. E' vero che come nel suo predecessore ancora una volta ci imbatteremo in una moltitudine di combattimenti dal poco risalto tattico, dove ci basterà rimanere a guardare o al massimo mettere in pausa il gioco e assegnare al party i comandi, ma è anche vero che Nwn2 introduce, tra le altre novità, anche un sistema di controllo dei nostri alleati molto più efficace e completo. Richiamando la scheda del personaggio, in una delle finestre selezionabili avremo accesso ad un lunga lista di opzioni comportamentali a scelta multipla, come ad esempio scegliere a che distanza seguire il nostro alter ego (in modo così da tenere lontani dalla mischia maghi, arcieri e curatori), oppure decidere se farci proteggere dagli altri a costo della loro vita o ancora il tipo di incantesimi da lanciare automaticamente (fascia bassa, media o alta) e via discorrendo. Non sono una vera e propria rivoluzione, ma danno quel pizzico di strategia in più che non guasta mai in un gioco di ruolo, dove anche la pianificazione degli scontri è importante.

    A renderci la vita più facile si aggiunge anche una nuova barra veloce con tanto di hotkeys (posta in basso), in cui saranno disponibili non 4, non 10 ma ben 120 slot, nei quali potremo inserire secondo l'ordine che più preferiamo qualsiasi abilità, oggetto e magia in nostro possesso. A questa si aggiunge un'altra mini-barra contenente una manciata di abilità inerenti alla classe scelta per il nostro personaggio. Torna scalpitante l'indispensabile diario, dove potremo anche scrivere i nostri appunti personali su posti da visitare e indizi scoperti, mentre -rispettivamente in alto a destra ed in alto a sinistra- avremo le icone del party con tanto di barra energetica e una mini-mappa completamente zoomabile, con tanto di hot spots delle location con cui poter interagire.

    L'inventario invece ruota sul peso trasportabile da ogni personaggio (cifra che cambia in base alla razza e alla classe del personaggio) ed è suddiviso in 4 sottofinestre, dove potremo tranquillamente dividere per tipologia tutto quanto posseduto e raccattato da terra o dai numerosi scrigni disseminati nei più reconditi dungeon. Carichiamoci troppo e i nostri eroi non saranno in grado nemmeno di correre e, camminando a stento, renderanno molto meno in battaglia.

    Chi fa da sé fa per tre

    Mai proverbio fu più adatto di quello che dà il titolo a questo paragrafo, perché Nwn2 offre ben più del solito trito e ritrito commercio tra mercanti e bottegai ubriachi. Di certo esponenti della categoria non mancheranno per le lande selvagge e le tediose cittadine della Costa della Spada, ma il vero punto forte del gioco è la possibilità di creare di propria mano, con l'ausilio di specifici arnesi un sacco di oggetti, pozioni, armi, armature ed incantesimi che mai troveremo in giro per le piazze. Armati di martello ci improvviseremo fabbri provetti forgiando temibili spade o massicci scudi solo dopo aver recuperato il necessario e aver trovato un bancone. La varietà di oggetti che potremo creare si attesta su livelli davvero eccellenti, così come per quanto riguarda la creazione di intrugli miracolosi e potentissimi incantesimi. Se poi a tutto questo aggiungiamo un set di oggetti davvero vasto oltre ogni limite, e dettagliato con un piccolo trafiletto per ogni singola unità, avremo un quadro completo di quanto ci offre Neverwinter Nights 2.

    Unica nota negativa invece la totale mancanza di una "enciclopedia", tanto di moda in questi ultimi tempi. Sarebbe stato meraviglioso poter esaminare con calma qualsiasi oggetto, arma, incantesimo o creatura leggendone la descrizione, apprezzando ancor più il mastodontico lavoro degli sviluppatori. Opportuno sarebbe stato invece separare dall'inventario standard in nostra dotazione tutti i manoscritti e i volumetti sparsi qua e là per le terre di Neverwinter, magari mettendo a nostra disposizione un ulteriore sottofinestra nella quale collezionare libri senza inutili crucci circa gli slots a nostra disposizione. Chissà, magari nel prossimo capitolo di Neverwinter Nights le nostre richieste verranno esaudite...

    IA: Intelligenza Artificiale

    Impossibile non parlare di questo elemento, fondamentale per un gioco di ruolo. Nell'impossibile corsa al raggiungimento di un'intelligenza artificiale che nulla abbia da invidiare alla mente umana e che offra esperienze pressoché identiche alle sessioni caserecce dei gdr da tavolo, Neverwinter Nights 2 si ferma a metà strada. Ovviamente stiamo parlando della Campagna giocata in singolo, perché se affrontata in cooperativa con altri amici il discorso cambia radicalmente, date che, creature a parte, nessun elemento sarà controllato dalla CPU.

    Se in ogni istante saremo in grado di mettere in pausa il gioco e riorganizzare il nostro party nelle fasi più concitate della battaglia, avrebbe fatto molto più piacere riscontrare certi risultati non solo nel corso degli scontri, ma anche in tutto il resto dell'avventura. Sovente infatti saremo costretti a selezionare singolarmente ogni personaggio, dando ad ognuno uno specifico comando; che si sia al cospetto di un enorme demone o del più stupido goblin non mancheranno le volte in cui i nostri amici rimarranno immobili nel bel mezzo dell'azione o, poco meglio, agiranno con un margine di ritardo molto evidente. Ma non finisce qui: come tutti i fan della saga di Baldur's Gate e Neverwinter Nights sapranno, le terre della Costa della Spada non sono solo piene zeppe di dungeon e tesori, ma anche di innumerevoli quanto dannose trappole. Ebbene, impostando magari, sempre tramite la famosa interfaccia di comportamento, la neutralizzazione automatica delle trappole, proprio nel bel mezzo della delicata fase irruenti barbari e barbuti nani, intravedendo dei nemici, non ci penseranno due volte a scagliarsi contro gli avversari ignorando completamente la trappola e l'azione del compagno.

    Buono il comportamento delle creature (rigorosamente negli stessi standard cui il primo capitolo ci aveva abituato), che ci regalerà -nonostante tutto- picchi di grande strategia per quanto riguarda gli scontri contro i maghi più potenti, carichi dei loro incantesimi, contro frangenti di modestia assoluta per quanto riguarda i combattimenti di contorno (vedi lupi, goblin o lucertoloidi).

    Continuando ad evitare inutili rivelazioni che rovinerebbero solo il gioco, vi basti sapere che in un certo frangente di gioco potremo preparare i nostri castelli per sostenere gli assalti più duri. Il tutto porta alla conclusione che, sebbene sotto il profilo di IA Neverwinter Nights 2 sia abbastanza lontano dalla perfezione, il titolo offre molte opportunità che presto ci faranno dimenticare di queste mancanze.

    Non offendermi... sono sensibile!

    Continuando e perfezionando quanto visto già nell'episodio precedente, in Nwn2 ogni personaggio avrà una propria personalità e principi a cui non venire meno. Saranno infatti solo le nostre decisioni a farci avvicinare determinati tipi di personaggio: le nostre gesta saranno molto più veloci della nostra spada. Comportiamoci da gentiluomini cavalieri e non solo il nostro allineamento si sposterà verso il "Buono", ma otterremo anche felici consensi da chi ha come ragione di vita aiutare la gente. Cominciamo a mentire costantemente e la nostra influenza su questo genere di personaggi diminuirà vertiginosamente, cosi come attireremo le simpatie di ladri, assassini e cosi via.

    Questo in linea di massima si era visto anche nel primo episodio, ma qui, vuoi anche per gli innumerevoli filmati di intermezzo e i dialoghi più coloriti, questi conflitti etici si manifesteranno prepotentemente anche tra i componenti del nostro party, portando all'inevitabile perdita di qualcuno se non saremo in grado di mantenere il giusto equilibrio.
    Come se questo non fosse abbastanza, teniamo conto che in Nwn2 il party sarà composto da ben 4 elementi (noi compresi): immaginate quindi quanti accesi diverbi i nostri amici avranno nel corso dell'avventura, a favore ovviamente di una grande immersione nelle terre di Neverwinter!

    Uno sguardo al mondo

    Immaginiamo la scena: siamo tutti riuniti in un tavolo rettangolare sbottando in fragorose risate, dettate dalla dubbia sobrietà di ciascuno di noi, quando il nostro sguardo cade là fuori, oltre le finestre della locanda, nelle fredde strade cittadine. Com'è il mondo ai nostri occhi? E soprattutto, il motore grafico di Nwn2 regala mirabilie degne di Oblivion? La risposta è no, purtroppo, e questa risposta è causata da una certa povertà riguardo le location e l'architettura stessa di edifici e dungeon. Tutto sa di già visto ed ogni singolo elemento dello scenario rientra nel campionario usato da tutti i titoli del genere. Tuttavia, i progressi fatti sinora nell'hardware controbilanciano questa pecca, rendendo molto più accattivanti città e foreste maledette grazie all'utilizzo dei filtri grafici e dell'antialiasing, uniti ad un effetto di luci e ombre in real time. Grazie poi alle nuove inquadrature disponibili potremo apprezzare il lavoro svolto dai ragazzi della Obsidian con una telecamera molto più ravvicinata da dietro le spalle del nostro eroe (in terza persona, per intenderci), sulla falsariga di Gothic. Zoomando sino a distanza molto ravvicinata noteremo quanta cura sia stata riposta nella realizzazione dell'equipaggiamento e nel dettaglio delle creature, alcune delle quali risultano completamente inedite dal solito bestiario a cui siamo soliti combattere. E vogliamo parlare anche degli effetti particellari degli incantesimi? Una meraviglia ed una vera gioia per gli occhi, con soluzioni che lasciano davvero a bocca aperta (specialmente per gli incantesimi più potenti e devastanti), nonostante durino solamente pochi istanti.

    Per tutto c'è un prezzo da pagare e come molti di voi avranno già capito, l'engine grafico è abbastanza esigente, come del resto quello di tutti i videogiochi di recente uscita ad un balzo dalla vera e propria next-gen. Ma pensate come sarebbe stato leggero Neverwinter Nights 2 se usufruisse del Source tanto caro ad Half-Life 2 e a Dark Messiah of Might & Magic! Come abbiamo già accennato le opzioni sono tantissime ed in teoria dovrebbero essere in grado di far girare il gioco su piattaforme non proprio recenti, sacrificando qualche dettaglio. Solo in teoria però, perché nonostante il rilevamento automatico dell'hardware e compagnia bella, il gioco tenderà sempre ad andare abbastanza lento, specialmente negli interni, se non si dispone di Hardware adeguato.

    Sonoro da oscar? Quasi!

    O poco ci manca. Ad accompagnare un'ottima e massiccia localizzazione di tutti i testi nella nostra lingua madre ci sarà anche il parlato in tutti gli intermezzi filmati (e sono tanti) del gioco, non limitandosi a opache e atone prestazioni prive di personalità e tono, bensì regalandoci dialoghi molto espressivi e mai monotoni, lasciando emergere solo qualche piccolo dubbio in sporadici frangenti che alcuni neanche noteranno. A tutto questo vanno aggiunte delle musiche davvero azzeccate, con melodie dai risvolti epici tipiche dei borghi medievali che vanno a braccetto con motivetti tranquilli che allieteranno le nostre passeggiate nelle vie delle città. I suoni delle armi e le grida di battaglia delle creature si attestano su livelli più che sufficienti, e i giocatori di vecchia data troveranno inconfondibile il suono riprodotto allo spostamento di una pozione da uno slot all'altro.

    Nota negativa invece per il campionario di voci disponibili per il nostro personaggio, che affianca solo una manciata di varianti nella nostra lingua a confronto della ben più nutrita scelta di quelle in inglese.

    Una nuova Aurora

    Tralasciando il multiplayer (supportato da Gamespy), con il quale sarà possibile disputare le campagne ufficiali e le future amatoriali, o arene dedicate in compagnia di amici e conoscenti, è arrivato il momento di parlare del gioco nel gioco, della punta di diamante di questo già prezioso prodotto creato con cura e dedita passione dalla Obsidian, dell'elisir di vita eterna di ogni gdr che si rispetti, ovvero dell'editor di gioco: lo stesso Toolset utilizzato dagli sviluppatori per creare la Campagna di gioco principale, l'erede naturale dell'Aurora Toolset del primo Neverwinter Nights.

    Sarebbe stata un'eresia non inserire questo set di strumenti atteso lungamente da tutti gli smanettoni e da tutti i Dungeon Master ansiosi di dare forma alle loro più remote fantasie ed avvincenti avventure. Inutile nascondere che da solo varrebbe l'acquisto di Neverwinter Nights 2 ed è scontato ormai che presto la rete sarà letteralmente invasa da centinaia e centinaia di avventure dei più disparati generi, e che la Community crescerà a dismisura grazie anche alla disperata voglia di ogni utente di contribuire seppur in minima parte a questo intramontabile fenomeno.

    Gli elementi ci sono tutti, e rispetto all'edizione passata, ogni singolo passo è stato semplificato oltre ogni immaginazione, rendendo l'editor davvero accessibile a tutti, persino a chi non si sia mai cimentato in cose del genere. Basta scegliere la grandezza della mappa e piazzare a proprio piacimento gli elementi prefabbricati messi comodamente a nostra disposizione in una pratica lista, così come le creature, la vegetazione, ecc. L'unico limite sarà la nostra fantasia, perché potremo anche scrivere di tutto punto una trama nuova di zecca, preparando i dialoghi di fondo con tutti i personaggi non giocanti. Una volta completata l'opera, non ci rimarrà altro che gettarla nel mare di mods che affolleranno presto la rete e il gioco sarà fatto: avremo lasciato un'impronta indelebile nel mondo dei videogames.

    Neverwinter Nights 2 Neverwinter Nights 2Versione Analizzata PCNeverwinter Nights 2 attinge a piene mani dal primo capitolo della serie, riconfermando quanto di buono c’era già ed introducendo gradite novità ed una tonnellata di nuovi oggetti, armi, pozioni ed incantesimi, elevando ai massimi livelli rodati meccanismi che sfruttano appieno il set di regole di D&D 3.5. Impossibile non apprezzare il meraviglioso toolset per creare la propria avventura personale, vero e proprio motivo di acquistare a scatola chiusa Nwn2 a prescindere dalla sua Campagna Single Player. Magari il mondo di gioco non sarà tanto ispirato e originale e lo stile architettonico visto e stravisto, ma il gioco della Obsidian ha un comparto sonoro da oscar e una longevità senza confini: con centinaia e centinaia di nuove avventure sarà praticamente impossibile disinstallare il gioco dal nostro disco fisso. Un prodotto caldamente consigliato a tutti gli amanti del genere che, sebbene non sia perfetto, è in grado di regalare forti emozioni.

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