Recensione Picross DS

L'assuefazione ha un nuovo nome

Recensione Picross DS
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  • DS
  • Quando un giapponese si imbatte in una griglia

    Correva l'anno 1987 quando il giapponese Tetsuya Nishio, un creatore di puzzle professionista, inventò un nuovo rompicapo nel quale bisognava colorare alcune caselle di una griglia basandosi su degli indizi numerici; picross è solo uno dei tanti nomi con cui ci si riferisce a questo gioco enigmistico, fra gli altri citiamo crucipixel, puzzle giapponese ed il più serioso nonogramma.
    Negli scorsi anni Nintendo ha già dimostrato di credere nella bontà di questo gioco rilasciando su Game Boy e Super Nintendo diversi capitoli della serie Mario's Picross. A dieci anni di distanza la casa di Kyoto ci propone questo Picross DS sviluppato da Jupiter, che sfrutta sapientemente le caratteristiche peculiari della console a doppio schermo, ovvero il touch screen e l'utilizzo della Nintendo Wi-Fi Connection.

    Picross, questo sconosciuto

    Le regole del Picross sono poche e semplici. Il campo da gioco è una griglia di dimensioni variabili (si va dagli schemi 5x5 a quelli 20x20) ai cui bordi sinistro e superiore sono visualizzati dei numeri. Ad esempio, se a lato di una riga ci fossero i numeri 5 3 2, questo vorrebbe dire che bisogna annerire cinque caselle di fila, poi tre e poi due, lasciando almeno uno spazio vuoto tra ogni gruppo di caselle annerite e l'altro; lo stesso discorso vale per le colonne. Ovviamente per quasi tutte le righe e le colonne non c'è un solo modo possibile di annerire le caselle e dunque per poter risolvere il puzzle bisogna lavorare di ingegno incrociando tutte le informazioni a nostra disposizione. Queste semplici regole danno infatti il via a tutta una serie di tecniche risolutive basate sulla logica, alcune delle quali vengono spiegate già dal tutorial proposto nella prima sessione di gioco, mentre altre vengono acquisite del giocatore grazie all'esperienza.
    Rispetto alla controparte cartacea, Picross DS offre al giocatore diverse comodità. La prima che viene in mente è la possibilità di segnare con una X le caselle che sicuramente devono rimanere bianche, mentre la più importante è la funzione Bozza: negli schemi più grandi e difficili, quando non ci vengono segnalati gli eventuali errori commessi, può essere necessario ipotizzare che un gruppo di caselle debba essere annerito e da lì procedere risolvendo il puzzle fino al suo completamento o fino a che non si cade in contraddizione, desumendo quindi che l'ipotesi iniziale fosse errata. Arrivato al fatidico bivio, il solutore può quindi entrare in modalità Bozza e continuare a giocare tranquillamente; in ogni momento può decidere di uscire da tale modalità, conservando le modifiche apportate oppure no. Un'altra comodità è rappresentata dal fatto che, una volta annerite alcune caselle e segnate con delle X quelle contigue, il numero a cui queste erano associate sbiadisce, passando dal nero al grigio, un accorgimento molto utile per evitare confusioni e velocizzare il gioco.

    Modalità di gioco

    Oltre alle modalità dedicate al multiplayer, Picross DS offre tre opzioni: Picross, Ogni Giorno Picross e Picross Personale. La prima non ha bisogno di molte spiegazioni: si sceglie un settaggio di difficoltà, il particolare picross che si vuole risolvere e si comincia a giocare. Per quanto riguarda i livelli le possibilità sono tre, ovvero Facile, Normale e Libera; le prime due sono accomunate dal fatto che gli eventuali errori commessi vengono immediatamente segnalati e puniti con una penalità che va a pesare sul cronometro (risolto il puzzle, nel caso questo segnasse più di un'ora non verrà visualizzato il disegno a colori), mentre le ultime due condividono la particolarità di avere un numero molto maggiore di picross, divisi in set, che verranno sbloccati poco alla volta.
    Ogni Giorno Picross è invece la classica modalità da "cinque minuti al giorno". Il gioco propone diversi semplici esercizi da svolgere il più rapidamente possibile e tiene nota dei tempi ottenuti, grazie ai quali possiamo saggiare il miglioramento delle nostre facoltà "picrossatorie". Gli esercizi, che diventano disponibili col passare dei giorni, vanno dalla semplice risoluzione di una serie di piccoli puzzle a modalità più fantasiose, come dover correggere gli errori di un picross risoltò a metà.

    Ogni cinque picross completati ci viene proposto un "diversivo": degli stage in cui bisogna colpire delle caselle semoventi o riprodurre un determinato disegno nel più breve tempo possibile. La presenza di tali minigame è però del tutto accessoria e non è escluso che dopo poco tempo cominciate ad ignorarli.

    Picross Personale ci permette, oltre che di giocare ai picross scaricati da internet, di creare i nostri puzzle nuovi di zecca. I modi di procedere sono due: o si fa un semplice disegno che viene trasformato in picross e poi lo si colora (sarà l'immagine che compare a puzzle ultimato) o si crea prima il puzzle in base a cui successivamente si definisce un'immagine. Indipendentemente da quale delle due modalità si preferisca, un plauso va al buon editor di disegno. Quando si è chiamati a disegnare a mano libera vengono messi a disposizione tutti gli strumenti del caso; spazio dunque a pennelli, secchielli, vari livelli di zoom, linee, cerchi e la possibilità di vedere in trasparenza il picross precedentemente realizzato a fare da guida. Peccato solo per i pochi colori a disposizione, scelta probabilmente adottata per rendere agevole e leggero il viaggio dei picross personali da DS a DS.

    Picross in compagnia

    Grande risalto è stato dato alla componente multiplayer di Picross DS. E' possibile sfidare fino ad altri quattro amici, indipendentemente dal fatto che tutti posseggano una cartuccia del gioco. Oltre alla consueta opzione di invio demo per diffondere il verbo Nintendo, le modalità presenti sono tre: in Picross a Parole, i giocatori secondari devono cercare di indovinare la parola scelta da quello principale, le cui lettere corrispondono ad altrettanti puzzle; il primo che crede di aver capito quale sia la parola può scriverla ed il giocatore pricipale giudica se la risposta è esatta o meno. Cartolina Picross è molto simile alla modalità precedente, con la differenza che i giocatori secondari devono indovinare cosa abbia disegnato quello principale. In questi due tipi di gioco il possessore della cartuccia o comunque colui che ospita la partita oltre a decidere una parola o fare un disegno, può aiutare o ostacolare gli altri giocatori disegnando sul loro schermo. In Sfida Wireless invece partecipano tutti i giocatori e vince chi risolve tutti i picross proposti nel minor tempo possibile; ogni sfidante può impostare il proprio handicap per far sì che il gioco sia equilibrato.
    Nel caso in cui tutti i giocatori possiedano una copia di Picross DS è inoltre possibile scambiarsi le proprie creazioni.
    Il gioco fa anche uso della Nintendo Wi-Fi Connection grazie a due modalità on-line. Sfida Picross è il corrispettivo della Sfida Wireless, ma tramite internet: si sceglie se affrontare i propri amici o degli sconosciuti, dopodichè viene automaticamente cercato un avversario; il grosso neo di questa modalità è la mancanza di criterio nell'accoppiamento degli sfidanti, dato che vengono fatti giocare insieme indistintamente principianti e professionisti. L'altro utilizzo del Wi-Fi è la Community. Una volta scambiato il proprio codice con gli amici, è possibile sia fare l'up-load dei picross originali nel proprio spazio personale, sia visitare gli spazi degli altri e scaricare i loro puzzle; oltre all'ovvio incremento della longevità del titolo, fa piacere che lo scambio dei picross venga gestito utilizzando un server dedicato, il che rende possibile visitare gli spazi personali dei propri amici anche qualora questi non fossero on-line. La modalità Community permette anche di scaricare, direttamente da mamma Nintendo, dei set di puzzle comparsi nei precendenti giochi dedicati ai picross; nel momento in cui viene pubblicata questa recensione sono disponibili due pack appartenenti a Mario's Picross, ma vedendo il gran numero di contenuti messi a disposizione degli utenti giapponesi, anche noi europei dovremmo ricevere presto altri puzzle.

    Un titolo da avere

    Sotto il profilo audio-visivo, Picross DS fa il suo dovere senza cadute di stile. La grafica presente a schermo è ovviamente minimale e funzionale al gioco, ma è anche in grado di deliziarci nel momento in cui completiamo un puzzle; in quell'occasione infatti il disegno in bianco e nero che abbiamo faticosamente composto lascia spazio ad un vero e proprio pezzo di pixel art, una immagine composta dallo stesso numero di punti, ma colorata e animata. Un altro sforzo dei programmatori è stato quello di proporre un diverso tema (griglia, caselle annerite, caselle marcate con una X) per ognuno dei set di puzzle presenti nelle modalità Normale e Libera; nonostante in sporadici casi questi temi rendano più difficile la distinzione fra i vari tipi di caselle, il lavoro svolto risulta mediamente apprezzabile, con dei picchi in positivo rappresentati, ad esempio, dal tema musicale, nel quale le caselle sono i tasti bianchi di un pianoforte che emettono addirittura note musicali quando premuti. Le musichette di sottofondo del titolo, croce e delizia dei puzzle-game, sono orecchiabili e l'istinto naturale di disattivarle nesce solo quando si affrontano i picross che richiedono una notevole dose di concentrazione; da notare che ogni modalità ha tre diverse musichette a disposizione liberamente selezionabili, consentendo un pò di varietà.
    La giocabilità del titolo è ai massimi livelli e del resto non poteva essere altrimenti. Il giocatore può in ogni momento decidere quale sistema di controllo usare e se i tasti risultano comodi e funzionali, l'uso del pennino viene assolutamente naturale. L'unico appunto che si può fare è la relativa scomodità nei puzzle 15x15 o più grandi, nei quali è necessario trascinare la griglia qua e là dato che è più grande del touch screen che la ospita; in questi casi è frequentissima la necessità di toccare le icone poste in alto a sinistra, perdendo un pò di immediatezza. Le soluzioni alternative però non mancano: oltre all'ovvio ricorso al controllo tramite tasti, si può propendere per un sistema ibrido tasti-pennino, ovvero selezionare le icone con la croce direzionale (o i tasti A, B, X e Y per i mancini) e contemporaneamente toccare le caselle col pennino. Nonostante ci voglia qualche partita per abituarsi, questo è il metodo di gran lunga più efficace e veloce.

    Picross DS è compatibile con il rumble-pack della console a doppio schermo. Ad ogni modo, nel caso non si disponesse di tale componente aggiuntivo, non è il caso di comprarne uno appositamente: il guadagno in termini di gameplay è relativo (per usare un eufemismo) ed il consumo delle batterie non è trascurabile, specie per i possessori di un DS "vecchio modello".
    Per quanto riguarda la longevità, Picross DS non teme confronti. I puzzle preparati dagli sviluppatori sono oltre 300, e se ciò non bastasse è sempre possibile scaricare i picross delle precedenti versioni; la garanzia che i picross non terminino mai è poi data dalla possibilità di scambiare le proprie creazioni con gli amici. Da non sottovalutare l'autentica assuefazione che il gioco riesce a provocare, rendendo sconsigliato l'acquisto a chi fosse in un periodo che non permette di passare intere ore attacati al DS. Ciò che lascia interdetti è però la mancanza di un sistema di account personali simile a quello usato negli altri giochi della Touch Generations; ciò rende quasi inutile la modalità Ogni Giorno Picross, dato che non si possono confrontare i propri record con quelli di qualcun altro ed inoltre penalizza l'uso della cartuccia da parte di più persone provocando l'effetto "enigmistica alla toilet": i cruciverba che volevi fare tu li ha già fatti tuo padre.

    Picross DS Picross DSVersione Analizzata Nintendo DSEvitando giri di parole, Picross DS è la migliore versione di questo rompicapo finora proposta su console ed un gioco che nessuno dovrebbe lasciarsi sfuggire, se non chi proprio non riesce ad amare titoli enigmistici e riflessivi. Partendo dal presupposto che il picross in sè sia un puzzle che provoca assuefazione in ogni sua forma, questa versione per DS offre la comodità di giocare col pennino, oltre 300 schemi con vari livelli di difficoltà, supporto della Wi-Fi Connection per sfidare amici e sconosciuti in gare di velocità e per scambiare picross nuovi di zecca realizzati con l'ottimo editor. L'unica pecca è la mancanza di un sistema di account che permetta a più persone di utilizzare la stessa cartuccia indipendentemente, ma non è questo un difetto che possa far desistere dall'acquisto. E poi è a prezzo budget, che aspettate a comprarlo?

    8.5

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