Recensione Endless Ocean

Nuota nell'oceano senza fine...

Recensione Endless Ocean
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Wii
  • Touch! Generations

    La linea Touch! Generations, che contrassegna le ultime produzioni Nintendo, si arricchisce su Wii di un nuovo tassello. Un tassello atipico, come la maggior parte dei prodotti appartenenti a questo franchise, apprezzato da un vasto pubblico, ma criticato dai più tradizionalisti tra gli appassionati del medium videoludico.
    Endless Ocean rientra perfettamente nell’inquadramento di quella nuova fetta di mercato che Nintendo sta cercando di conquistare con prodotti originali, leggeri e accessibili.
    Difficile valutare il gioco in questione senza tenere conto di questo suo appartenenza, facilmente riconoscibile da due fattori espliciti: il bollino "Touch" in bella mostra sulla confezione del prodotto e il prezzo budget consigliato (soli 29 €), al pari di Big Brain Academy.
    Vediamo assieme cosa nasconde l’oceano senza fine, dietro questa apparente maschera di leggerezza.

    Nuota nuota

    Il titolo in questione ci mette nei panni di un subacqueo, amante delle creature marine, che giunge nell’accogliente isola di Manaurai. Vivremo sul Gabbiano, una splendida nave sulla quale ci terrà compagnia una biologa marina, alle prese con una serie di studi e ricerche sulla fauna tipica dei fondali della zona. Sotto la sua guida procederemo passo passo all’esplorazione e alla scoperta del mondo sommerso. Il gioco presenta, tra le altre cose, una sottile e flebile trama, gestita a piccole dosi fornite al giocatore tra un'immersione e l'altra. I racconti della nostra compagna (a volte tediosi per la loro banale semplicità) e la e-mail che ci illustreranno le diverse missioni, sono strutturate in modo tale da raccontarci una storia riferita alla misteriosa civiltà che anni addietro abitava nelle regioni di Manaurai. Nulla di trascendentale, giusto un piccolo escamotage che fornisce qualche stimolo a proseguire nella perlustrazione degli scenari. Il cuore del gameplay è situato, ovviamente, nelle profondità marine. Una volta scelta la zona di immersione, non ci resta dunque che affrontare l’oceano. Come per ogni titolo Touch! Generations che si rispetti, l’intero gameplay è basato solo ed esclusivamente sul telecomando Wii. Non è previsto infatti l’uso del nunchuck. Una volta che ci saremo immersi, per muovere il nostro personaggio (visualizzato in terza o prima persona secondo le nostre preferenze) dovremo puntare il WiiRemote sullo schermo. Muovendo il puntatore azzurro visibile sulla superficie della televisione, potremo infatti indirizzare lo sguardo e lo spostamento del personaggio, permettendo al nostro sub di compiere movimenti totalmente liberi nell'acqua, ed esplorando completamente l’area tridimensionale attorno a noi.
    Una volta decisa la direzione, non ci resta che far muovere il nostro alter ego; per raggiungere questo obiettivo, potremo optare per due diverse soluzioni: tenendo premuto il tasto “B” faremo nuotare il sub nella zona prescelta oppure, premendo una volta sola il tasto “meno”, gli spostamenti del personaggio diventeranno automatici e continui fino alla pressione di un qualunque altro tasto.
    Il sistema di controllo è semplice e accessibile, permettendo a chiunque, anche grazie al ritmo di gioco lento, di perdersi nell’osservazione degli scenari e dei paesaggi senza preoccuparsi dei comandi, davvero semplici e intuitivi. Un requisito fondamentale vista la natura esplorativa del titolo, e l’appartenenza alla linea Touch!, che fa dell’accessibilità uno dei suoi punti di forza.
    Nuotare, però, è tanto semplice quanto noioso: anche se funzionale all'obiettivo di farci scoprire le bellezze di Manaurai, l'impostazione dei comandi risulta, dopo poco, ripetitiva.
    Nuotando per le acque di Manaurai potremo incontrare numerosi pesci di tantissime specie diverse. Arrivati nelle loro vicinanze, dovremo puntarli e premere il tasto “A” per passare a una visuale in prima persona, che seguirà automaticamente l’animale. Fatto questo, potremo toccare il pesce (o il mammifero), pigiando nuovamente “A”, o accarezzarlo, tenendo premuto il tasto e scuotendo il telecomando. Questo ci permetterà di entrare in confidenza con il soggetto, scoprendone alcune caratteristiche. Ogni animale infatti è contraddistinto da tre diversi livelli di informazioni disponibili, e starà a noi, di volta in volta, scovare la creatura e trovare il modo migliore per entrare in confidenza con essa, per sbloccare tutte le notizie che lo riguardano. Oltre alle carezze, infatti, man mano che progrediremo nel gioco potremo anche offrire del cibo, fotografare, richiamare con un fischietto un cetaceo, aggrapparci ai grossi mammiferi marini (tenendo premuti "A" e "B"), per ottenere di volta in volta diverse reazioni.

    Bolle mille bolle blu

    Preso atto della semplicità del gameplay, e allo stesso tempo della sua lentezza e monotonia di base, bisogna dire che il tutto viene inserito in un contesto dotato di grande valenza segnica.
    Le scelte riferite alle modalità di gioco si svolgono a bordo del Gabbiano.
    La barca altro non è che un grande menù di selezione. Su di essa potremo gestire alcuni strumenti, che corrispondono a determinate opzioni di gioco. Alcuni di questi oggetti saranno a disposizione sul ponte della nave; tra questi troviamo la radio, che ci permette di attingere ai nostri MP3 personali (qualora avessimo deciso di inserire tracce audio in una scheda SD inserita nel Wii) per caricare le musiche di sottofondo, che ci terranno compagnia sia in superficie che sotto il pelo dell'acqua. A prua potremo giocherellare con alcuni animali con i quali siamo entrati particolarmente in confidenza (come ad esempio un delfino): essi ci seguiranno nei nostri spostamenti e sarà possibile addestrarli con semplici gesti a eseguire particolari evoluzioni.
    La nostra passeggiata sottomarina potrà essere condotta liberamente, oppure potrà presentare determinati obiettivi, spiegati di volta in volta sulla barca, prima di iniziare l’immersione. Alcune di queste finalità ci saranno indicate dalla biologa, altre ci verranno offerte da turisti in cerca di una guida che sappia mostrare loro determinati elementi della fauna locale, altre ancora arriveranno da fonti diverse (alcuni accademici, per esempio), spingendoci in diverse zone della mappa alla ricerca di luoghi, di animali o tesori particolari. Il titolo presenta un notevole numero di specie marine, (più di duecento), una vasta area di indagine, capace di presentare scenari particolari, suggestivi e diversificati; nonché un discreto numero di tesori da recuperare.
    Un’ultima nota di merito va poi evidenziata nella modalità cooperativa online. Tramite lo scambio dei famigerati codici-amico, potremo creare una lista di “amici” che sarà poi possibili visitare online. Una volta raggiunta la barca del nostro compagno potremo immergerci per visitare i fondali in compagnia. Sott’acqua, l’esplorazione è libera e ci si può spostare in lungo e in largo, interagendo attraverso due metodi: o tramite una sorta di chat con messaggi preimpostati, oppure utilizzando una simpatica penna subacquea capace di tracciare dei segni colorati sulla superficie dello schermo. In questo modo, si possono segnalare con delle frecce alcune particolarità dei fondali oceanici, indirizzando l’attenzione del nostro amico.

    Documentario interattivo

    Arika sembra aver deciso di offrire un interessante grado di profondità al titolo in questione, arrivando a creare un vero e proprio documentario interattivo.
    Tutte le creature che incontreremo, infatti, potranno essere analizzate in dettaglio in diversi modi, a patto di riuscire a entrare in confidenza con loro. Dopo poche missioni, infatti, entreremo in possesso di una macchina fotografica, che ci permetterà di immortalare un qualsiasi scorcio di fondale, con i suoi abitanti. A volte saremo chiamati a cercare determinate creature per fornire materiale necessario al completamento delle missioni, ma potremo comunque seguire la nostra inclinazione artistica, per poi stampare e rivedere le foto in un apposito album, disponibile nella cabina dell’imbarcazione.
    Un secondo grado di studio degli animali può essere quello testuale. Ogni volta che entreremo in contatto con un abitante dei fondali marini, potremo leggere interessanti informazioni che lo riguardano, contenute e raccolte in una Enciclopedia messa a nostra disposizione in cabina. L’ultimo livello di interazione con tutto ciò che siamo riusciti a scoprire sotto la superficie del mare, avviene nella cornice dell’acquario. Dopo essere riusciti a portare a termine alcuni compiti affidateci dalla biologa marina sulla nave, o dai suoi colleghi via e-mail, potremo accedere a una particolare area della mappa, dove saremo chiamati a organizzare le vasche di un acquario. Per questo aspetto del gioco, la procedura permette di scegliere un determinato numero di animali da inserire all’interno della struttura, scegliendoli tra quelli "sbloccati". Lo spazio è costituito da un numero di celle, e le bestie sono divise per numero dimensioni, nel senso che alcuni animali occuperanno solo un riquadro della griglia che delimita lo spazio a disposizione, mentre altri animali arriveranno a due o tre spazi. In questo modo, dovremo scegliere accuratamente quali pesci inserire di volta in volta, rimanendo all’interno del limite di quadrati a disposizione, prima di riempire l’acquario. Una volta completata la semplice procedura, potremo nuotare all’interno della vasca in compagnia delle splendide creature che abbiamo incontrato in mare aperto, potendone ammirare la fisionomia tridimensionale.

    Ottima resa

    Accanto al gameplay esplorativo, arricchito dalla possibilità di poter entrare in contatto con le splendide meraviglie oceaniche attraverso i modi descritti in precedenza, dobbiamo dire che gli sviluppatori hanno fatto di tutto per trasmettere l’idea di un prodotto sì atipico, ma tecnicamente solido e ben strutturato.
    Innanzitutto, dal punto di vista grafico il lavoro presentato non sfigura affatto all’interno della line up Wii. Se nelle fasi a bordo del Gabbiano la resa grafica non è del tutto convincente (forse più a causa delle animazioni legnose del personaggio che dell’effettivo lavoro di modelli e texture, comunque appena discreto) nelle sezioni sotto il livello del mare (che sono poi il vero fulcro del gioco) l'insieme visivo è davvero convincente. Pur non presentando infatti particolari effetti da capogiro (che sia il polycount, o la qualità delle texture) globalmente il titolo riesce a trasmettere un’ottima impressione, grazie alla capacità di riproporre il feeling particolare dell’ambiente che ci circonda. Le diverse sfumature di blu, le sfocature di certi passaggi subacquei, le distorsioni degli effetti di luce “filtrati” dall’acqua rendono perfettamente la sensazione di trovarsi immersi in una massa d’acqua, capace di offrire piccoli scorci ricchi di novità a ogni virata.
    A contribuire al grado di immersione (è proprio il caso di dirlo!) ci pensa poi anche il comparto sonoro. Qui vanno spese alcune parole di lode sia per l’ottima colonna sonora scelta come accompagnamento al titolo (davvero molto evocativa, in quasi tutte le sue tracce, e pertanto molto adatto all’atmosfera che il prodotto cerca di offrire), sia per gli effetti sonori. Questi sono davvero pochi, quantitativamente, essendo per lo più ridotti al suono del respiro del sub e alle bolle prodotte, eppure sono ben realizzati e accompagnano le nostre passeggiate subacquee. A tutto questo, va poi aggiunta la non trascurabile possibilità di caricare le proprie canzoni preferite in formato MP3 tramite scheda di memoria SD, per poterle ascoltare durante le immersioni.
    Questi due aspetti, uniti ad azzeccate inquadrature scenografiche legate a determinati contesti di scoperta dei misteri dell'oceano (sia dei luoghi nascosti, che degli abitanti più emozionanti), arrivano a creare a volte delle forti scosse emozionali nell'animo del giocatore, alle prese con un ambiente a tutt'oggi in gran parte inesplorato.
    Solitudine, vuoto, massa d'acqua, silenzio, misteri e meraviglie: il titolo ha tutti i requisiti per riusicre, a tratti, ad emozionare l'animo del giocatore.

    Endless Ocean Endless OceanVersione Analizzata Nintendo WiiEndless Ocean è un titolo atipico. Il bollino in copertina e il prezzo budget lo definiscono bene per quello che è: un prodotto indirizzato a tutti quei giocatori attratti da una fruizione particolare del medium videoludico. Niente gameplay frenetico, niente azione mozzafiato, ma al contrario una placida giocabilità, funzionale alle finalità didattiche del titolo. Una longevità notevole, grazie all'elevato numero specie presenti, arricchisce un gioco pieno di solidità in numerosi aspetti, come quello del sonoro, della qualità grafica e delle opzioni internet. La limitatezza delle possibilità interattive riservate al sub, il ritmo a volte esageratamente lento, e una natura forse troppo arcade delle regole fisiche legate all'immersione nei fondali, sembrano porsi più come un limite intrinseco al genere rappresentato dal prodotto, che come difetti del titolo stesso. Concludendo, Endless Ocean appare non adatto a chi ricerca nei videogiochi scosse adrenaliniche e ritmi martellanti, mentre potrebbe far innamorare gli appassionati dei misteriosi ambienti oceanici e coloro che si ritengono attratti da una giocabilità più pacata e riflessiva.

    7

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