Recensione Viva Piñata: Party Animals

Il ritorno degli animali di cartapesta

Recensione Viva Piñata: Party Animals
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • Il ritorno degli animali di cartapesta

    Sembra ieri ed invece è passato giusto giusto un anno dall’uscita di Viva Pinata, particolare quanto strambo progetto della talentuosa Rare. Con tutti i proclami fatti dai pr di Microsoft, i quali dichiararono che Xbox360 era una console per veri hardcore gamers, la comparsa nella softeca della bianca console americana di un titolo istintivamente adatto solo ad un pubblico di giovanissimi destò non poca curiosità in tutto l’ambiente.
    Curiosità fra l’altro ben ripagate: quello che all’apparenza sembrava essere un software destinato a sparire nel mare dei titoli mediocri creati ad hoc per attirare i bambini con il loro aspetto colorato ed ingenuo si rivelò come una delle più gradite sorprese del 2006. Per quanti avessero glissato l’acquisto del titolo facciamo un breve riassunto (oltre che dispensare il consiglio di leggere la nostra Rencensione): Viva Pinata è un gestionale nel quale il giocatore dovrà tentare di realizzare il più bel giardino sulla pittoresca Pinata Island. Partendo da una desolata lingua di terra dovremo sfoderare quindi il nostro pollice verde e, attrezzi alla mano, realizzare il nostro piccolo eden nel quale allevare dei bizzarri animali antropomorfi, le Pinatas. Questi buffi esseri (riconducibili alle più disparate specie animali) entreranno, si ciberanno di quanto metteremo a loro disposizione e, se troveranno gradevole il complesso bucolico creato, decideranno di trasferirvisi in pianta stabile. Le quasi cinquanta varietà di pinatas presenti, ognuna con le sue varianti di colore e caratteristiche di comportamento, unite ad un comparto tecnico eccellente ed un gameplay tanto semplice quanto profondo furono alla base della vittoria di Pirro della software house britannica: nonostante il buon riscontro di critica e di pubblico le vendite generali del gioco si assestarono infatti su valori piuttosto bassi, dando addirittura adito a voci di possibili rivoluzioni e scioglimenti all’interno del team (rumor che in parte trovarono fondamento). Ebbene, a distanza di un anno, ecco arrivare su tutti gli scaffali dei negozi di videogiochi Viva Pinata: Party Animals! secondo titolo avente per protagonista le bizzarre creature ripiene di caramelle.
    La pace e la serenità regnano sempiterne nel piccola e colorata isola dei nostri amici: il sole splende regalando un tepore piacevole, l’acqua è fresca e cristallina e fiori e frutti crescono rigogliosi andando a rimpinzare anche lo stomaco della più grande elephanilla. Per ingannare il tempo però questa volta i simpatici animaletti hanno indetto un grandioso torneo nel quale rivaleggeranno otto fra le più agguerrite pinatas, le quali non si risparmieranno per ottenere l’ambito premio di pinata più forte dell’anno. Siete pronti a rischiare una figuraccia in diretta tv? Si? Bene, che lo show abbia inizio!

    Viva Pinata: Party animals è (come si può facilmente evincere dal titolo) un party game, genere che su Xbox 360 non gode di esponenti particolarmente interessanti, annoverando fra le sue fila il solo Fusion Frenzy 2, titolo tutt’altro che irresistibile. Per quanti non abbiano avuto la possibilità, o semplicemente non abbiano mai visto uno dei tanti Mario Party sulle console Nintendo (dove il genere risulta essere particolarmente fiorente) andiamo sommariamente ad elencare le caratteristiche peculiari di questo filone videoludico: un party game è una raccolta di mini giochi nei quali dovremo rivaleggiare con altri avversari (solitamente quattro) tentando di ottenere il punteggio più alto e vincere così l’evento. Una classifica finale decreterà chi di noi è stato il più bravo ed il più costante nel susseguirsi delle vicende. Vien da sé che tale tipologia risulta essere vincente soprattutto quando davanti alla console si sfidano quanti più amici possibile (da qui la dicitura party, ossia festa). Nessun plot narrativo né tantomeno la traccia di uno scopo ben preciso: l’asse portante di un buon esponente del genere è quello del divertimento di gruppo.

    Sfida all’ultimo dolcetto!

    Fatte le dovute premesse vediamo cosa ci riserva il titolo sviluppato per l’occasione dai ragazzi di Krome Studios (e non dalla britannica Rare): la prima cosa che dovremo fare una volta inserito il gioco nel lettore della console sarà quella di scegliere la tipologia dell’evento che vorremo affrontare (corta, media, lunga o personalizzata; ciascuna delle quattro opzioni varierà in base al numero di mini giochi che praticheremo) e successivamente decidere quale delle otto pinatas impersonare durante le divertenti battaglie. La scelta non sarà invero molto ampia in quanto gli sfidanti saranno suddivisi in quattro coppie “animalesche”, ciascuna con una controparte maschile e femminile: abbiamo quindi gli agili Horstachio, gli enormi Fizzlybear, le sfuggenti Preztail ed infine i simpaticissimi Fudgehog; la nostra decisione su quale degli otto simpatici personaggi utilizzare sarà solo ed esclusivamente legata a fattori di simpatia o gradimento estetico in quanto non sono purtroppo contemplati dei parametri in grado di differenziare una pinata dall’altra.
    Una volta sbrigati questi doverosi quanto rapidi preparativi non avremo altro da fare che prepararci alla prima gara: contrariamente ai canoni impartiti da Mario party & compagnia bella, nel titolo dei Krome Studios non dovremo muoverci lungo un tabellone a là gioco dell’oca, ma affrontare una sorta di fase preliminare (ogni due o tre minigiochi, a seconda della lunghezza impostata alla partita) chiaramente ispirata ad un altro caposaldo del panorama Nintendo, stiamo parlando di Mario Kart: dovremo quindi tentare di arrivare primi alla linea del traguardo di una delle sei piste messe a punto per la più strampalata gara mai vista sugli schermi televisivi del mondo. Fortunatamente lungo i vari tragitti avremo a disposizione tutta una serie di bonus racchiusi dentro delle rosee caramelle: questi simpatici gadget potranno essere usati sia per offendere i nostri avversari (si va da missili teleguidati a delle bombe stordenti, passando per dell’appiccicoso miele da spargere al nostro passaggio sulla pista), sia per tentare l’allungo sugli avversari grazie ai temporanei boost di velocità. Tutte le azioni appena citate saranno sempre di facile esecuzione grazie a dei comandi di gioco molto semplici e sempre precisi nella risposta. Una volta completato questo veloce preambolo (è previsto un solo giro per gara) entreremo finalmente nel vivo del gioco, ossia andremo ad affrontare alcuni dei mini giochi prima di rituffarci su di una nuova ed emozionante gara di corsa animalesca.

    Tanta quantità...

    Sono ben cinquanta i mini giochi messi a punto dai ragazzi di Krome Studios per la loro creazione. Nello specifico essi possono essere divisi in sei categorie, ciascuna con precisi obiettivi ed azioni da eseguire per poter avere la meglio sugli altri:
    - Muoviti e raccogli: All’interno di una piccola arena dovremo raccogliere il maggior numero di caramelle entro la fine del tempo. Le cose non saranno però così semplici come potrebbero sembrare in quanto, oltre che lottare contro gli altri giocatori, avremo il nostro bel daffare nell’evitare tutta una serie di oggetti animati che, nel malaugurato caso dovessero colpirci, ci faranno perdere alcune preziose caramelle e ci stordiranno per qualche secondo.
    - Mira e s para: massima precisione e coordinazione occhio-mano saranno i nostri assi nella manica per poter trionfare in uno di questi mini giochi: muovendo un mirino infatti il nostro compito sarà quello di colpire dei bersagli mobili, ad ogni colpo andato a segno riceveremo un tot di punti. Fra Raysant da colpire (le Raysant sono una varietà di pinata molto simili alle formiche), Zumbug (zebre) alle quali attaccare la coda e Canaglie (i disturbatori provenienti dal primo Viva Pinata) da martellare a suon di mele caramellate non avremo un attimo di tempo per riflettere.
    - Spaccare: velocità di esecuzione e forza nei colpi. Prima riusciremo a distruggere i vari oggetti e prima guadagneremo il maggior numero di dolcissime caramelle.
    - Distruggi e raccogli: gli eventi che ricadono in questa classe sono una sorta di commistione dei primi tre sinora citati, con l’unica differenza che ora non avremo il nostro comodo ed efficace fucile spara golosità, bensì il nostro unico alleato per rompere tutto quello che c’è sullo schermo sarà nientemeno che il nostro fondoschiena! Fra le più frenetiche e caotiche gare presenti in Party Animals, le distruggi e raccogli sono quelle che incarnano al meglio l’essenza dei party games.
    - Ritmo: Non dimentichiamoci però che lo show viene trasmesso in diretta mondiale ed ogni spettacolo che si rispetti deve avere al suo interno dei momenti musicali. Nelle gare di ritmo la nostra abilità nello schiacciare a tempo i tasti del pad sarà la chiave per la vittoria. Non aspettatevi però di venire ricambiati con degli stacchetti degni del miglior corpo di ballo: fra le prove annoverate nelle gare di ritmo dovremo anche mettere alla prova il nostro esofago per vincere delle “maleducatissime” gare di rutti!!!
    - Riflessi: Mangiare quante più mele caramellate (evitando di trangugiare le poco digeribili Wirlm), saltare sopra dei pipistrelli roteanti oppure affrontare dei percorsi disseminati di bombe, ecco la summa teorica delle competizioni di riflessi nelle quali ancora una volta dovremo essere veloci e letali per poter avere la meglio.
    Alla fine di ogni gara ogni giocatore riceverà, in base al piazzamento guadagnato, una certa quantità di caramelle che saranno poi la discriminante della classifica generale di ogni torneo che disputeremo sia da soli che con i nostri amici.

    ...Ma poca qualità

    Tecnicamente parlando il titolo dei ragazzi di Krome Studios non può certamente fregiarsi di una realizzazione in grado di stupire il giocatore: dal punto di vista grafico infatti Viva Pinata Party Animals si attesta su dei livelli di scarsa sufficienza, presentando delle texture scialbe e povere di dettagli e di un’architettura poligonale ridotta quasi all’osso e con una quasi totale assenza di effetti speciali ed elementi di contorno in grado di ravvivare l’ambiente di gioco. Si salvano dal grigiume generale solo ed unicamente le otto Pinatas che potremo impersonare (pollice verso invece per il restante campionario animalesco che farà da contorno alle varie gare) pur non reggendo il confronto con le loro controparti ammirate nel precedente titolo. Abbiamo altresì notato una palette di colori piuttosto smorta, con una cromia più slavata e meno definita rispetto al più volte citato gestionale di Rare. Ancor più precaria è la situazione del comparto audio di Party Animals con una colonna sonora ripetitiva e priva di mordente, effetti speciali scialbi e una serie di frasi campionate (per lo più provenienti dai commentatori dell’evento) che verranno presto a noia dovuta ad una mancanza di varietà ed un timbro di voce assolutamente anonimo. Laddove però potrebbe essere quasi giustificato un comparto audiovisivo carente (che mal figurerebbe persino su di una console di passata generazione), la più grande delusione emersa da Party Animals risiede proprio nella giocabilità e nel divertimento, due parametri che mai come in un party games dovrebbero fare la differenza. Tralasciando sia il single player, totalmente privo di mordente e di quel senso di sfida in grado di farci dire “ancora una e poi smetto”, sia il multiplayer tramite Xbox live (la quale non riesce ad appassionare, non riuscendo a donare la sensazione di giocare contro altri tre giocatori umani), il titolo di Krome Studios fallisce proprio làddove gli altri esponenti del settore sono riusciti, ovverosia nella modalità multigiocatore locale. I cinquanta e passa minigiochi mesi a disposizione finiscono infatti per somigliarsi l’un l’altro tanto da far ben presto scemare l’allegria e la voglia di andare avanti per poter vedere e provare tutte le sfide (che verranno sbloccate mano a mano durante il gioco) messe a punto dal team di sviluppo; sempre restando in tema di minigiochi sarà impossibile non notare un’eccessiva facilità e monotonia di alcuni (i simil rhythm’n’game su tutti) unita ad un’altrettanto quantità di caos (che porterà in diverse occasioni alla casuale vittoria di uno dei partecipanti) in altre.

    Viva Piñata: Party Animals Viva Piñata: Party AnimalsVersione Analizzata Xbox 360Un’occasione mancata questo Viva Pinata Party Animals. C’erano infatti tutte le premesse per poter confezionare un titolo alternativo in grado di coinvolgere tutta la famiglia ed i nostri amici durante queste serate natalizie, in primis il carisma dei simpatici animaletti già ammirati nell’ottimo gestionale di Rare. La realtà dei fatti invece ci pone dinnanzi un titolo mediocre dal punto di vista audio visivo , privo di mordente e che stancherà in brevissimo tempo anche il più coriaceo dei videoplayers. Prendete in considerazione l’acquisto dell’ultima fatica di Krome Studios solo se avete in casa un bambino piccolo (non più di cinque o sei anni) il quale, ne siamo certi, riuscirà a divertirsi con Horstachio e compagnia bella, altrimenti non possiamo fare altro che consigliarvi di spendere i vostri sudati risparmi altrove.

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