Recensione Fifa Street 3

Lo sport più amato del mondo nella sua veste più spettacolare

Recensione Fifa Street 3
Articolo a cura di
Disponibile per
  • DS
  • Xbox 360
  • PS3
  • I BIG della EA

    Da alcuni anni a questa parte EA Sport, una delle prime software house in termini di simulazioni sportive, ha “sviluppato” un ramo collaterale, il team EA BIG.
    Questa software house, sin dai tempi di SSX per Playstation 2, si è occupata principalmente di fornire ai giocatori un'alternativa fortemente arcade alle serie simulative della “casa madre”: tra le serie di maggior successo troviamo infatti NBA Street, NFL Street e FIFA Street.
    Sulla cresta dell'onda, il team BIG ha continuato la sua produzione annuale di videogiochi arrivando al terzo episodio di FIFA Street, battezzato senza sorprese FIFA Street 3.
    Il titolo canadese è disponibile per Sony Playstation 3, Microsoft Xbox 360 e Nintendo DS dal 22 Febbraio 2008, distribuito da EA Games.
    Già da queste prime righe si può dedurre come gli sviluppatori vogliano staccarsi completamente - fatta eccezione per il DS - dalla generazione passata e spostare la propria attenzione sulle piattaforme next gen (ormai current, se vogliamo); questo terzo capitolo della serie è, infatti, il primo a non vedere la luce su Playstation 2.

    Divertente ma per poco

    FIFA Street 3, seguendo il filone BIG, presenta quattro principali modalità di gioco. Tralasciando però l'allenamento, dove apprendere tutti i “trucchetti del mestiere” grazie alla possibilità di giocare senza avversari, fatta eccezione per il portiere, oltre al tutorial troviamo il “Testa a testa” che ci permetterà di affrontare un amico in una delle sfide proposte dal gioco (A Tempo, Differenza Reti, Gamebreaker) personalizzando inoltre tutti i parametri (Goal per la vittoria, Tempo massimo). La “Sfida Playground” invece, sempre assieme ad un amico, ci consentirà di avviare un match in cui entrambi i giocatori attingeranno dalla stessa rosa per formare il proprio quintetto, ma è la “Sfida FIFA Street” a rappresentare il vero e proprio “cuore” del titolo. In questa modalità ci verrà chiesto di completare 9 stage comprensivi di 4, 6 o 7 mini-sfide ciascuno che permetteranno di sbloccare nuovi e sempre più forti team.
    Le sfide si divideranno in 6 categorie: “A tempo” (vince chi segna il maggior numero di goal nel tempo stabilito), “Punteggio” (vince la squadra che segna per prima il numero di reti stabilite), “Differenza Reti” (vince chi conclude la partita con la differenza reti prestabilita), “Colpi di testa e al volo” (valgono solo le segnature acrobatiche), “Gamebreaker” (valgono solamente le reti in fase Gamebreaker) e “Calcetto” (nessun Gamebreaker, vince chi segna più goal).
    Procedendo tra i vari stage di quella che potremo definire quasi una carriera, le squadre che ci si pareranno di fronte saranno sempre più forti; proprio per questo, a differenza di una vera e propria "career mode" dove scelto un team non si può più cambiare, in FIFA Street 3 avremo sempre la possibilità di cambiare quintetto e testare così la formazione ideale per le nostre esigenze. Le squadre, infatti, avranno caratteristiche diverse a seconda dei componenti di ciascuna rosa; questi ultimi saranno divisi, come tradizione EA, secondo alcune categorie di facile riconoscimento anche grazie ad un'icona posta costantemente sopra la loro testa.
    Ci saranno, ad esempio, i “Registi” (indicati da un volante), estremamente abili nell'effettuare assist e cross dalle fasce ma capaci anche di punire con conclusioni dalla lunga distanza, i “Marcatori” (indicati da un martello), ovvero coloro che, per doti fisiche ed atletiche, saranno capaci di costituire un vero e proprio muro in difesa della porta, i “Finalizzatori” (indicati da un mirino), specializzati nell'arte del goal in qualsiasi salsa e molti altri ancora.
    Tutte queste categorie annovereranno tra le loro fila giocatori del calibro di Ronaldinho, Kakà, Rooney, Gattuso, Pirlo e tantissimi altri, per un totale di 250 calciatori provvisti di licenze ufficiali.
    Scendendo in campo sarà subito palpabile la forte connotazione arcade del prodotto, se possibile ancor più rimarcata rispetto ai predecessori: si susseguiranno quindi passaggi di tacco, finte di ogni genere (realizzabili tramite il solo stick destro), rabone, palleggi in corsa e sul posto degni del miglior videotape amatoriale e chi più ne ha più ne metta, il tutto grazie ad un sistema di controllo molto semplice ed intuitivo.
    Con l apulsantiera frontale si potranno eseguire passaggi e contasti leggeri, cross e opposizioni decise, palleggi per alzarsi la palla e preparare un tiro al volo. I dorsali pensano al cambio giocatore, alla corsa, all'attivazione del Gamebreaker. Come anticipato, lo stick destro (in combinazione con L2 per fermare la palla) è adibito all'esecuzione dei trick più disparati.
    Se fin qui sembra dipingersi un perfetto affresco, vario e soddisfacente specie per gli amanti del pallone, non appena si approfondisce l'esperienza (trascorsi quindi i primi 10 minuti d'euforia) appaiono chiari i grossi limiti che ancora la produzione EA BIG presenta e che potremmo, a grandi linee, riassumere in due chiari concetti: curva d'apprendimento ed intelligenza artificiale.
    Quelle che in un primo momento sembrano delle giocate magiche ed incredibili (cross di tacco e di rimbalzo sfruttando i margini del campo, rovesciate acrobatiche e stop a seguire in palleggio) in realtà saranno eseguibili con disarmante facilità dopo aver familiarizzato appena con i controlli; allo stesso modo sarà estremamente facile eseguire ubriacanti finte per superare l'avversario e palleggi degni del miglior Maradona.
    L'assenza di una curva d'apprendimento bilanciata ed efficace non è comunque il solo problema di FIFA Street 3 che presenta, nelle meccaniche stesse del gameplay, una struttura - se vogliamo - viziosa: per segnare facilmente, infatti, basterà riempire la barra del Gamebreaker, attivarlo e tirare in porta con una certa veemenza (tenendo premuto il tasto specifico).
    Questa “special”, a differenza dei vari NBA Street, non farà altro che aumentare, o meglio massimizzare, tutti i parametri di ciascun giocatore, rendendolo una sorta di macchina agonistica; il problema è quindi insito nella facilità con la quale sarà possibile riempire tale barra: basterà infatti “girovagare” eseguendo finte e contro-finte seguite da un tiro (non importa che vada a segno) e la suddetta si riempirà tanto velocemente quanto più estreme ed efficaci saranno le acrobazie (prenderemo più punti se, ad esempio, scavalcheremo un avversario con una finta piuttosto che eseguendola lontano dall'azione).
    Pian piano, perciò, ogni match si trasformerà in un susseguirsi di finte e tiri (soprattutto da parte della CPU), che sminuisce notevolmente la varietà che il gioco stesso permetterebbe.
    Purtroppo anche l'IA computerizzata, come già è possibile intuire, non presenta caratteristiche sufficienti ad offrire al giocatore un livello di sfida adeguato: in particolare, oltre alla già citata fase offensiva molto monotona, la difesa presenterà algoritmi piuttosto casuali, in particolare nei portieri che, indipendentemente dal livello di difficoltà, subiranno reti assurde e, ancor peggio, rinvieranno spesso sui piedi avversari.
    Il comparto offline, data anche la ripetitività delle sue -appena- sei sfide diverse, non sembra altro che un mezzo piuttosto lineare per sbloccare le molte rappresentative calcistiche presenti nel gioco ed utilizzarle quindi nel multiplayer locale o tramite PlayStation Network (o Live!, su 360); nemmeno gli obiettivi (contrassegnati con premi di bronzo, argento ed oro) daranno grande stimolo a proseguire nella modalità principale vista la discreta facilità di ottenimento (segnare 150 goal, segnare 50 goal in acrobazia) e visto il premio: ulteriori team.

    L'esperienza multiplayer, sia essa locale o via internet a banda larga, offre sicuramente una valida alternativa alla ristrettezza dell'intelligenza artificiale e contribuisce ad elevare, seppur non in maniera soddisfacente, la scarsa longevità del gioco.
    Le sfide in rete offrono le stesse opportunità di quelle locali: una partita veloce settando i parametri di ricerca, una sfida attingendo dalla stessa rosa di campioni ed una speciale modalità in cui scegliere una nazionale da portare all'assalto delle classifiche mondiali.
    Tanto quanto nelle modalità di gioco le analogie con i titoli EA Sport si riscontrano anche nella qualità dei server che, fortunatamente, permettono un'esperienza quasi scevra da lag o latenze di sorta.

    L'occhio rivolto al particolare

    Sin dall'approccio con i menù di gioco di FIFA Street 3 ci si accorge della cura che gli sviluppatori canadesi hanno messo nella realizzazione della veste grafica di questa loro ultima creazione, ricca di stile sin dalle prime battute (le scritte, ad esempio, ricordano lo stile dei graffiti).
    I modelli poligonali dei calciatori, seppur volutamente non ricchissimi, sono buoni e soprattutto artisticamente riusciti: con una revisione del motore di FIFA 08, infatti, gli artisti EA BIG hanno saputo connotare in maniera cartoonesca ognuno dei 250 calciatori presenti, mantenendone proporzioni fisiche ed aspetto estetico ma alterandoli con uno stile quasi "parodico".
    Si può dire che la gran parte dei giocatori presenti in FIFA Street 3 siano la perfetta caricatura di se stessi.
    Anche il comparto animazioni ha subito un processo di restyling per rendere il tutto più vicino alla finzione; il lavoro svolto in fase di motion capture con personaggi come Ronaldinho è stato sapientemente adattato dagli animatori alle suddette caricature rendendo il tutto davvero piacevole.
    Bisogna tuttavia ammettere che in alcuni frangenti (vedi contrasti, ad esempio) le movenze risultano sin troppo slegate e scollegate tra loro creando un effetto piuttosto fastidioso in quello che è un complesso più che discreto.
    Anche le arene, presenti ahinoi in numero esiguo (solo 7), sono ben realizzate: certo a livello di complessità delle texture e del mapping, di applicazione di shader e di effetti d'illuminazione siamo abbastanza al di sotto delle produzioni maggiori (NBA Live, FIFA, Madden), ma l'effetto cartoonesco voluto dai programmatori è, anche in questo settore, ben realizzato grazie soprattutto ad una palette di colori azzeccata.
    Il motore ha il pregio di girare a 30 frame costanti, con piccoli rallentamenti visibili molto raramente nelle situazioni più concitate; ha invece il difetto di mostrare un pesante e fastidioso aliasing, troppo spesso presente ed in risalto nelle produzioni PS3.
    Il comparto audio, tralasciando le campionature di alcuno spessore, è ai livelli del comparto video e presenta, oltre ad una tracklist adatta a ciascuna arena e sempre orecchiabile, alcune chicche: durante un replay, ad esempio, la musica risulterà ovattata dato che l'azione sarà al rallenty, e quando la palla uscirà dal campo la musica si fermerà con un effetto simile a quello prodotto da un DJ che ferma il disco con la mano.
    Prima di concludere è doveroso precisare che tutto questo “stile” entra in collisione con quello che è un lavoro di post produzione e adattamento in italiano con molti scivoloni. Pare infatti difficile immaginare come una squadra composta da Cinesi e Canadesi possa essere stata chiamata in originale “Scugnizzi”, e pare altrettanto strano sentire lo speaker pronunciare tali nomi in un inglese “italianizzato” che fa davvero accapponare la pelle.

    Fifa Street 3 Fifa Street 3Versione Analizzata PlayStation 3Molto spesso si dice che “non tutte le ciambelle riescono col buco”. E' il caso di FIFA Street 3: la sensazione è quella di un titolo con un comparto tecnico solido ed apprezzabile ma con un gameplay costituito da tante buone idee sfruttate in malo modo. Quel che manca sono gli “strumenti” che danno al giocatore la possibilità di mettere in pratica in maniera varia e sempre diversa le meccaniche di gioco pensate per il suo divertimento. L'ultima creatura EA BIG da quindi un senso di incompiutezza che si traduce in una longevità striminzita e che, dopo i primi attimi di stupore, lascia il giocatore attonito a chiedersi “e adesso?”, “tutto qua?”. Il gioco è quindi adatto più a qualche spensierata sfida tra amici (vista l'immediatezza dei controlli ed il divertimento-lampo che presenta) che a far breccia nel mercato dei titoli sportivi, seppur alternativi.

    5.5

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