Recensione LEGO Indiana Jones

Un Cappello, una frusta e tanti mattoncini di Lego

LEGO Indiana Jones
Recensione: Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • In principio fu il mattoncino

    Dopo averci portati ad esplorare la galassia "lontana lontana" più famosa della storia del cinema, e dopo averci mostrato che partendo da dei cubetti di plastica si può costruire un universo (ed un impero commerciale, oseremmo dire) i Travellers Tales, sempre in collaborazione con Lucas Art, hanno deciso di riaprire la scatola dei Lego. Questa volta però abbandoneremo le spade laser ed i Jedi per lanciarci alla ricerca di tre misteriosi manufatti: l'arca dell'alleanza, la pietra di Shankara e il santo Graal. Ma non disperiamo, ad accompagnarci in questa nuova avventura avremo con noi un esperto archeologo, anzi, l'Archeologo per eccellenza: il professor Henry "Indiana" Jones.Preparate le fruste ed il vostro Fedora, è il momento di spaccare qualche mattoncino e, ricordate, la X non indica mai il punto dove scavare.

    I predatori del mattoncino perduto

    Lego Indiana Jones è un platform dall'impianto piuttosto classico, il giocatore nei panni di Indy dovrà attraversare una serie di livelli (circa sei per ogni episodio della trilogia originale) ispirati ai celebri film di Lucas e Spielberg. Partiremo così da un'umida giungla Amazzonica, in compagnia di due aiutanti, per poi ritrovarci in Nepal, Egitto, Italia e Palestina, seguendo le vicende di tutti e tre i film. I Travellers Tales, ovviamente, si sono presi delle libertà in nome del gameplay, cercando di adattare al contesto ludico molte situazioni che, in questo caso, procedono fuori dai binari dell anarrazione cinematografica. Per esempio, dopo la scazzottata nel bar di Marion in Nepal, dovremmo affrontare un paio di schemi di platform puro per riuscire a raggiungere l'aereo che ci porterà in Egitto da Sallah. Queste aggiunte hanno il pregio di rendere il gioco piuttosto dinamico e di inserire una sorta di elemento sorpresa anche per quegli utenti che, come chi scrive, conoscono i tre film quasi a memoria.L'impianto di gioco è rimasto più o meno lo stesso di Lego Star Wars: l'utente controlla contemporaneamente due personaggi (tipicamente Indy e un comprimario, come Marion, Sallah, il padre ed altri), ognuno dotato di abilità e caratteristiche uniche: Indiana, grazie alla sua frusta, potrà penzolare dai rami ed attivare gli interruttori lontani, i personaggi femminili possono saltare più in alto, Sallah può spostare i massi e via discorrendo. Inutile dire che la combinazione delle abilità dei due personaggi sarà molto spesso fondamentale per venire a capo delle situazioni più complicate e per risolvere gli enigmi situati nelle antiche rovine che ci troveremo ad esplorare. In ogni momento potremo infatti scegliere quale dei due personaggi controllare (premendo Y su Xbox 360 o Triangolo su Playstation 3) e usare in maniera proficua le sue prerogative. Come sempre accade però ogni personaggio ha anche dei punti deboli, che ne influenzano la risposta a determinati stimoli, Indy naturalmente, è refrattario ai serpenti e, dunque, si rifuterà di proseguire qualora si trovi davanti qualche tipo di rettile strisciante; le donne invece condivideranno un atavico rifiuto per gli insetti, mentre i personaggi "meno svegli" non saranno in grado di decifrare alcuni enigmi.

    Indiana Jones ed il mattoncino maledetto

    Pur essendo strutturalmente un platform, Lego indiana Jones non rinuncia ad una, seppur elementare, componente avventurosa, proponendo in ogni livello alcuni enigmi da completare per poter accedere all'area successiva; il più delle volte questi consistono nel dissotterramento di oggetti come chiavi e scale, oppure nell'uso combinato dei due personaggi. Non dovrebbero dare problemi a nessun giocatore, neppure ai meno navigati. Molto più interessanti sono le sezioni action, in cui il giocatore deve distruggere lo scenario ed i nemici per recuperare più mattoncini possibile. E' qui che l'essenza più ludica di Lego Indiana Jones viene fuori, affidando a soli due tasti il range delle azioni possibili (il pugno e l'uso della frusta o dell'arma secondaria), i Travellers Tales sono riusciti a riproporre lo stesso feeling dei vecchi giochi in due dimensioni, dove tutto era a disposizione del giocatore per ottenere più punti. Il risultato è terribilmente gratificante. L'orgia di mattoncini che scaturisce da ogni struttura che crolla o da ogni nemico che ammazziamo basta da sola a spronarci a continuare l'avventura, sperando alla fine di ogni livello di vedere l'agognata schermata di complimenti per aver battuto l'high score. Accanto agli enigmi ed all'azione ci sono poi alcune (poche) sezioni da completare usando svariati mezzi, dalle moto alle navi, passando per vari veicoli terrestri ed aerei.Sebbene la campagna principale si possa completare in poco tempo, nell'ordine delle 10 ore, il fattore rigiocabilità è piuttosto elevato: in ogni livello sono infatti presenti 10 bauli dorati e 10 mattoncini speciali che, una volta raccolti, danno accesso a tre livelli bonus di cui qui non sveliamo nulla per non rovinare la sorpresa a chi si cimenterà nella ricerca. Altra caratteristica interessante di Lego Indiana Jones è la presenza di oltre sessanta personaggi sbloccabili, ognuno proveniente dalla trilogia orignale: dai protagonisti fino all'ultima delle comparse, tutti saranno presenti nel gioco, e ciascuno avrà abilità e caratteristiche diverse che permetteranno ai giocatori di esplorare di nuovo i livelli accedendo, in alcuni casi, ad aree prima irraggiungibili. Ogni ambientazione, infatti, una volta completata nello story mode, sarà disponibile nella modalità di gioco libero, per poterne scoprire anche i più reconditi segreti.L'unico vero difetto imputabile a questo gioco è il suo livello di difficoltà, fin troppo basso, e la scelta degli sviluppatori di dotarci di vite infinite; ogni volta che cadiamo in un burrone, siamo vittima di una trappola od i nazisti ci sparano, infatti, ci limiteremo a perdere alcuni dei mattoncini raccolti ma non vedremo mai una schermata di Game Over vera e propria. Questo fatto, unito alla banalità del 90% degli enigmi, rischia di fare di Lego Indiana Jones un gioco troppo facile e ne mina profondamente le fondamenta. In un platform, solitamente, il salto perfetto è considerato quasi una forma d'arte ma, se non c'è il terrore di dover ricominciare da capo il livello, a cosa serve impegnarsi?

    Indiana Jones e l'ultimo mattoncino

    Graficamente Lego Indy è nella media. Il motore grafico è lo stesso di Lego Star Wars: La saga completa, leggermente rivisto per aggiungere qualche effetto di riflessione dell'acqua e di poche superfici (come i crinali delle montagne o di qualche edificio). L'interazione fisica con lo scenario è nulla, se si esclude la possibilità di distruggere le strutture fatte di Lego. Ovviamente non è in un gioco del genere che andiamo a cercare le meraviglie del motore grafico, tuttavia una maggiore cura, sopratuttto nella realizzazione degli scenari, sarebbe stata gradita. Senza poi contare che il gioco, girando a 720p nativi, purtroppo esalta tutti i difetti grafici, a partire da alcune texture davvero mal realizzate. Sul versante sonoro invece niente da segnalare, i Travellers Tales hanno inserito nelle scene più significative il mitico tema originale di John Williams (che fischietterete ovunque, non solo sotto la doccia) e le altre musiche sono tutte piuttosto orecchiabili e, soprattutto, non fastidiose. Alcuni momenti di genialità pura, poi, sono dati dalle sequenza in CG che coprono i caricamenti: queste, riprendendo le stesse inquadrature e situazioni dei film originali, le ripropongono con l'ironia che abbiamo imparato ad amare già in Lego Star Wars. Insomma, se c'è un difetto che i Travellers Tale non hanno è il timore reverenziale: lungi dal farsi patemi sulla possibilità di svilire un personaggio amato come Indy, gli sviluppatori dimostrano che non servono budget enormi e una grafica ultra pompata per creare un buon tie-in, basta avere le idee giuste e l'intelligenza per metterle in pratica. Lego Indiana Jones, forse non sarà ricordato come uno dei giochi più importanti della storia o come una pietra miliare del suo genere, ma ha l'innegabile pregio di saper divertire. Esattamente come quando, da bambini, aprivamo estasiati la confezione da 500 pezzi di Lego che i nostri genitori ci avevano comprato per Natale. Aggiungete a questo "sense of wonder" il feeling e le atmosfere dei cabinati da sala degli anni '80 ed avrete fra le mani Lego Indiana Jones. E non dovrete nemmeno inserire la monetina!

    LEGO Indiana Jones LEGO Indiana JonesVersione Analizzata Xbox 360Squadra che vince non si cambia. I Travellers Tale riescono ad affinare l’ottimo game design di Lego Star Wars, adattandolo quasi perfettamente alle avventure del prof. Jones. Certo, il gioco ha lo spessore di un foglio di carta di caramella e si finisce fin troppo in fretta, ma quantomeno è un platform onesto e divertente. Non troverete grandi enigmi e neppure sessioni di salti articolate e complesse, ma passerete una decina di ore con il sorriso sulle labbra. Grazie ad un'ottima riproposizione delle sequenze cinematografiche, un numero di extra invidiabile (ed un'ottima qualità di questi ultimi), e per merito della buona capacità di re-interpretare le gesta narrate magistralmente da Lucas e Spielberg, il titolo riuscirà a rapirvi. E forse è proprio questo uno dei più grandi risultati che un videogame può ottenere.

    7

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