Speciale E3 2013 - Aspettative

La redazione di Everyeye.it si rilassa in quel di Los Angeles, e vi racconta le sue aspettative per la kermesse più importante d

Speciale E3 2013 - Aspettative
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Oggi si cazzeggia”. Con questa risoluta dichiarazione d'indipendenza la redazione di Everyeye.it si prende un meritato giorno di riposo prima della settimana di fuoco dell'E3 2013.
Già operativi da domani, fra proiezioni serali ed eventi “top secret” di cui vi faremo sapere di più non appena sarà possibile, abbiamo deciso di prenderci il sabato losangelino per divertirci un po'. Visto che siamo in tanti ed accontentare tutti è davvero difficile, ci siamo stretti la mano, salutati e divisi in due gruppi. Alcuni hanno deciso di replicare il consueto pellegrinaggio alle Six Flags Magic Mountain, sperperando la giornata fra le discese estreme dell'X2 e i capogiri degli ottovolonanti.
Altri hanno invece attraversato a piedi praticamente tutta la città, da Downtown ad Hollywood, tanto per godersi la canicola di Giugno sulla Walk of Fame di fronte al Chinese Theatre.
Domani mattina, l'ultima tappa del nostro rilassante pre-E3 prevede l'immancabile puntata a Santa Monica.
Ma ovviamente, mentre combattiamo con il Jetlag ed i bioritmi sfasati cercando di smollare un po' la tensione, è inevitabile finire a parlare di videogiochi. Le attese e le aspettative per quello che si preannuncia “l'E3 più polposo da quello del 2005” sono moltissime, e ognuno fantastica sui nuovi titoli che vedrà nello Showfloor, e su quanto sarà colpito dalle console Next Gen, Playstation 4 e Xbox One. Per accompagnarvi in questa domenica (fra l'altro: appuntamento alle 20:00 per il gameplay reveal di Call of Duty: Ghosts), abbiamo quindi deciso di raccogliere i nostri “pensieri sparsi”, raccontandovi quali sono le nostre speranze e quali i titoli che attendiamo con più trepidazione. Ovviamente, siete caldamente invitati ad usare lo spazio dei commenti per farci sapere quali sono invece le vostre aspettative.

Aspettative

Alessandro Mazzega
L'E3 è storicamente considerata come la fiera dei grandi annunci, spesso a scapito del Gamescom e, soprattutto, del Tokyo Games Show.
Il trend degli ultimi anni, però, ha visto una progressiva perdita della carica in termini di novità eclatanti, soprattutto a causa di leak sempre più frequenti.
La fiera di quest'anno sarà sicuramente monopolizzata dalle nuove console di Microsoft e Sony, già annunciate ma con ben più di un aspetto ancora oscuro, da poter svelare in occasione delle press conference del Lunedì, sempre molto seguite e in grado di monopolizzare l'attenzione anche nei giorni successivi, quelli nei quali l'evento apre i cancelli d'ingresso all'incredibile flusso di giornalisti già presenti in città.
Se quindi tutti saranno curiosissimi di scoprire form factor e prezzo di Playstation 4, oppure ulteriori novità su Xbox One, dopo le controverse rivelazioni dei giorni scorsi, la mia attenzione sarà comunque rivolta anche verso Nintendo: Wii U è oggettivamente in difficoltà dal punto di vista commerciale e dovrà necessariamente risollevarsi nei prossimi mesi, per non rischiare un oblio mediatico che potrebbe decretarne il prematuro decesso; evento al quale purtroppo abbiamo già assistito in passato, anche se su console di marchi differenti.
Nintendo dovrà quindi tirare fuori dal cilindro numerose sorprese, che riescano a convincere chi attende i seguiti dei franchise storici, ma anche novità che possano spiazzare e attirare l'attenzione della stampa e, di riflesso, del pubblico, in modo da non farsi rubare completamente le luci della ribalta. Solo così potrà capitalizzare la decisione di uscire sul mercato in anticipo rispetto alla concorrenza, con una console che ha puntato tutto sull'innovazione.
Personalmente, quindi, spero in quello che molti definiscono ormai un miracolo, dando già per spacciata la console di Nintendo, affiancata da un 3DS sempre ben piazzato sul mercato ma che, piaccia o meno, continua a subire la concorrenza e l'avanzata di smartphone e tablet.

Andrea Vanon
Negli ultimi anni l’Electronic Entertainment Expo ha perso un po’ del brio che l’ha animata sin dagli inizi. Vuoi per la presenza sempre più frequente di mini-eventi pre-E3 che ne presentano parte dei prodotti, vuoi per una sempre minor affluenza in termini di pubblico e vuoi anche per qualche illustre assenza. In particolar modo, l’anno scorso ho trovato la kermesse losangelina “prevedibile”, se così si può dire: incapace di stupire come una manifestazione del genere dovrebbe.
Quest’E3 2013, invece, si presenta almeno in potenza come una manifestazione rivitalizzata: due nuove console (con relative line-up) e tante produzioni sulle quali non si è ancora alzato il sipario promettono una kermesse spumeggiante e, soprattutto, interessante. Personalmente, ad un paio di giorni dalla partenza ufficiale, attendo più di tutto le mosse dai colossi di Redmond e Tokyo. Microsoft, da una parte, deve dimostrare che i videogiochi sono ancora tra i suoi interessi principali; Sony, dall’altra, deve confermare quanto di buono mostrato all’evento newyorchese - spingendo, come sembra, anche sulle più promettenti produzioni indipendenti.
Ma al di là del completamento delle lineup, della scoperta delle nuove funzioni di Xbox One e dell’unveal stilistico (per quanto riguarda Playstation 4), il mio interesse è focalizzato su una ben definita serie di giochi. Naturalmente FIFA 14 (in versione next gen) e Forza Motorsport 5, principalmente per passione verso i rispettivi generi ma anche per vedere cosa, le relative software house, hanno già saputo ottenere dalla nuova generazione. E, anche se rapportato solo alla corrente, anche PES 2014 con il suo nuovissimo Fox Engine. Considerando invece titoli maggiormente riconosciuti a livello internazionale direi Watchodogs -su tutti- perché promette di rinfrescare pesantemente il suo genere, Battlefield 4 per la sempre più elevata spettacolarizzazione dell’azione ed infine Castlevania Lords of Shadow 2 - del quale sono proprio curioso di conoscere la portata, avendo letteralmente adorato il primo.
Un’E3 insomma ricco di novità e capace di rinfrescare quanto basta il panorama videoludico generale: questo è, in buona sostanza, quanto mi aspetto!

Roberto De Luca
Ci sono tante, tantissime aspettative per un evento mondiale come l'E3, che soprattutto in questi ultimi anni non è riuscito a regalare le emozioni sperate. L'annuncio delle nuove console e l'arrivo (da tempo sollecitato) della next-generation ha portato una ventata d'aria fresca in un ambiente ormai stantio e sono tutti curiosi di sapere quale sarà il definitivo futuro dei videogiochi. Personalmente attendo con malcelata emozione la conference Sony del 10 giugno, che dovrà, senza troppi giri di parole, descrivere accuratamente le potenzialità di Playstation 4 e chiarire una volta e per tutte le linee guida intraprese per la politica dell'usato e dell'online, annose questioni che la diretta avversaria (Xbox One) sta ancora trattando. Il PS Meeting del 20 febbraio mi ha incuriosito e sono seriamente convinto delle potenzialità incentrate sul social-gaming che la nuova console Sony sarà in grado di offrire all'utenza; senza dimenticare la PS Vita, a cui il colosso nipponico dedicherà buona parte della conference. L'attesa si estende ovviamente a tutta la line-up che verrà presentata insieme alla PS4: alcuni titoli già li conosciamo, di altri ne abbiamo solo discusso in attesa che vengano ufficializzati. Non nego di sperare in un importante annuncio da parte di Naughty Dog (Uncharted 4?) che dopo l'incredibile lavoro svolto con The Last Of Us si è definitivamente consacrata come una delle software-house più competenti del panorama videoludico.
Ma il salto generazionale non sarà netto e molti giochi presenti in fiera saranno disponibili sugli scaffali in due versioni; The Evil Within, nuovo progetto sviluppato di Shinji Mikami, promette adrenalina e tensione anche sulle console attuali, così come Metal Gear Solid 5, anche se al momento purtroppo ne sappiamo ancora troppo poco. Di sicuro l'E3 2013 sarà l'evento che avvierà una nuova era per i videogiochi e i videogiocatori, un'era che nel bene e nel male cambierà totalmente il modo di concepire il medium videoludico.

Nicolò Pellegatta

Ho una confessione da fare: il mio interesse per questo E3 è solo marginalmente rivolto alla next gen. Certo, c'è tutta la curiosità di conoscere la verità tutta la verità (ma non sarà mai così...) su Playstation 4 e Xbox One, fantasticare sulle loro specifiche e toccare con mano pad e videogiochi. Ma in fin dei conti non prenderò nessuna delle due console al day one, sia perchè lo considero un rischio sempre e comunque sia perchè devo ancora giocarmi qualche dozzina di titoli della current gen.
D'altra parte è ormai palese che nel primo anno le nuove piattaforme avranno dalla loro ben poche esclusive e sopratutto i multipiattaforma saranno cross-gen: molti li giocherò su Xbox 360, sia pure con un velato senso di colpa; altri aspetterò di avere un botolOne oppure un oggetto misterioso sotto la tv del salotto.
Insomma, è ancora il presente che mi intriga ed è comunque un presente dannatamente interessante. South Park: The Stick of Truth, Final Fantasy XIV, Tearaway, Sonic Lost World, Dragon's Crown e così via così discorrendo.
Sono d'altronde un inguaribile videogiocatore, per fortuna: ai lustrini e alle promesse sensazionali del futuro, forse nemmeno proposte in forma giocabile, preferisco le affascinanti prospettive del presente, che non sono nemmeno così scontate. Ai molti seguiti e iterazioni annuali c'è qualche bella IP, come ad esempio Beyond o The Evil Within, che guarda caso sfuggono anche alle logiche sparatutto dominatrici del mercato nell'ultimo lustro. Non dimentichiamo nemmeno tutto il filone portatile, terreno di rivalsa delle produzioni giapponesi, il vantaggiosissimo mondo dei free-to-play, i nuovi hardware da Oculus Rift a OUYA e la partita separata che gioca Nintendo intenzionata a riconquistare i suoi fan storici a suon di Mario Kart, Zelda e Super Smash Bros.

Lorenzo Fazio
Se il marketing è spesso il principale strumento per il successo di un prodotto, quello svolto da Microsoft nei confronti della sua Xbox One vale, fin'ora, un mezzo suicidio. Dopo la disastrosa conferenza di qualche settimana fa, la conferma dell'always online e le notizie relative alla politica dei giochi usati hanno ulteriormente peggiorato la situazione.
Proprio per questo le mie principali aspettative dell'E3 si concentrano sulla conferenza Sony. Il colosso nipponico ha infatti la possibilità di vincere il primo round della guerra alla next-gen, semplicemente andando in controtendenza rispetto al concorrente e, magari, sorprendendo l'audience con qualche nuova IP, una spruzzata di esclusive (vanno bene anche solo temporali) e la conferma di qualche atteso ritorno (il sottoscritto incrocia le dita, e lo fa da troppi anni ormai, per Medievil 3).
Da convinto e contento possessore di una PS Vita mi auguro inoltre che venga annunciato qualcosa di nuovo anche per il portatile. Un restyling? Forse, ma meglio di no. Il seguito del bellissimo Gravity Rush? Magari. Medievil 3? Sono fissato, lo so.
L'ultima, minuscola, aspettativa che nutro nei confronti di questo E3 riguarda Nintendo. Orfana di una vera e propria conferenza, non mancherà comunque di presenziare in qualche modo l'evento. Il sogno è un annuncio bomba all'ultimo secondo (un nuovo F-Zero/Star Fox/Metroid). Un buon compromesso sarebbe avere sullo show floor demo corpose del nuovo Mario 3D e The Legend Of Zelda.

Francesco Fossetti
Vorrei tante nuove IP. Che arrivino assieme alle nuove console oppure sugli hardware stoici della Current Gen, non importa. Sento che questo è un momento importante, sul fronte creativo, per l'industria videoludica. Al di là della stanchezza con cui Xbox360 e Ps3 si trascinano verso il pensionamento, l'industria delle produzioni Mainstream è stata martellata negli ultimi anni dalle avanguardie sperimentali del mercato indie, mentre le produzioni più immobili sono ormai, al di là dei dati di vendita, bersaglio delle beffe di tantissimi giocatori, stanchi di un'industry paludata e poco attenta all'originalità.
Negli ultimi tempi sono arrivati titoli che hanno puntato tutto sul carattere o su scelte di rottura, ottenendo buoni risultati: le software house sembrano aver capito che c'è spazio anche per proposte che siano nuove, inedite. Penso che da questo punto di vista ne vedremo davvero delle belle. Ovviamente aiuta anche il passaggio generazionale: del resto proprio con l'arrivo di Xbox 360 e Playstation 3 furono lanciate alcuni dei franchise che hanno scolpito il mondo videoludico moderno (sul fronte ludico ma anche stilistico), e penso che in una fase di transizione ci sia bisogno, per le nuove console, anche di un cambiamento netto a livello d'immagine e di proposte.
Fra le mie fissazioni c'è poi un Mirror's Edge 2 che sembra più vicino che mai, un nuovo Legacy of Kain che potrebbe essere annunciato, ed un nuovo progetto legato all'universo di Oddworld. Mi faranno felice?