AESVI e IFC insieme per promuovere l’industria nazionale dei videogiochi

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Italian Film Commissions e AESVI hanno firmato un Protocollo d’Intesa volto a raggiungere due obiettivi: offrire maggiori opportunità all'industria italiana e favorire la valorizzazione del territorio e del patrimonio storico, artistico, paesaggistico e turistico del Paese, attraverso il sostegno alla creazione di videogiochi e applicazioni.

Dal punto di vista economico e socio-demografico, il settore dei videogiochi rappresenta oggi uno dei segmenti in più rapida espansione, che si posiziona a fianco dei principali settori dell'entertainment e del software. Secondo gli ultimi dati pubblicati da AESVI in collaborazione con la società di ricerca GfK, nel 2015 il settore ha realizzato in Italia un giro d'affari di quasi 1 miliardo di euro (952.172.036) e registrato un trend di crescita del 6,9% rispetto al 2014. Sempre nel 2015 i videogiochi hanno intrattenuto il 49,7% degli italiani di età superiore ai 14 anni, con una distribuzione paritaria tra pubblico maschile e femminile. Dal punto di vista della produzione, l'industria nazionale dei videogiochi, che conta circa 100 studi di sviluppo dislocati su tutto il territorio, è molto giovane con un'età media delle imprese di tre anni e il 30% degli imprenditori neppure trentenne. Ancora in una fase embrionale di sviluppo con picchi di crescita significativi, i prodotti italiani sono esportati in tutto il mondo: secondo l'ultimo censimento realizzato da AESVI in collaborazione con il Centro di ricerca ASK dell'Università Bocconi, il 98% degli sviluppatori italiani distribuisce i propri prodotti in Europa, il 91% in Nord America, il 71% in Sud America e il 65% in Asia/Pacifico.

La sinergia tra le Film Commissions regionali e l'Associazione di categoria del settore videoludico offre nuove opportunità di scambio e convergenza in termini di competenze, risorse, orizzonti. Nell’ambito del protocollo, saranno infatti offerte forme di supporto agli operatori del settore videoludico italiani che si tradurranno sia nella disponibilità di strumenti e spazi operativi che di consulenze specializzate. La collaborazione andrà anche in direzione del sostegno all’ideazione e alla realizzazione di eventi rivolti a tutti gli stakeholder di riferimento, con l’obiettivo di diffondere la corretta conoscenza della rilevanza del settore dei videogiochi e delle specifiche potenzialità in termini di imprenditorialità, formazione, lavoro e attrazione di investimenti esteri. Infine, la collaborazione tra le due realtà mira a realizzare un programma di informazione e sensibilizzazione dei soggetti pubblici e privati anche sulle opportunità connesse allo sviluppo di videogiochi e applicazioni interattive per finalità di comunicazione, di formazione e di marketing, con l’obiettivo di promuovere la ricerca di finanziamenti per la realizzazione degli stessi.

Il primo concreto passo compiuto nell’ambito della collaborazione è l'Italian Videogame Program (IVIPRO), un progetto – ideato e curato da Andrea Dresseno – che mira a mappare in chiave videoludica il territorio e il patrimonio artistico, architettonico e storico italiano. I risultati del lavoro di ricerca e catalogazione confluiranno in un database legato alle banche dati delle singole Film Commission: un utile strumento a disposizione delle Istituzioni e degli sviluppatori italiani e stranieri. Il lavoro di mappatura dell'IVIPRO partirà da Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Toscana e Trentino per poi estendersi anche alle altre regioni. Il portale sarà in triplice lingua (italiano, inglese, giapponese); il database in italiano e inglese. La seconda iniziativa, già in fase di preparazione e la cui attuazione è prevista nel corso del 2017, come annunciato nel corso della conferenza, è il finanziamento, attraverso un Bando pubblico, per la realizzazione di un videogioco sull’attuale tema del dissesto idrogeologico. L’occasione è offerta dal cinquantesimo anniversario dell’alluvione di Firenze, di cui si celebra quest’anno la ricorrenza. Il progetto, di natura sperimentale, è realizzato con il supporto dell’Agenzia per la Coesione Territoriale attraverso il Programma Sensi Contemporanei per il cinema e in collaborazione con la Regione Toscana e il Comune di Firenze.