Confindustria Cultura Italia su pronuncia Corte Costituzionale Regolamento AGCOM

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Riceviamo e pubblichiamo: AGCOM- Confindustria Cultura Italia: “Dopo il TAR, la Corte Costituzionale non rileva profili di incostituzionalità delle leggi che attribuiscono i poteri all’Autorità”.

Polillo: Piena soddisfazione per l’inammissibilità delle ordinanze. La Corte è stata netta: "l’attribuzione ad AGCOM di funzioni e poteri non solo non sono in discussione, ma devono essere attribuiti, conformemente a quanto previsto dalla direttiva europea

Roma, 4 Dicembre 2015 - “Abbiamo atteso con fiducia questa pronuncia della Corte, nella convinzione della piena legittimità e costituzionalità del provvedimento dell’Autorità, che esce rafforzato da questi due giudizi, amministrativo e costituzionale”.

È questo il commento del presidente di Confindustria Cultura Italia, Marco Polillo, dopo la pronuncia della Corte Costituzionale in merito al regolamento AGCOM: “Per l'industria culturale italiana, che punta molto sullo sviluppo dell'offerta legale di contenuti online e il contrasto all'illegalità diffusa su internet, questa pronuncia va salutata con soddisfazione”.

Dopo che il TAR aveva pienamente riconosciuto la competenza attribuita ad AGCOM per intervenire in materia, respingendo integralmente i motivi di rigetto degli appellanti, la Corte Costituzionale ha infatti dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionali sollevate dal Tribunale amministrativo regionale del Lazio, non riscontrando basi giuridiche solide per rimettere a una tale valutazione due Leggi dello Stato, peraltro di derivazione comunitaria.
Nelle motivazione si legge chiaramente: “L’attribuzione ad AGCOM di funzioni e poteri non solo non sono in discussione, ma devono essere attribuiti, conformemente a quanto previsto dalla direttiva europea”.

Mi auguro – ha concluso Polillo – che questa sia la parola “fine” per questo conflitto permanente sul Regolamento. Adesso al lavoro per rafforzare ulteriormente i pilastri del Regolamento e vincere, tutti insieme, la sfida della pirateria digitale, una battaglia che non ammette divisioni e che merita il sostegno e la collaborazione di tutte le parti coinvolte”.