Half-Life 3, ecco perché Valve prende tempo

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L'annuncio di Half-Life 3 assume sempre più i contorni del mito e della leggenda. Intervistato da The Washington Post, il co-fondatore di Valve, Gabe Newell, spiega come l'azienda sia cambiata negli ultimi anni e di come questo abbia di conseguenza influito sullo sviluppo della serie con protagonista Gordon Freeman.

"Quando abbiamo iniziato, eravamo una compagnia unicamente incentrata su esperienze single player. Avremmo potuto avere molto successo facendo semplicemente sequel di Half-Life uno dopo l'altro", ha ammesso Gabe.
Tuttavia, con il passare del tempo la società ha iniziato a focalizzarsi su esperienze multiplayer di successo e soprattutto su una piattaforma come Steam definita da Newell stesso come una grande idea. Soprattutto, è cambiato il modus operandi in Valve: non ci sono titoli o posizioni ufficiali. Tutti, in parole povere, devono essere in grado di poter fare tutto.
In tempi come questi in cui il mercato cambia rapidamente, bloccarsi in una specializzazione specifica sarebbe un disastro e naturalmente tale filosofia vale per l'intera compagnia. Oggi, inutile dire altrimenti, concentrarsi su esperienze multiplayer e servizi online è quasi fondamentale per sopravvivere, ed è quello che sta facendo Valve con gran successo: lo dimostrano i 65 milioni di utenti registrati su Steam