TGS 2016: Hideo Kojima sale sul palco di Sony per parlare di Death Stranding

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Sin da quando è stato annunciato nel corso dell'E3 2016, Death Stranding ha suscitato molta curiosità nel pubblico. Sul palco della conferenza tenuta da Sony per il Tokyo Game Show questa mattina è salito anche Hideo Kojima, che ha voluto parlare del suo nuovo gioco, sempre attento a non sbilanciarsi troppo con i dettagli.

Il discorso del game designer è stato come sempre implicito se non criptico riguardo alla trama e ai suoi elementi. Ha specificato che si tratterà di un gioco action e open world, con delle funzionalità legate al gaming online, con supporto al 4K e HDR. Riguardo ai temi trattati, essi gireranno intorno al concetto di "connettere", o collegare. In merito a ciò, Kojima ha nuovamente citato il concetto della corda, espresso qualche mese fa, ovvero quello di uno strumento primordiale che serve a tenere con sé qualcosa di cui si necessita. I giocatori saranno connessi da un elemento simile alla corda, e in seguito connessi gli uni gli altri da diversi elementi, anche se sarà necessario attendere ancora un po' di tempo prima di poter comprendere appieno il significato delle sue parole. Il titolo Death Stranding deriva dal triste fenomeno naturale del "mass stranding" (spiaggiamento di massa), che accade con le balene o i delfini che finiscono sulla costa e quindi fuori dal proprio habitat. Se le creature sono in vita, si parla di "life stranding", ma se esse sono morte l'espressione utilizzata è la medesima del titolo del gioco, "death stranding". Il titolo si riferisce a qualcosa proveniente da un altro mondo che si è arenata nel nostro. In termini psicologici, la parola "strand" può riferirsi anche all'intreccio di legami. Infine, il logo stesso del gioco ritrae questo concetto: nonostante a un primo sguardo sembri che del liquido scuro stia colando dalle lettere, si tratta in realtà di un legame, una sorta di corda, collegata alla terra.
Hideo Kojima ha ribadito che Kojima Productions è un team indipendente, e con Death Stranding vuole dimostrare che anche gli studi indie possono realizzare produzioni tripla A.

Di certo, le spiegazioni di Kojima si prestano a diverse interpretazioni, dunque è ancora difficile potersi fare delle idee precise su Death Stranding. E a voi, cosa suggeriscono le espressioni usate dal game designer?