Jesse Schell:"Microsoft ha fatto un grosso errore nell'ascoltare gli utenti"

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"La decisione di Microsoft nell'ascoltare gli utenti sulla politica dei DRM che aveva adottato è un errore tipico delle società che frenano i veri cambiamenti". A dichiararlo è stato Jesse Schell, game designer, nonchè autore e fondatore di Schell Games, molto noto nell'ambiente videoludico. In un'intervista a GI.biz durante la GameLab conference di Barcellona di inizio luglio, Schell ha affermato che nelle "vecchia" gestione dei DRM con la Xbox One, Microsoft stava per dare ai clienti l'equivalente su console della piattaforma di distribuzione di contenuti digitali su PC, Steam.

"Gli utenti vogliono che tutto rimanga allo stesso modo, anche se ciò porta al fallimento. Microsoft però, non può fare ciò che vogliono loro. In pratica a Redmond hanno detto:'Stiamo per diventare come Steam. Vi piace Steam, vero?' E noi tutti abbiamo risposto:'No, lo odiamo. Odiamo anche te. Sei stupida se lo fai'. Poi Microsoft ha ribadito:'Faremo questa cosa nuova'. E gli utenti, di nuovo:'Non lo vogliamo, lo odiamo', anche se ciò è quello che realmente vogliono e che, alla fine, avrebbero comprato e approvato. Così Microsoft è dovuta ritornare sui suoi passi, ma qualcun altro userà le sue idee". Schell si è chiesto perchè ogni volta che le aziende propongono un cambiamento tecnologico sono destinate a fallire. I consumatori non amano il cambiamento, ma ascoltare i clienti che vogliono che le cose rimangano così come sono, è contro la natura dell'innovazione:"Va sempre così. E' il dilemma dell'innovatore. Le grandi aziende falliscono quando c'è di mezzo una grande innovazione. Succede in ogni settore. C'è un errore grosso di base da parte delle aziende come Microsoft. Ascoltare i propri clienti. Questi vogliono esattamente ciò che gli è stato dato fino a quel momento, ma in maniera completamente diversa! Quando si vuole fare qualcosa di veramente innovativo e di diverso, non basta utilizzare il proprio marchio e dire che si sta stravolgendo tutto. Bisogna trovare qualche stratagemma per comunicarlo e per farlo, in maniera non diretta. Valve ci è riuscita. E ci riuscirà anche qualcun altro nel mondo delle console. Prima o poi si presenterà qualcuno che riesce a trovare un modo migliore per proporre la cosa, potrebbe essere anche Apple".