Konami sta cercando di ostacolare Hideo Kojima e i suoi ex dipendenti?

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Dopo un periodo di calma, si torna a parlare dei dissapori tra Hideo Kojima e Konami. La vicenda sembra non avere fine, e stando a quanto riportato da un articolo pubblicato dalla rivista giapponese Nikkei, la compagnia sta cercando di ostacolare con tutti i mezzi i propri ex dipendenti, lo studio Kojima Productions e Hideo Kojima stesso.

A scatenare questa reazione sarebbe stato un commento poco gradito fatto da Hideo Kojima durante il Tokyo Game Show 2016, riguardo a Metal Gear Survive, ovvero il primo capitolo della serie che non vede la sua partecipazione nello sviluppo. Il game designer aveva detto di non avere alcun interesse nel gioco: essendo basata su operazioni di spionaggio e fiction politica, non trovava inerente la comparsa degli zombie.
Konami non avrebbe gradito affatto queste parole, stando a quanto riportato da Nikkei, e avrebbe pertanto inviato a Kojima una lettera nella quale lo accusava di aver ingiustamente minato la reputazione della compagnia. Da quel momento, il colosso giapponese si sarebbe attivato per mettere i bastoni tra le ruote ai membri di Kojima Productions, impedendo al team di iscriversi al Kanto IT Software Health Insurance Association, ovvero un'associazione che offre agevolazioni sulle assicurazioni mediche per i lavoratori nel campo Tech. L'associazione conta oltre 7.000 società iscritte, ma Konami, che sembra avere molta influenza al riguardo, avrebbe cercato in tutti i modi di ostacolare l'iscrizione dello studio di Kojima. Intervistata sull'argomento da parte di Nikkei, però, l'associazione ha dichiarato di "non potersi esprimere riguardo a questo disguido".
Secondo ulteriori spiacevoli indiscrezioni, sembrerebbe che Konami stia scoraggiando fortemente le aziende ad assumere i suoi ex dipendenti, ed abbia inoltre impedito loro di menzionare la propria esperienza lavorativa con la compagnia nei curriculum o durante i colloqui.

È opportuno sottolineare che quanto riportato dall'articolo di Nikkei potrebbe essere solo frutto di ipotesi e speculazioni, derivanti perlopiù da voci di corridoio non confermate. Al momento, le compagnie coinvolte non si sono espresse al riguardo, e tutto sembra essere avvolto da un rigido silenzio.