notizia 15:22, 27 Novembre 2007
Manhunt 2, continua la causa in Inghilterra
Mentre in America il gioco è già stato pubblicato (più o meno nel disinteresse generale), prosegue in Inghilterra la causa di appello che vede opposte la BBFLC (British Board of Film & Literature Classification's) e Rockstar Games. In questi giorni i produttori del gioco sembrano aver raggiunto due importanti traguardi. Tanto per cominciare, la testimonianza di Fred Harrison, a capo della "Independent Games Developers Trade Association", chiamato a deporre in aula sull'argomento, ha descritto il gioco come "...non così violento rispetto a tanti altri per i quali non è stata richiesta la censura".E' invece di questa mattina la notizia che Andrew Caldecott, rappresentante della BBFLC al processo, abbia ammesso di fronte alla corte che "... non esiste alcuna certezza di un legame tra la violenza nei videogiochi e i comportamenti violenti di alcuni individui..." aggiungendo però che questo non ha niente a che vedere con la decisione su cui la corte è chiamata a pronunciarsi.Insomma, c'è di che ben sperare per la futura pubblicazione europea e, magari, per la fine di queste lunghe e tediose polemiche.