Obsidian rifiutò di sviluppare un gioco su Game of Thrones nel 2005

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La popolarità raggiunta da Game of Thrones nell'ultimo periodo, grazie alla serie TV di HBO, è innegabile. Ad oggi, il pubblico guarda con favore alla possibilità di un'eventuale trasposizione videoludica dell'opera di George R. R. Martin (oltre alla serie di Telltale), ma non è sempre stato così, almeno per lo studio Obsidian.

Nel 2005, ben sei anni prima che l'opera narrativa "A Song of Ice and Fire" divenisse nota con il nome di Game of Thrones attraverso la trasposizione in serie TV, EA propose allo studio Obsidian (sviluppatore di titoli come Fallout: New Vegas e South Park: Il Bastone della Verità) di realizzare un videogioco basato sul ricchissimo universo nato dalla penna di Martin. Il team, tuttavia, rifiutò la proposta.
Ad oggi, certamente, questo avvenimento appare come una grande occasione andata persa, ma Feargus Urquhart, co-fondatore dello studio, aveva le proprie ragioni all'epoca, che ha deciso di raccontare ai microfoni di Eurogamer.
Secondo Urquhart, il valore di un simile gioco, a quei tempi, non avrebbe avuto di certo lo stesso impatto che potrebbe avere oggi. La sua sensazione era che la trama fosse soprattutto basata sugli intrighi politici, sui singoli personaggi e la connessione del pubblico con essi, tuttavia "al di là degli avvenimenti accaduti oltre la Barriera, i draghi ed alcuni accenni alla magia, non c'erano maghi e stregoni, né clerici o ladri. Fondamentalmente, avevamo a disposizione solo dei tizi armati di spada e un po' di misticismo, ma all'interno dei Sette Regni non c'erano creature come goblin o coboldi..." ha spiegato. In poche parole, dato che all'epoca non si conoscevano ancora vari aspetti legati alla storia di Game of Thrones, né cosa ci fosse una volta oltrepassata la Barriera, gli elementi fondamentali per la creazione di un RPG classico andavano a mancare. Che genere di personaggio avrebbe dovuto interpretare il giocatore, e che ruolo avrebbe avuto in quel mondo, quindi?
Far vestire al giocatore i panni di uno dei personaggi importanti dei libri era impossibile, a detta del team, in quanto ciascuno di essi era fin troppo delineato. Occuparsi di qualcosa come un prequel (in modo simile a Star Wars Knights of the Old Republic) era altrettanto infattibile: George R. R. Martin era l'unico autore della trama, e non era stato scritto nulla sull'universo di Game of Thrones, a parte i romanzi principali.
"Forse c'era qualcosa che avremmo potuto fare," ha concluso infine lo sviluppatore, "Ma eravamo maggiormente orientati verso un RPG open-world, volevamo che il giocatore avesse un ruolo importante nel mondo".

Forse, questo progetto avrebbe potuto rappresentare il primo vero videogioco basato su Game of Thrones, ma non era semplice prevederne il successo ben dodici anni fa, e la scelta di Obsidian risulta comprensibile.
Ad oggi, un gioco ispirato all'universo di Martin avrebbe sicuramente una grande risonanza nel mondo videoludico. Secondo alcuni rumor circolati ultimamente, Bethesda si starebbe occupando di questo compito, ma non ci resta che attendere conferme o smentite al riguardo.