Oculus Rift, i giochi potrebbero costare cari

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Oculus Rift è indubbiamente l'oggetto tecnologico del momento, che apre a quella realtà virtuale tanto sognata e al contempo temuta dagli appassionati di videogiochi. Il CEO Brendan Iribe, in un'intervista concessa a GamesIndustry.biz, ha però ammesso che per offrire esperienze AAA con la periferica saranno necessarie importanti risorse, che potrebbero portare gli sviluppatori a richiedere un prezzo più alto, soprannominato "Premium", per l'acquisto di un gioco.

"Tutto sta agli sviluppatori. Ci saranno coloro che faranno esperienze casuali e semplicistiche, indie che proveranno a fare qualcosa di più grande e infine i team maggiori, impegnati a offrire i prodotti di altissimo livello.. e da quello che abbiamo visto da alcuni prototipi...be' pagherei molto per avere quell'esperienza in realtà virtuale", ha spiegato.
Iribe ha comunque fatto notare che i prezzi nell'industria dei videogiochi tendono a oscillare. Abbiamo visto l'aumento con le ultime generazioni di console, ma anche qualcosa di completamente opposto con il gaming mobile, che ha inoltre aperto alla diffusione di modelli come il Freemium. La realtà virtuale, spiega, è qualcosa di differente: non un'estensione del PC Gaming, ma qualcosa di veramente nuovo in grado di cambiare molte cose.
Aaron Davies, director of developer relation per Ocolus, è sicuro comunque che un eventuale aumento dei prezzi sarà applicato quasi indirettamente: non vedremo insomma il costo completo crescere rispetto i canonici 60/70 dollari richiesti, ma una maggiore diffusione del free-to-play, con le microtransazioni a garantire la massima possibilità di scelta al consumatore.
Non si parla del resto di una tecnologia economica: la stessa periferica è ancora in fase di "Ricerca & Sviluppo", e non è garantito il lancio retail nel 2014 di una versione definitiva. L'obiettivo è quello di permettere al consumatore di acquistare un dispositivo capace di offrire un'esperienza comoda e coinvolgente a un basso prezzo.