Valve tiene d'occhio le mod a pagamento

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Gabe Newell, CEO di Valve, si è detto pronto ad eliminare il programma con cui gli utenti di Steam possono vendere al pubblico le proprie mod (invece di distribuirle gratuitamente), se questo sistema dovesse rivelarsi nocivo per i videogiocatori.

"Il nostro obbiettivo è quello di rendere migliore il mondo del modding, sia per gli autori che per i giocatori. Se qualcosa dovesse rivelarsi inutile, questa sarà scartata. In questo momento siamo ottimisti e crediamo che alla fine il programma si rivelerà essere una vittoria per entrambi, ma siamo sempre guidati dai dati".

"L'obbiettivo delle mod a pagamento è quello di aumentare gli investimenti fatti dalla community per espandere i giochi." Ha dichiarato Newell durante un botta e risposta con i fan tramite Reddit, dove ha rivelato inoltre l'intenzione di lavorare con Nexus (una comunità di modder) ed ha specificato il sistema di pagamento per le mod, precisando che sono le software house a decidere la percentuale di incassi da girare all'autore dei contenuti (ad esempio il creatore di una mod di Skyrim guadagna il 25% delle entrate totali). Il programma di modding a pagamento lanciato da Valve lo scorso martedì (al momento solo per Skyrim) non ha avuto un debutto facile; questo è stato infatti caratterizzato dallo scetticismo dei giocatori (che preferirebbero scaricare questo genere di lavori gratuitamente) e dall'eliminazione di una mod rivelatasi essere composta dal lavoro di un altro autore.