Videogiochi ed eSports: vediamo il documentario Level Up

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In un momento di grande fermento per l’industra del gaming, PayPal ha prodotto un documentario sui professionisti degli eSport, sugli sviluppatori indipendenti e su quanti hanno fatto diventare la propria passione un lavoro.

Il mondo del gaming ha vissuto negli ultimi anni un incredibile sviluppo, guidato anche dalle opportunità offerte dalla rivoluzione digitale. Una nuova generazione di professionisti, composta da gamer e streamer che utilizzano la piattaforma di pagamento di PayPal per ottenere benefici tangibili dalla loro passione. Questi ragazzi sono considerati, in Francia, dei veri e propri “eroi del gaming”, e rappresentano una nuova forma di imprenditorialità che PayPal supporta su piattaforme per lo streaming come Twitch, canale sul quale le donazioni degli utenti francesi sono crescute dell’86% anno su anno. La realizzazione di questo video è un’ulteriore testimonianza dello stretto legame tra PayPal e il mondo dei videogiochi. Il mondo sta vivendo un’importante trasformazione che sta portando i consumatori a cercare sempre più spesso beni e servizi digitali, e il settore dei videogiochi è al centro di questa rivoluzione. PayPal è coinvolta direttamente in una delle principali aree di questo mercato, quella degli eSport: come sponsor del principale evento competitivo dedicato a World of Tanks – le Wargaming Grand Finals 2016 – ha quindi realizzato una ricerca in collaborazione con SuperData, per studiare il settore degli eSports e analizzare il fenomeno del gaming competitivo in 8 Paesi europei (Italia, Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Ungheria, Polonia, Russia e Spagna).

In particolare, in Italia si stima che le revenue supereranno i 12 milioni di dollari nel 2016, con una crescita stimata nell’ordine dei due milioni l’anno nel biennio successivo. Stime di crescita anche per il numero di appassionati, che dal milione del 2016 potrebbero diventare quasi due milioni in appena 24 mesi. Si tratta di una platea fortemente maschile (88% uomini), in cui il segmento principale (28%) è rappresentato da appassionati tra i 18 e i 24 anni di età, seguito però da fasce di età più mature (25-34 anni e 35-44 anni). Interessante la situazione della Polonia, paese in cui la percentuale di appassionate di eSport è la più alta tra i mercati europei analizzati (24%, contro il 13% della Spagna o il 15% della Russia).

Il mondo dei prodotti digitali, con al centro il gaming, ha guadagnato una popolarità sempre maggiore negli ultimi anni. Gli eSport sono un ottimo esempio di un fenomeno rivoluzionario, che in poco tempo è passato dall’essere una sottocultura per una nicchia di giocatori hardcore al raggiungere milioni di appassionati, un settore in grado di generare utili milionari e guadagnare popolarità”, ha dichiarato Angelo Meregalli, General Manager di PayPal Italia.

Grazie a questo successo di pubblico, gli appuntamenti dedicati agli eSport sono sempre più numerosi in tutto il mondo e fanno registrare numeri paragonabili a quelli di una partita di calcio. In alcuni Paesi, in particolare in Oriente, gli eSport sono oggi considerati sport nazionale. Il report mostra però come il settore degli eSport stia crescendo rapidamente anche in Europa, dove oggi vale oltre 300 milioni di dollari. La crescita media del settore è stimata nell’ordine del 14%, che porterebbero le revenue a 343 milioni di dollari nel 2017 e a quasi 390 milioni nel 2018.

Il successo del gaming online
Per dimensione del mercato e per numero di spettatori, i Paesi guida in Europa per questa ricerca sono stati Russia, Francia e Spagna. In Russia, ad esempio, le revenue generate dagli eSport raggiungono i 35 milioni di dollari grazie ai circa 2 milioni di spettatori. In Polonia, Paese in cui si sono tenute le Grand Finals per il terzo anno consecutivo, le revenue superano i 10 milioni di dollari e si stima possano quasi raggiungere i 12 milioni nel 2017 e gli oltre 13 nel 2018.

Negli ultimi anni gli acquisti ingame e gli eSport sono cresciuti in maniera importante e oggi non si tratta solo di giocare, ma anche di accedere a beni e servizi come skin, nuovi personaggi, armi digitali, account e molto altro”, ha aggiunto Meregalli. “Per rispondere alle esigenze specifiche di un mercato tanto dinamico, l’anno scorso abbiamo aggiornato la nostra Protezione Vendite perchè coprisse non solo beni fisici ma anche prodotti e servizi digitali, come i giochi o gli abbonamenti. PayPal oggi può rimborsare chi ha acquistato un prodotto o servizio digitale molto diverso dalla descrizione, o chi paga per qualcosa che poi non è stata ricevuta. Le risposte dei nostri utenti a questa novità ci fanno capire ogni giorno di più che servizi di questo tipo rappresentano un valore aggiunto per chi è interessato agli acquisti online e uno strumento per aiutare la crescita di settori come quello del gaming”.

Il tipico appassionato di eSport
Gli “eSportivi” professionisti oggi sono supportati dalle principali aziende tecnologiche al mondo, che mettono a loro disposizione hardware e accessori per il gaming di altissima qualità. Oltre ad avere accesso alla migliore tecnologia sul mercato, i professionisti possono anche guadagnare cifre interessanti da quella che sta diventando una professione a tutti gli effetti: si stima che le star di un titolo come League of Legends possano guadagnare circa 150 mila dollari l’anno . Secondo i dati raccolti da SuperData, l’appassionato di eSport a livello europeo è tipicamente maschio (78% di uomini vs 21% donne), con un’età tra i 18 e i 24 anni (30%) o tra i 25 e i 34 (30%). Molto alta la percentuale di appassionati tra i 13 e i 17 anni (13%), con picchi di quasi il 20% in Francia e Grecia.