Zelda: l'attesa tra un capitolo e l'altro è giustificata

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La saga di The Legend of Zelda non è di quelle a cadenza annuale. I tempi di attesa tra un capitolo e l'altro sono piuttosto lunghi, al punto che alcuni - compreso il prossimo - sono usciti a cavallo tra due generazioni di console. Il Producer Eiji Aounma si esprime sull'argomento ai microfoni di Kotaku.

"Ogni volta che realizziamo uno Zelda, vogliamo creare qualcosa di nuovo. È difficile prevedere quanto tempo impiegherai, ed è altrettanto difficile capire a che punto puoi considerarti soddisfatto del lavoro.", afferma il Director. The Legend of Zelda: Breath of the Wild, per esempio, era previsto entro il 2015 ma il sopraggiungere di nuove possibilità creative lo ha fatto slittare al 2017. In fondo è una storia che si ripete: Ocarina of Time è stato posticipato di un anno, Wind Waker lanciato in ritardo nel 2013 e Twilight Princess spostato dal 2005 al 2006. Shigeru Miyamoto spiega che nel caso del nuovo capitolo il lavoro su engine fisico, intelligenza artificiale e resa grafica ha dilatato i tempi di sviluppo. "Un gioco rinviato può essere comunque bello, ma un gioco confezionato in fretta sarà sicuramente brutto.", recita una famosa citazione del creatore di Mario e Zelda.