Recensione A.R.E.S. Extinction Agenda

Un prodotto Indipendente che segue le orme di Megaman. La review di Everyeye

Recensione A.R.E.S. Extinction Agenda
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  • L’attuale scena indipendente nella produzione videoludica ci sta regalando, da qualche anno a questa parte, decine e decine di capolavori, il cui successo è spesso favorito dal riutilizzo di generi e modalità di gioco vecchi di generazioni, in grado di assicurare l’attenzione dei giocatori più anziani e risultare una piacevole scoperta per i giocatori alle prime armi.
    Tentativo di A.R.E.S. Extinction Agenda, primo capitolo di una produzione seriale a cura di Extend Studios, è proprio quello di rispolverare il genere platform in stile megaman/rockman.

    Disastro ecologico

    In un futuro non precisato, in cui l’ecosistema terrestre è compromesso dall’inquinamento globale, un’organizzazione fondata dai più rinomati scienziati sopravvissuti alle catastrofi naturali, l’UE (united earth) si è messa all’opera per la costruzione di una struttura spaziale, il DSR (deep space reprocessing), finalizzata al riciclo delle risorse organiche per ripristinare l’equilibrio necessario alla sopravvivenza della specie umana. Dopo alcuni anni di attività il DSR è riuscito a ripristinare gran parte dell’ecosistema, ma i lavori vengono interrotti da un misterioso attacco proveniente dallo spazio.
    Il nostro compito sarà quello di indagare sul misterioso attacco e portare in salvo i sopravvissuti, nei panni di A.R.E.S., punta di diamante della tecnologia dell’UE: un robot in grado di resistere al letale gas Zytron, che ha invaso la stazione spaziale. Per quanto la storia giochi un ruolo marginale nella maggior parte dei platform in circolazione, essa costituirà, insieme all’inaspettato epilogo, uno dei pochi elementi che spingerà i giocatori ad acquistare il capitolo successivo di A.R.E.S.

    Are you sure you want to quit game? Y/N

    Il gameplay di A.R.E.S. non apporta rilevanti modifiche al genere a cui appartiene, riproponendo, quindi, dinamiche di gioco già ampiamente collaudate, aggiungendo però un sistema di potenziamento delle armi. Ogni nemico abbattuto abbandonerà dei materiali che potremo letteralmente riciclare per costruire medikit e granate, o per rendere più efficace ciascuna delle quattro differenti armi presenti nel gioco.
    Il nostro alter-ego ha a disposizione, oltre alla corazza di base, due armature, ognuna destinata ad affrontare in maniera ottimale le diverse aree di gioco; a nostra disposizione quindi una corazza rinforzata, che favorisce l’approccio difensivo, garantendo una quantità di scudi maggiore, utile per affrontare attacchi di massa, e una più leggera, che potenzia l’agilità, utile per garantirci degli spostamenti più rapidi.
    Pensato per gli hardcore gamer, A.R.E.S. presenta alcune falle nel gameplay, che questi ultimi non mancheranno di notare; il sistema dei salti, spesso approssimativo e poco preciso, renderà frustranti le sezioni dei livelli che prevedono lo spostamento veloce fra le varie piattaforme. Dubbia anche la realizzazione del sistema di respawn dei nemici, che in alcuni livelli raggiunge livelli ai limiti del sopportabile: spesso basterà indietreggiare di alcuni passi per ritrovarsi di fronte l’esercito di nemici distrutto qualche secondo prima.
    I duelli con i boss di fine livello rappresentano un alto grado di sfida, soprattutto in modalità difficile, contando che il cattivone di turno non si muoverà seguendo schemi precisi, come spesso accade nei titoli affini, ma effettuerà spostamenti ed attacchi in ordine totalmente casuale.
    Nonostante gli sforzi di Extend Studios, la pressoché totale assenza di bonus e zone segrete e la presenza di una sola modalità di gioco dall’esigua durata, rendono la longevità del titolo ben al di sotto degli standard attuali; per completare il gioco, infatti, saranno necessarie poco più di tre ore, e lo scarso numero di achievements conquistabili non aiuta di certo.

    Analisi Tecnica

    Mosso dal Flat Red Ball Engine, il comparto grafico di A.R.E.S. vede l’utilizzo di sprites bidimensionali su fondali tridimensionali, entrambi discretamente realizzati. Nonostante la scarsa cura delle animazioni, l’esiguo quantitativo dei modelli dei nemici e la scelta di confinare i modelli dei personaggi alle sole due dimensioni, la resa grafica finale resta godibile, grazie anche allo stile curato ed accattivante, al buon utilizzo degli effetti di luce e al framerate sempre altissimo.
    Ottima la colonna sonora, mai ripetitiva e sempre in linea con lo stile sci-fi del titolo; discreti anche gli effetti, anche se poco vari. Il sistema di controllo è semplice ed intuitivo e, anche se si consiglia l’utilizzo di un gamepad, i controlli da
    tastiera risultano tutt’altro che scomodi. A.R.E.S. Extinction Agenda, primo capitolo della saga, è disponibile dal 19 Gennaio su Steam alla modica cifra di 9,90€ e sarà presto disponibile anche su Xbox Live.

    A.R.E.S. Extinction Agenda A.R.E.S. Extinction AgendaVersione Analizzata PCExtend Studios ha deciso di lanciarsi nella sempre più attuale tendenza al riutilizzo delle meccaniche di gioco della vecchia scuola, tirando fuori un platformer dal plot interessante ma con alcune pecche nel gameplay, che si spera scompaiano nei futuri episodi. Se quello che cercate è un passatempo senza troppe pretese e siete amanti del genere, A.R.E.S. potrebbe fare al caso vostro; se invece siete alla ricerca di un titolo dalla realizzazione eccelsa, vi consigliamo di ripiegare su titoli mainstream.

    6.5

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