Recensione Battlefield 2142

Il Futuro di Battlefield: la saga DICE si sposta nell'anno 2142, per proporci una nuova versione della sua guerra totale.

Recensione Battlefield 2142
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  • Molti di voi sapranno cos’è il trattato di Kyoto (http://it.wikipedia.org/wiki/Trattato_di_Kyoto), cosa propone e soprattutto quanto è importante per la salute ambientale del mondo.
    Quasi paradossalmente sembra che siano i governi mondiali a non saperne abbastanza, visto il loro atteggiamento al riguardo, che certamente ha poco a vedere con il risparmio energetico e l’abbassamento della soglia dell’inquinamento.
    Se infatti osserviamo i dati riguardanti l’andamento climatico del globo, c’è da rimaner pietrificati: dal solo studio della corrente del golfo del Messico (milioni di miliardi di metri cubi di acqua tropicale che scongiurano temperature polari alle alte latitudine europee), si può ipotizzare una nuova era glaciale, vista la diminuzione di temperatura e portata del flusso.
    Per tanto, il contesto in cui si basa Battlefield 2142, ultima fatica degli svedesi Dice, non è remoto quanto uno sbarco di extraterrestri, l’impatto di un meteorite o un’ olocausto nucleare, come cinema e tv ci fanno pensare.
    Secondo i Dice, nei primi anni del 22esimo secolo, i ghiacci perenni inizieranno a scendere di latitudine, inghiottendo buona parte dei cinque continenti, e obbligando i superstiti a spostarsi verso i tropici.
    Mano mano che l’avanzata del ghiaccio inghiotte le parti settentrionali del mondo, le nazioni interessate iniziano a scontrasi fra di loro al fine di conquistare e viceversa proteggere le terre con clima più mite, verso le quali si dirigono milioni di sfollati, che hanno perso ogni loro avere sotto una coltre di ghiaccio e neve.
    Proporzionalmente allo scendere del freddo, le dimensioni di improvvisate coalizioni aumentano, sino a divenire vere e proprie superpotenze soprannazionali, dando quindi una dimensione globale allo scontro per la sopravvivenza.
    Da una parte verrà a crearsi l’UE, la vecchia unione europea, che vedrà combattere insiemi italiani, tedeschi, ed inglesi contro la famigerata CPA, confederazione pan asiatica, di ceppo prevalentemente sovietico e asiatico.
    I flussi danarosi vengono quindi investiti in armamenti e il settore conosce una vera e propria rivoluzione rispetto alla tecnologia bellica del secolo precedente, grazie ad armi che fanno uso di tecnologie avanzatissime, e soprattutto la dotazione fantascientifica di cui dispone ogni soldato.
    Per tanto le dimensioni dello scontro sono epiche quanto drammatiche: se le guerre di oggi giorno possono essere viste come una folle corsa verso i combustibili fossili, la posta in gioco in questo nuovo conflitto è tragicamente maggiore, perché si combatte per la sopravvivenza stessa.
    Quindi prendete un vecchio m16, moddatelo con tanti neon e cromature varie, portate con voi una buona scorta di paraflu e preparatevi a gridare “MEDIC!!!!” ad ogni angolo: benvenuti in Battlefield 2142.

    Oggi ho ucciso 47 nemici, mi sento creativo!

    La saga BF non ha certamente bisogno di presentazioni, vista la sua consolidata posizione di predominanza nel panorama dei MMOFPS ( massime multiplayer online first person shooter, uno scioglilingua), collana di titoli che ha portato alla ribalta i DICE, con la gioia del distributore Electronics Art, e che soprattutto da quasi un lustro allieta le serate guerrafondaie di decine di migliaia di net games.
    Dopo aver combattuto nei panni dell’asse e degli alleati la seconda guerra mondiale in Battlefield 1942, aver attraversato le paludi e le giungle del Vietnam con l’M16 spianato ascoltando Fortunate Son dei Creedence Clearwater Revival in Battlefield Vietnam, aver scatenato l’inferno nel medioriente e in Cina in Battlefiel 2, la DICE punta al futuro in tutti i sensi, portando lo scontro in un contesto come il 22 secolo, e dando vita al nuovo Battlefield 2142 (da adesso BF2142).
    Qualche maleligua potrà imputare questa scelta alla carenza di idee, visto che ormai tutti i conflitti moderni erano stati vagliati dai precedenti capitoli della saga, o che questo nuovo episodio sia la risposta anticipata al futuro Enemy Territory: Quake Wars, gioco targato Id Software che promette scintille nel campo degli sparattutto online.
    Non volendo vagliare le imperscrutabili politiche aziendali di EA GAMES, possiamo senza ombra di dubbio dire che “il ritorno al futuro” che questo BF2142 propone è tutt’altro un cammino privo di idee creative.
    Infatti il nuovo contesto bellico in cui gli scontri prendono vita è totalmente svincolato da ogni stereotipo. Questo capitolo, se vogliamo, è veramente la prima occasione totalmente creativa che i DICE hanno da quando si sono cimentati nello sviluppo della saga BF, in quanto, muovendosi in un futuro di fantasia, possono facilmente creare ogni tipo di armamento, di scenografia e di mezzi bellici con cui condurre la nostra piccola guerra virtuale quotidiana, scrivendone le meccaniche e le regole.
    La totale mancanza di luoghi comuni da seguire, e di riferimenti dovuti all’immaginario collettivo che tutti noi abbiamo nutrito studiando i libri di storia, è uno dei punti chiave del titolo, che ne denota le caratteristiche e che ovviamente solleva un piccolo ed inevitabile vespaio, legato al realismo, uno dei punti forti dei precedenti capitoli.
    Se abbiamo amato la saga Battlefield per il suo meticoloso studio degli equipaggiamenti storici delle fazioni in lotta , per la realizzazione storicamente realistica di armi e mezzi, saremo in grado di lasciarci sedurre da questo nuovo capitolo?
    Questa è la domanda su cui verte la nostra analisi e che troverà risposta nel corso della recensione.

    Questo quadro è neo realista, romantico o post realista??

    Continuando l’analisi, risulta naturale chiederci se il futuro in cui BF2142 si muove sia una totale fuga dal realismo, e quindi dovremo abituarci a scenari stile GI JOE, con fasci laser e mezzi d’assalto monumentali ed iper tecnologici, oppure se un tizio armato di kalasnikov può dire ancora la sua.
    Senza ombra di dubbio sia gli armamenti che le dotazioni delle varie fazioni hanno una spiccata denotazione HI-TECH, in quanto ogni arma, ogni mezzo è quanto di più tecnologicamente avanzato si possa immaginare, ma tuttavia nessun elemento del collage che il titolo propone si presenta come estremo o irreale al punto da divenire improbabile.
    L’approccio verso il futuro è sì ben affermato, ma molto soft rispetto allo stereotipo stesso di futuro che molti di noi hanno: non c’è uno stravolgimento tale da rendere la produzione campata totalmente in aria rispetto alle altre.
    Tanto per fare qualche esempio chiarificante, possiamo dire che nessuna arma in dotazione alla fanteria, per quanto possa risultare accattivante e futuristica nel design, sfugge dal doversi avvalere del piombo per esplodere colpi.
    Le meccaniche sono infatti quelle classiche: il fucile ha un caricatore con un certo quantitativo di colpi, soffre del surriscaldamento termico delle canne che in molti casi può compromettere temporaneamente il suo corretto funzionamento, e soprattutto gode del classico rinculo che renderà la rosa di un fucile automatico simile ad uno di quei giochi in cui dobbiamo unire i punti numerati per ottenere il disegno, se il tiratore fa un uso improprio della raffica.
    Anzi, se proprio vogliamo scendere in particolare, possiamo dire che il gioco in alcuni frangenti apporta un velo realistico maggiore rispetto al suo diretto genitore, Battlefield 2: un esempio. Il cecchino, in BF2142, a differenza del precedente capitolo, quando osserva un nemico nell’ottica del suo fido fucile, sarà vittima di un ondeggiamento del mirino dovuto alle respirazione del tiratore e soprattutto al peso dell’arma, che costringe il giocatore a scegliere i tempi anziché limitarsi al semplice allineamento della croce.
    Continuando sempre in questa contrapposizione, brindiamo alla sparizione dei medipack visti in BF2, che il medico poteva lasciare per terra e con i quali un giocatore alleato poteva ricaricare istantaneamente la propria energia: in BF2142 i medici potranno continuare a disseminare la zona di kit medici, ma che stavolta obbligheranno il giocatore a sostare alcuni secondi nelle loro vicinanze per ricaricare al massimo la sua barra di salute.
    Per quello che concerne i mezzi, il discorso si fa un attimo più complicato, visto che sono uno degli elementi che risentono maggiormente dello sviluppo tecnologico del XXII secolo, pur non andando oltre la classica classificazione fra jeep, corazzati, velivoli, e natanti.
    Faranno la loro comparsa sui campi da battaglia carri armati iper tecnologici, alcuni fra i quali si muovono tramite una sorta di cuscino d’aria creato da un campo magnetico, dei mech warrior (chiamati walker) ovvero dei robot bipedi armati di cannoni, e delle navicelle che incarnano a dovere la qualifica di gunship regalataci dal mondo della celluloide.
    Sostanzialmente nessuno di questi mezzi presenta un approccio esagerato rispetto all’idea classica di carro e di bombardiere, piuttosto -in qualche caso- troviamo qualche rielaborazione del concetto.
    Ad esempio, il carro a levitazione di cui abbiamo parlato prima presenta uno stile di guida piuttosto insolito rispetto ad un carro armato classico, con piattaforma cingolata e torretta ruotante.
    Questo carro, in dotazione solamente alla fazione CPA, non ha una torretta mobile, ma si comporta piuttosto come postazione di artiglieria, visto che il suo cannone è immobilizzato sulla scocca del veicolo, proponendo quindi un sistema di guida legato a tastiera e mouse per controllarne la deriva.
    Ciò permette di avere la potenza e la corazza di un carro, amplificata dal sistema di mobilità che limita i danni dovuti a dossi e cigli, muovendosi come se stessimo giocando a un action 3d, vista la similitudine fra lo stile di guida del mezzo ed il sistema di controllo tipico di tal genere.
    Altro elemento esotico che possiamo trovare riguarda il sistema di protezione degli stessi mezzi: se in BF2 potevamo coprirci le spallei con cortine fumogene o ingannare i missili nemici con flare e bengala, oggi ci avvaliamo di campi di forza temporanei che avvolgono il veicolo nella sua interezza e lo proteggono contro i colpi nemici.
    Questi, diciamo sono i dettagli che maggiormente, oltre il design, possono essere considerati come strettamente futuristici, mentre per il resto, ogni singola meccanica di ingaggio e di fuoco, è rimasta la solita rispetto a BF2, fugando quindi ulteriormente il pericolo di irrealismo iperbolico.
    Sostanzialmente, però, la questione è un’altra: la serie Battlefield adotta uno stile di gioco realistico, per ambientazioni, riferimento e riproduzioni di mezzi e contesti, ma non fa del realismo balistico e soprattutto bellico. Non siamo di fronte ad un titolo come America’s Army, dove il fucile corre addirittura il rischio di incepparci, dove il buon cecchino deve tener considerazione della distanza, della rotazione del proiettile e del vento, e in cui saltare, sparare, mettersi sdraiati sono operazioni che non possono essere fatte simultaneamente.
    Battlefield presenta qualche carenza su questo fronte, non dovuta ad una scarsa implementazione, bensì ad un concept di gioco particolare, indirizzato più sull’immediatezza rispetto ad altre produzione, ma soprattutto basato sul gioco di squadra e sulla gestione tattica degli scontri.

    Marco a zone od a uomo?

    Sia le meccaniche di gioco stesse che la possibilità di muoversi con squadre di molti giocatori consentono alla saga battlefield di vantare uno stile improntato alla strategia operativa, fondata sulla cooperazione fra le varie classi di soldati e quindi fra i vari player.
    Come molti sapranno, la modalità di gioco che funge da spina dorsale all’intera produzione è la famosa “ Conquest”, in cui l’obbiettivo primario è quello di aggiudicarsi e poi difendere alcune posizioni strategiche, simboleggiate da alcune bandierine, che consentono il "Re-Spawn" nei loro pressi, e permettono di rigenerare veicoli.
    Ogni fazione all’inizio possiede un certo quantitativo di punti, meglio noti con il nome di ticket, che si decrementano ogni qual volta un membro dello schieramento perde la vita, o con il protrarsi di situazioni sfavorevoli legate al possesso di un esiguo numero di bandiere in paragone al nemico.
    La prima fazione che arriva a zero punti perde la partita, per la gioia dei vincitori.
    Ci sono altre sottomodalità, che variano dall’originale spesso per condizioni iniziali (presenza di bandiere inconquistabili oppure disposizione simmetrica delle stesse), ma sostanzialmente le meccaniche sono le solite, e per vincere conta lavorare di squadra, per compiere manovre difensive ed offensive efficaci, orchestrando in modo ineccepibile la fanteria con i reparti corazzati ed aerei.
    Battlefield 2142 abbraccia a pieno lo spirito della saga ed oltre che ad offrire la possibilità di creare sottosquadre interne alla fazione con tanto di caposquadra, addottare la figura del comandante (un soldato che prende il ruolo di direttore di orchestra, coordinando le squadre e fornendo loro supporto di artiglieria, rifornimenti e scansioni della mappa volte ad individuare i nemici), potenzia lo schema strategico complicando la vita a coloro che vogliono fare i solisti, e soprattutto apportando gustose innovazioni.
    In BF2142, a differenza degli altri capitoli della saga, occorrerà almeno essere in due per poter sfruttare a pieno il potenziale letale di ogni singolo mezzo, abbassandolo di molto quando si tenta la manovra in solitaria. Giusto per fare qualche esempio, un carro troverà non pochi problemi a disfarsi di un manipolo di soldati, in quanto il pilota può usare solo l’obice, che ovviamente non ha tempi di ricarica rapidi, e rende il carro disarmato durante questi tempi morti, in secondi davvero preziosi. Se a bordo del carro fosse salito il secondo pilota, la cui mansione specifica è quella di far uso di una mitragliatrice di grosso calibro, montata sul mezzo, sicuramente la coppia non troverebbe problemi rilevanti ad affrontare reparti di fanteria agguerrita. Va comunque detto che il carro ha perso il netto potenziale offensivo nei confronti dei soldati appiedati che possedeva nel secondo capitolo della saga, privilegiando l’azione degli APC, veri e propri dispensatori di piombo grazie a postazioni di mitragliatrice montate su ogni lato del veicolo, a patto di aver un numero elevato di soldati a bordo. Oltre che a ricoprire assieme alle navi da trasporto la funzione di punti di respawn mobile per l’intera fazione, questi mezzi sono estremamente efficaci negli spazi angusti, sia per capacità di fuoco, che velocità di manovra.
    Sempre continuando negli esempi, il Gunship (che può comportarsi come un caccia e come un elicottero quando posiziona i razzi per il volo vibrato), per poter portare morte e distruzione richiede la presenza del gunner, in grado di usare la mitragliatrice frontale e il missile filoguidato posizionati sull’anteriore del velivolo.
    Parlando anche del mech, ovvero quanto di più letale ci possa essere negli scontri terrestri, questo si trova in non poca difficoltà sul piano aereo, in quanto un solo filoguidato può mandarlo in mille pezzi , a meno che non sia presente sul mezzo il secondo pilota in grado di lanciare missili antiaerei e sparare con una bella mitragliatrice.
    Come se tutto ciò non bastasse, il caposquadra può avvalersi (in che modo lo diremo in seguito) di particolare strumenti, come un centro di respawn (punto di rinascita per i membri della squadra) mobile, un drone mitragliatore svolazzante a protezione ed altre diavolerie simili. Se, come è giusto che sia, pensiamo che il caposquadra sia una figura di non poco contro, ulteriore conferma la troviamo nel sistema di punteggi del titolo: dopo ogni direttiva che viene data dal caposquadra, ogni uccisione, ogni azione di supporto effettuata nel raggio d’azione dell’ordine, frutta preziosi punti bonus, sollecitando quindi il gioco di squadra.
    Inoltre le novità non si fermano qui: i giocatori nel corso delle loro carriere militari potranno venire in possesso di particolari caschi, che stabiliranno una sorta di rete locale fra tutti i membri della squadra, chiamata NetBat System.
    Se un membro della squadra ottiene un contatto visivo con una minaccia nemica, che sia un mezzo oppure un fante, ritrasmette questa informazione agli altri componenti della squadra, che la vedranno rappresentata da un quadratino rosso, che punta ovviamente al nemico individuato, donando un obbiettivo su cui puntare le armi.
    Ciò è veramente utile se ad esempio ci caliamo nei panni di un cecchino, posto su un’altura a coprire alcuni compagni di squadra intenti a conquistare una bandiera: non appena un fante nemico viene visto da uno dei nostri, questi viene segnalato sullo schermo, quindi tridimensionalmente, percui possiamo facilmente abbatterlo mentre i nostri commilitoni cercano riparo al fuoco della schermaglia.
    Indubbiamente la connotazione tattica del titolo è quindi totalmente in linea con lo spirito della saga, e introduce alcuni elementi veramente appetibili e soprattutto funzionali a questa tendenza, che certamente alzano la qualità del gameplay su soglie d’eccellenza.
    Il gioco di squadra è quindi l’imperativo da seguire, per cui se pensate di essere dei buoni solisti troverete non poca soddisfazione cercando di mettere le vostre abilità a disposizione della squadra, mentre riscuoterete le classiche pive nel sacco qualora vi venisse in mente di comportarvi esclusivamente come Rambo.
    Tuttavia la novità principale dell’intero titolo sul fronte del gameplay è ben altra, anche se dobbiamo ammettere che ha come fondamento il gioco di squadra di cui abbiamo parlato sino adesso: preparatevi a scoprire l’incredibile modalità titan mode.

    Qualcuno diceva che il mondo è sorretto da un titano.. senza ferie, previsione sociale e mutua

    Un titano è una sorta di astronave da trasporto, di dimensioni veramente mastodontiche, trasformata in macchina da guerra grazie all’aggiunta di tonanti cannoni.
    Questo velivolo si sorregge in aria tramite possenti motori antigravitazionali e funge da base mobile per i mezzi aerei di ogni fazione.
    Tale gingillo è presente solamente in partite Titan mode, che si svolgono solamente su alcune mappe, non su tutte quello disponibili del gioco.
    Se i cieli sono popolati, in terra possiamo dire altrettanto: al posto delle bandiere troveremo alcuni silos missilistici, in grado di lanciare con cadenza temporale prestabilita dei razzi in grado di portare a termine il fine ultimo di questa modalità di gioco, ovvero la distruzione del titano avversario.
    In prima istanza, l’immenso velivolo sarà protetto da una sorta di campo energetico, e pertanto sarà invulnerabile quasi nella sua interezza agli attacchi convenzionali dei mezzi e della fanteria (eccetto i cannoni, distruttibili dalle postazioni antiaeree e dalle navicelle d’assalto).
    A furia di spedire missili nel cosmo, il campo energetico si indebolirà sino a sparire, dando quindi modo ai razzi di apportare danno direttamente alla struttura della nave, alla lunga quindi di abbatterla.
    Tuttavia, questo non è l’unico sistema possibile per affondare il gigante, perché ne esiste un altro notevolmente più esotico e offensivo.
    Grazie alle navicelle da trasporto e ad alcune capsule da carico montate sugli APC potremo abbordare la struttura, portando scompiglio a bordo.
    Le capsule sono molto efficaci: il nostro marmittone digitale verrà proiettato (fra le sue grida dovute all’accellerazione) nell’alto dei cieli, per poi ricadere sul ponte principale del titan avversario, su cui la capsula esploderà aprendosi e consentendoci di uscire. Una volta a bordo, dovremo aprirci la strada per raggiungere e distruggere quattro console di comando, che proteggono l’entrata al core della struttura, rappresentato da una specie di fascio energetico chiuso in una colonna.
    Una volta fatto brillare il nucleo, non resta che scappare quanto più velocemente verso l’uscita o altrimenti rischiamo di esplodere con la nave stessa, preparando i calici da levare alla nostra brillante vittoria.
    Questo breve riassunto sminuisce un attimo l’essenza dell’azione, veramente frenetica e piena di soddisfazioni per gli amanti della strategia.
    L’imperativo è quello di accaparrarsi e mantenere il maggior numero di silos missilistici più a lungo sia possibile, sia per distruggere il prima possibile il campo d’energia che protegge il titan nemico, sia per preservare lo stato di salute del nostro.
    Per tanto, possiamo quasi dire che nella prima fase di partita lo schema di gioco è piuttosto simile alla modalità conquest di cui abbiamo parlato prima, ovviamente arricchita dalla situazione e dalle cannonate che il Titan è in grado di sparare.
    Infatti, in questo frangente il bestione fluttuante non è assolutamente inoffensivo: ben 6 giocatori possono prendere il controllo di altrettante posizioni, vomitando fiumane di proiettile perforanti e salve esplosive a destra e manca, proteggendo ed attaccando le postazioni terrestri.
    Una volta che gli schermi protettivi se ne sono andati, il titan fa da teatro ad accaniti scontro tra fanteria, negli stretti corridoi della nave, adatti ad imboscate e azioni di sfondamento da film d’azione, che fanno aumentare il ritmo in modo esponenziale.
    Carne al fuoco sembra essercene davvero tanta quindi, ma ovviamente le novità non si fermano qui.

    Prendo l’ombrello oggi?

    Normalmente un punteggio ottenuto in una partita serve a determinare il vincitore e a dare un idea qualitativa di quanto la nostra azione si stata fruttifera sul campo.
    Già con BF2 questo concetto era stato ampliato, creando con l’ausilio di Gamespy (ogni account di gioco era un account Gamespy appunto) un sistema di memorizzazione delle performance e dei punteggi, in grado di dare una schiera di statistiche sull’intera attività del giocatore.
    Esistevano determinate soglie di punteggio accumulato, sorpassate le quali, il nostro alter ego digitale passava ad un grado maggiore della carriera militare, che si traduceva nella possibilità di sbloccare un'arma speciale fra quelle proposte. Vi era tutta una sorta di nastri, medaglie e gagliardetti, ottenibili effettuando particolari performance (tot uccisioni con coltello, conquista più alto gradino del podio, ecc.) che premiavano virtualmente l’abilità sul campo del giocatore.
    BF2142 va oltre i meccanismi di BF2, proponendo non poche innovazioni che apportano serie conseguenze sul gameplay, a differenza della semplice decorazione virtuale.
    Infatti, dopo aver creato un nuovo soldato (stavolta usando account EA), ci ritroveremo armati di un coltello, di una pistola e del fucile in dotazione alla classe di soldato scelta, indipendentemente da quale essa sia fra le quattro disponibili (il ricognitore, l’assaltatore, il geniere e il supporto).
    Contro le sette classi proposte da BF2, a prima vista scelte può sembrare una riduzione o quantomeno una semplificazione, ma è tutt’altro che così.
    I gradi sbloccabili sono divenuti ben 43 e con ognuno di esso avete diritto ad un upgrade, che può essere utilizzato per migliorare l’arsenale del vostro soldatino.
    Ogni classe permette di sbloccare sequenzialmente un certo quantitativo di attrezzature, disposte su due rami che delineano due diversi approcci all’azione nella solita tipologia di soldato. Per capirci, coloro che si sentono attratti dalla carriera di ricognitori, potranno scegliere se specializzarsi nell’arte del cecchino (sbloccando la prima colonna della classe, accedendo a mirini più affinati, stabilizzatori di mira, ecc.) oppure se scegliere l’altro ramo ed indossare la divisa di forza speciale, armata di C4 e equipaggiata addirittura con un aggeggio in grado di rendere quasi invisibile l’unità per qualche manciata di secondi.
    Se invece ci sentiamo più dediti all’assalto, potremo scegliere se sbloccare le attrezzature che ci permetteranno di esercitare la professione di medico da campo, con la possibilità di curare o "ressare" i commilitoni feriti, o se montare un bel lanciarazzi sotto la canna del fucile d’assalto per non rischiare di andare troppo alla leggera all’attacco.
    Quindi, questa riduzione delle classi è solamente apparente, visto che in base a cosa decideremo di sbloccare potremo ritrovare le solite specializzazioni viste in BF2, senza quindi privare il gioco di quanto acquisito dai predecessori.
    Questo meccanismo permette però di combinare in maniera insolita gli strumenti appartenenti a rami diversi della solita classe di soldato, rendendo molto flessibile il sistema di equipaggiamento, in grado quindi di usare il solito uomo in diverse situazioni belliche. Nessuno vieta di poter portare a giro qualche panella di C4 ed il congegno per l’ invisibilità, imbracciando il fucile da cecchino piuttosto che il mitra delle forze speciali, oppure montare su quest’ultimo lo stabilizzatore di mira che siamo soliti mettere sulle carabine di precisione.
    Non saremo però liberi di portarci appresso tutto l’armamentario disponibile per la classe, il che ci obbliga ad effettuare delle scelte per far fronte dinamicamente all’evolversi della faccenda.
    Ovviamente ogni qualvolta tiriamo le cuoia possiamo decidere se cambiare qualcosa nel nostro mini inventario, per tanto niente è vincolante.
    Oltre alla classe, esistono anche sblocchi comuni ad ognuna di esse, come la dotazione di granate o capacità passive come maggior resistenza, oppure legate alla figura di caposquadra, che permettono al minicomandante di avvalersi di punti di respawn mobili da mettere a disposizione dei suoi subordinati, oppure tutta una serie di droni volanti utile per coprirsi maggiormente le spalle.
    Inoltre per premiare ulteriormente il gioco di squadra, ogni qualvolta questa riesca ad accumulare un certo quantitativo di punti, si renderanno disponibili dei “rifornimenti da campo”.
    Ogni membro del sotto team potrà sbloccare temporaneamente (finchè il giocatore rimane connesso con il server su cui è avvenuto lo sblocco) i congegni che non ha ancora reso disponibili per propria resa personale, dando quindi modo di provare qualche armamento prima di "spendere" un prezioso sblocco senza cognizione di causa.
    Visto che alla base della scalata alla carriera militare c’è il punteggio che un giocatore riesce a totalizzare nelle sue grandi manovre virtuali, ogni medaglia, spilla o lustrino duramente guadagnato apporterà un certo quantitativo di punti al totale. Anche in questo frangente BF2142 si dimostra intelligente e maggiormente abile rispetto ai suoi predecessori, vantando una struttura semplice ma organica che, estremizzando, da un piccolo tocco di RPG al gioco.
    Rimane solo una settore con cui confrontarsi ancora: il profilo tecnico.

    TV al plasma, LCD o vecchia TV Pal

    Il motore grafico di cui fa uso il nuovo capitolo della saga è il solito visto in BF2, con ovviamente gli upgrade del caso, dato che ormai che l’engine ha quasi due anni sulle spalle.
    La vecchiaia non è stata troppo tiranna in questa nuova produzione Dice, che vanta sempre un’ottima realizzazione tecnica per quello che riguarda i modelli poligonali ed il livello di dettaglio godibile, accompagnati da felici scelte cromatiche che danno un buon tasso di credibilità e varietà all’intero impianto.
    Le maggiori innovazioni sono evidenti quando ci soffermiamo ad osservare gli effetti luce e particellari di cui il titolo è ampiamente condito: ottima la realizzazione delle esplosioni, capaci in certi casi di abbagliare la vista, ed ineccepibile l’implementazione della polvere alzata, e delle ogive fuori bersaglio che si infrangono sulle superfici.
    Rispetto a BF2 il progresso è evidente: non sarà raro trovarsi sotto uno spietato fuoco nemico e perdere l’orientamento durante la fuga precipitosa verso la salvezza, per i fumi e le polveri alzati dalle esplosioni.
    In alcuni casi capiterà di perdere totalmente il contatto visivo con un nemico a causa di una granata esplosa a una decina di metri dalla canna del nostro fucile, oppure di correre all’impazzata fra le scintille causate dalle raffiche nemiche che rimbalzano sulle superfici metalliche.
    Il design delle mappe è in sintonia completa con l’ambientazione storica, e non sarà raro fermarsi un attimo ad ammirare la magnificenza architettonica di grattacieli e palazzi monumentali costruiti rigorosamente in ferro, vetro e cemento.
    Grazioso e folkloristico l’accostamento di strutture hi tech con edifici più vecchi: trovarsi sulla torretta di controllo di una parete metallica corazza posizionata a due passi da una tipica chiesa francese di inizio '900, crea un'atmosfera veramente unica.
    Da segnalare inoltre la presenza di eventi atmosferici quale pioggia e neve che accompagneranno elegantemente la nostra azione. Diciamo che la loro presenza è puramente estetica, per cui non dovremo assolutamente curarci di balistiche sfalzate e mobilità ridotte, ma piuttosto aumentano ancora la qualità dell’atmosfera che si respira nel gioco.

    Il motore fisico non presenta sostanziali divergenze rispetto a quello visto in BF2, che, senza infamia e senza lode, rappresenta egregiamente e funzionalmente il titolo.
    Non siamo certo ai livelli visti in Half Life 2, in cui l’Havoc in grande spolvero offre un’implementazione eccellente delle leggi fisiche e regala tutta una serie di prelibatezze in grado di soddisfare anche i palati più fini, ma il motore di BF2142 fa quello che deve fare in modo piacevole. Senza dubbio ci avrebbe fatto piacere poter abbattere qualche elemento dello scenario, oppure non dover cambiare la traiettoria quando con un carro ci troviamo davanti un esile ma intangibile cartello stradale, ma d’altra parte dovremo accontentarci, ed aspettare che questo trend, sino ad oggi poco vagliato per le sue alte richieste di calcolo, venga gradualmente introdotto nei titoli a venire.
    Inutile inoltre dire che il titolo necessita di una connessione ad internet (di almeno 128k, consigliata una più robusta adsl), requisito fondamentale per il gameplay stesso, visto che parliamo di un MMOFPS.
    Potremo comunque allenarci in sessioni offline -semplicemente glissando il controllo dell’account EA- simili a sessioni online con la differenza che invece di altri giocatori, ci troveremo davanti Bot gestiti dalla CPU: in ogni cazo la modalità singola non offre un buon motivo per comprare BF2142.
    In altri termini, un gioco del genere va comprato nell’ottica di giocare online, altrimenti conviene passare ad altro genere di titoli; tutto questo non è un difetto, ma è una peculiarità del genere stesso.
    Sinceramente vista anche l’esperienza accumulata con gli altri titoli, avremmo preferito trovare qualcosa di più nel single player rispetto ad un semplice e scarna simulazione di quanto avviene su internet, ma piuttosto qualche training ben mirato vista la moltitudine di mezzi, armamenti e situazioni in cui ci si può venire a trovare.
    D’altra parte continuiamo a dire che l’obbiettivo del titolo è ben altro, quindi questa situazione non si traduce in una mancanza o in una lacuna critica per la qualità del prodotto, ma bensì un possibilità che se presente avrebbe innalzato ulteriormente l’eccellenza di cui sembra dipinto BF2142.
    Il costo in termini di hardware di tutta questa sciccheria? Su un Pc in grado di far girare Bf2, non avrà problemi a macinare anche BF2142, visto che pur offrendo maggiori feature rispetto al genitore, l’opera di ottimizzazione svolta dalla DICE fa il miracolo.
    Quello che colpisce infatti è la strabiliante limatura nel costo computazione: se i caricamenti di BF2 erano lunghi quanto l’attesa dell’apocalisse, BF2142 carica i dati di cui necessita in RAM in tempi neppure lontanamente parenti.
    L’unica divergenza si può riscontrare nel tempo che occorre per elaborare gli shader (azione che si effettua solo quando si vanno a modificare alcuni parametri video, e da vita ad una sorta di cache per facilitare i caricamenti), raddoppiato quasi: probabilmente gli sviluppatori hanno modificato il motore affinché svolgesse la maggior parte dei conti in modo statico, lasciando quindi una mole di lavoro minore ai caricamenti dinamici prima di ogni partita. Ciò rende felici i molti sostenitori della estrema pesantezza di BF2, che finalmente potranno placare i propri bollenti spiriti, ammirando la celerità del nuovo venuto in casa BF.
    Sicuramente la sensazione di essere di fronte ad un titolo di alta levatura non è quindi una mera impressione, visto che il gioco diverte e soddisfa per qualità e dinamicità.

    Buonissima la realizzazione sonora che vanta ancora una volta uno sviluppo gomito a gomito con Creative, partner ufficiale della Dice quando si parla di musica ed effetti sonori.
    Come BF2, BF2142 offre un audio composto da ben 128 voci distinte, godibilissimo su impianti multicanale surround (lo abbiamo provato su un Gigaworks S750 7.1, diretto da un Creative X-FI Estreme Music!) e gestito secondo una logica posizionale, che renderà l’esperienza di gioco realistica ed estremamente immersiva.
    Sentire esplodere una granata alla propria destra, mentre posteriormente infuria un schermaglia fra fanti, complicata dall’arrivo di un carro sulla sinistra, è una sensazione che non ha veramente prezzo.
    Buono quindi il campionamento di voci ed effetti, che specialmente per quello che riguarda le armi e i propulsori dei mezzi, rende giustizia in modo certosino ed avvolgente allo spirito futuristico della produzione.
    Ottime le musiche, che si rifanno principalmente ai temi base della saga, che prendono un attimo le distanze da BF2 sia in tematica che in varietà, pur non toccando l’apice raggiunto da Battlefield Vietnam.

    Tuttavia, per quanto il primo lato della medaglia sia lustro e splendente, non dimentichiamoci del suo disgraziato ed opposto gemello.

    La luna non ha lati oscuri, è tutta nera!

    Possiamo dire subito che il titolo non ha grandi difetti, eccetto qualche bug che sicuramente verrà corretto e limato con le patch che EA ci ha abituato a ricevere frequentemente.
    I bug in un gioco online a cui giocano decine di migliaia di giocatori sono quasi inevitabili, visto che praticamente l’opera di “betatesting” (intesa come segnalazione di lievi errori) è continua e quindi ogni giorno vengono scoperte decine di errori ed inesattezze, come è logico che sia.
    Possiamo ad esempio parlare di un problema che EA ha già annunciato di voler risolvere nell’imminente prossima patch: il lag nel titan.
    Il mastodonte può essere spostato dal comandante della fazione, e ciò comporta un piccolo problema quando la situazione a bordo si fa concitata.
    Praticamente il server calcola la posizione esatta di ogni player, percui quando si trova a stabilire le coordinate sulla mappa virtuale di ogni soldato a bordo del titan, deve tener conto dei movimenti del marmittone, traslandone direzione, verso e modulo in base agli spostamenti della nave.
    Se sul titan ci sono 40 giocatori, è logico che il server debba sudare per tenere conto di tutto, sicuramente divenendo meno reattivo e generando quindi un po’ di LAG (ritardo) che non farà certamente felici i giocatori.
    EA, riprendendo l’atteggiamento che ebbe quando in BF2 lo sparare saltando rendeva gli scontri simili ad una partita a UT, risolverà la questione arrestando il titan permanentemente una volta che gli schermi protettivi sono stati distrutti e quindi i nemici abordano la struttura.
    Ci sono anche altre piccole magagne, ma di levatura minore, che certamente verranno corrette, e che comunque non minano la qualità della produzione, come ad esempio qualche saltuario crash.
    L’unica nota veramente stonata è l’esiguo numero di mappe per il titan mode, rispetto alla decina disponibili in versione conquest: sicuramente qualche teatro in più avrebbe giovato all’opera, anche se non mancheranno certo mod e mappe aggiuntive in grado si colmare questa sbavatura iniziale.
    C’è tuttavia un piccolo particolare che fa particolarmente arricciare il naso, e non è propriamente un difetto, ma come direbbero i Pink Floyd è una fattore del lato oscuro della luna.
    In BF2142, EA ha concesso l’utilizzo di determinati spazi per fini pubblicitari ad IGA, una ditta specializzata nel settore.
    Non si tratta di immagini statiche tipo un bollino su un carro armato, ma bensì qualcosa di spiacevolmente più sofisticato.
    Tramite una connessione client - server, su alcuni cartelloni presenti sulle mappe, verranno caricate alcune immagini ben precise, con scopo pubblicitario appunto e che quindi possono variare dinamicamente nel tempo.
    Il problema chiave sta proprio nella connessione: tramite una piccola indagine sul vostro indirizzo ip, al fine di capire da quale nazione ci stiamo connettendo, verrà dinamicamente caricata una immagine specifica che visualizzeremo in game sui tabelloni adibiti.
    Qualcuno ha addirittura parlato di spyware legalizzato, anche se questa pare un’estremizzazione non veritiera del discorso, visto che le informazioni che invieremo ai server pubblicitari, ci viene assicurato da EA, non verranno salvate in nessun database e tanto meno serviranno per qualche balorda indagine di mercato.
    Quindi non sembrerebbe tutto sommato qualcosa di potenzialmente fastidioso, ma non possiamo dire altrettanto per l’approccio alla faccenda che ha adottato EA games.
    Appena aperta la confezione del gioco, salta alla vista un piccolo fogliettino di carta in cui ci sono scritti i termini di questa campagna pubblicitaria online, e soprattutto un "out out" categorico ed agghiacciante: Se non siete d’accordo con questa faccenda, non installate il gioco!
    Sinceramente ciò è deludente visto che in clima democratico nessuno può obbligare qualcun'altro a fare espressamente un cosa contro il proprio volere, specialmente dopo aver speso 50 sudati sacchi.
    Per tanto ci è sembrato giusto avvisare gli utenti di questa faccenda, che ripetiamo è potenzialmente innocua, ma sicuramente a qualcuno non potrà stare a genio.
    Speriamo quindi, anche se la ritaniamo una possobilità veramente remota, che EA in qualche patch consenta di disattivare la pubblicità, dando finalmente considerazione a coloro che non riescono ad accettare di sparare sotto un tabellone che casomai reclamizza una marca di cerotti.

    Battlefield 2142 Battlefield 2142Versione Analizzata PCBattlefield 2142 è un titolo veramente ben riuscito, che certamente conquisterà il cuore di parecchi net-gamers, per il suo concept esplosivo che amplia e migliora quanto visto in BF2, e per la sua felice realizzazione tecnica, che pur non essendo strettamente all’avanguardia non pecca certo per qualità. Vista la profondità del gameplay, arricchita dalla faccenda degli sblocchi professionali, nonchè il potenziamento del gioco di squadra, non possiamo che ritenerci soddisfatti, ed applaudire la produzione. Pollice alzato anche per la nuova modalità, che porta una ventata di freschezza all’ottima conquest e che rende gli scontri ancora più strategici e raffinati. Motivi per spendere molto tempo su BF2142 ce ne sono davvero tanti, percui vi converrà correre dal vostro armaiolo di fiducia. Resta ancora la questione sull'ambientazione: il contesto futuristico o si ama o si odia, senza mezzi termini. Sicuramente, nonostante un approccio "soft", senza troppe incoerenze con la realtà, che BF2142 adotta, potrà mettere d’accordo buona parte dei restii, anche se ovviamente l’identità del titolo è forte e ben focalizzata. Per tanto non possiamo che lodare ancora una volta la produzione e consigliarla caldamente a tutti coloro che sono attratti dal genere.

    9.0

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