Recensione Beware Planet Earth!

Giù le mani dalle mucche!

Recensione Beware Planet Earth!
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  • Pc
  • Quello dei tower defence è un genere che ha già parecchi anni sulle spalle. Da Rampart (1990) per Atari ai flash game, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia ma è con l'arrivo di Plants Vs Zombie che una vera e propria valanga di cloni del titolo PopCap Games ha invaso gli store digitali delle piattaforme mobile. Le meccaniche sono semplici e di facile assimilazione ma, al contempo, inspiegabilmente assuefacenti. Ciò rende questo tipo di prodotti appetibili anche per quel pubblico di casual gamer che al videogioco, non chiedono d'essere più d'un mero scacciapensieri. Seppur non manchino (rari) esempi di tower defence che tentino di varcare la soglia di questa asfittica prospettiva, cercando di integrare alle meccaniche classiche del genere un contesto narrativo (come nell'interessante, seppur non del tutto riuscito, Shad'O).
    Beware Planet Earth! prova ad immettersi in questo affollato panorama ludico attingendo a piene mani dal fortunatissimo titolo dei PopCap Games. Dopo due piccoli titoli - Ten Seconds Left, Mr Pink Rabbit e The Flying Farm - smaccatamente derivativi (il primo appare fortemente in debito rispetto alla serie Rabbit, il secondo ha tutta l'aria di uno dei tanti cloni di Farmville) non è difficile intuire come la ricerca d'originalità non è certo la prima preoccupazione dei Lightmare Studio. Da Plants Vs Zombie il titolo della giovane software house francese prende numerose meccaniche di gioco, riproponendole attraverso il tradizionale design a "percorso unico" nel quale il giocatore deve organizzare la difesa lungo un corridoio che si dipana tra curve e linee rette. Formula che vince non si cambia, ed in fondo anche il più trito dei gameplay può risultare divertente se ben "servito" sul piatto di un'offerta ludica capace di mischiare i suoi ingredienti con abilità e mestiere. Proprio ad un frizzante restyling di meccaniche rodate sembrano mirare i Lightmare Studio, cercando soprattutto d'intercettare la domanda di tutti quei giocatori (e sono molti) piombati nel gorgo della dipendenza da Tower Defence.

    Giù le mani dalle mucche

    Gli alieni hanno invaso la terra. Atterrati con dischi volanti dal fascino vintage, gli omini verdi non sembrano interessati a colonizzare il nostro pianeta, né a schiavizzare la razza umana, tutto ciò che vogliono sono le nostre mucche. Ma non tutti i fattori sono disposti a cedere le loro ruminanti amiche senza combattere. Uno di loro, troppo impaurito per affrontare gli alieni di persona, dopo essersi trincerato dentro una toilet, chiede il nostro aiuto per salvare il suo bestiame. Il nostro amico con evidenti problemi di stomaco, ci fornirà l'arsenale difensivo con cui rigetteremo questi stravaganti predatori spaziali verso l'oscura galassia dalla quale provengono.
    Il banale pretesto narrativo che introduce l'ennesimo tower defence è filtrato da un'ironia non troppo brillante che si rivolge, evidentemente, ad un pubblico adolescenziale a cui, per essere soddisfatto dell'acquisto, basta tanta azione frenetica e meccaniche immediate: da questo punto di vista, Beware Planet Earth! è un titolo pienamente appagante.

    La lunga campagna di gioco prevede 46 livelli. Dalla primavera sino all'inverno, attraverseremo tutte le stagioni dell'anno. In maniera non troppo dissimile da flashgame come GemCraft, ogni singolo "quadro" è composto da un arzigogolato corridoio che unisce l'area da difendere - il piccolo fazzoletto di prato su cui pascolano le ignare mucche - ad un cerchio sul grano che rappresenta il punto da cui le strane creature verdi faranno il loro ingresso sull'area di gioco. Il nostro scopo sarà quello di non farci rubare il nostro prezioso bestiame. Per questo dovremo disporre lungo il percorso vari marchingegni difensivi. Man mano che progrediremo nella campagna avremo a disposizione sino a 20 gadget; da questi potremo, di volta in volta, selezionarne un massimo di 8. Con una meccanica mutuata direttamente da Plants Vs Zombie, ad inizio partita sarà nostra premura scegliere quale dei nostri strumenti tenere in granaio, ovvero, nella barra degli attrezzi posta sulla nostra sinistra. Avremo a nostra disposizione: barili spara bulloni, lanciafiamme, mortai, mine, bombe a tempo, ma anche sistemi per raffreddare le nostre macchine sovraccariche o stufe per scongelarle durante il rigido inverno. Potremo contare anche su mucche-fantoccio per ingannare gli alieni e, addirittura, su un'"elimucca" che recupererà i preziosi capi di bestiame che vagano fuori dal pascolo. Costruire questi arnesi avrà ovviamente un costo. Tutto potrà essere acquistato accumulando ingranaggi generati da appositi distributori che dovremo posizionare sulla mappa, cercando di gestire oculatamente i limitati spazi a nostra disposizione. Così come per i gadget, una grande varietà caratterizzerà anche i nostri nemici extraterrestri. Gli alieni varieranno non soltanto per aspetto ma anche per classe. Dovremo infatti vedercela contro una ventina di tipologie diverse di omini verdi: dai rapidissimi alieni ninja, a creature capaci di teletrasportarsi istantaneamente da una parte all'altra del percorso. Altri cercheranno di manomettere i nostri dispositivi sovraccaricandoli o ghiacciandoli.

    Alcuni alieni, invece, hanno il potere di influire sul comportamento dei propri compagni; è questo il caso dello scienziato che crea campi energetici capaci di proteggere sé stesso e coloro che gli stanno accanto dai micidiali colpi del nostro improvvisato arsenale o, ancora, delle rockstar, che incitano i loro "tecnici del suono", facendoli diventare dei veri e propri colossi impazziti. Il lavoro di definizione di ogni singola classe aliena è encomiabile, sia per la loro caratterizzazione grafica che, soprattutto, per l'efficacia con cui le differenti tecniche d'assalto si integrano alle meccaniche di gioco, creando variabili imprevedibili che contribuiscono a dare spessore al gameplay. I nostri nemici dovranno non solo riuscire ad arrivare al pascolo ma anche riportare le mucche al cerchio sul grano dal quale sono giunti; se riusciremo ad abbatterli prima che abbiano completato il percorso di ritorno avremo salvato il nostro bestiame, ma solo momentaneamente. La nostre ruminanti amiche impiegheranno, infatti, un tempo considerevole nel riprendere il loro posto al pascolo e, nel frattempo, potrebbero essere intercettate da altri alieni. Per velocizzare la marcia delle mucche ed indurle a tornare rapidamente al pascolo sarà possibile agitare il campanaccio del fattore che darà la sveglia ai preziosi bovini da latte.
    Elemento di relativa novità all'interno del genere "tower defence" è l'implementazione di una pistola laser con la quale potremo intervenire direttamente nelle dinamiche di gioco. Quest'arma potrà essere usata per colpire gli alieni ma solo per brevi lassi di tempo, dopo di che si scaricherà e dovremo attendere diversi minuti affinché sia nuovamente pronta all'uso. Nonostante non provochi ingenti danni ai nostri nemici, l'aggiunta della pistola contribuisce ad iniettare nel gameplay una gradita dose di frenesia. Inoltre il raggio laser emesso dalla nostra arma può anche essere impiegato per usi "alternativi" come per sovraccaricare i nostri sistemi difensivi (che beneficeranno di un breve incremento di prestazioni) o per infrangere gli scudi protettivi degli alieni.

    Il passaggio delle stagioni non aggiunge soltanto una gradita transizione estetica ma introduce anche nuove situazioni di gioco. In autunno, infatti, il terreno si coprirà di funghi che renderanno inutilizzabili preziosi spazi, così come, in inverno dovremo preoccuparci del gelo che bloccherà i nostri marchingegni. Per ovviare a questi inconvenienti tornerà ancora una volta utile la nostra versatile pistola con la quale potremo sradicare i malefici funghi e scongelare le nostre macchine.
    Nei frequenti episodi in cui ci siamo trovati a fronteggiare l'assalto in massa dei nemici ed a reagire nel più breve tempo possibile, avremmo decisamente gradito la possibilità d'equipaggiare l'arma a raggi laser tramite una rapida scorciatoia da tastiera. Purtroppo, l'interfaccia è gestita unicamente attraverso mouse. Non è difficile intuire che il mancato supporto della tastiera sia imputabile ad un design concepito per dare il meglio di sé su piattaforme mobile dotate di touch screen (il gioco sarà presto disponibile su sistemi iOS).
    Il titolo dei Lightmare Studio prevede due livelli di difficoltà: normale e veterano. Il tasso di sfida non è mai troppo alto, così che anche i neofiti del genere non avranno troppi problemi nel completare l'intera campagna nel giro d'una decina d'ore. Una longevità, tutto sommato, accettabile tenendo conto che il gioco mette a nostra disposizione anche alcuni divertenti livelli bonus e numerosissime sfide da sbloccare.

    Uno stile ad alto tasso di saccarosio

    Anche sotto il profilo estetico, l'influenza di Plants Vs Zombie è immediatamente riconoscibile. Lo stile grafico di Beware Planet Earth! è l'equivalente d'uno zuccherosissimo confetto dai colori sgargianti. Ogni animazione è estremamente curata ed i disegni dimostrano un divertente taglio cartoonesco. Il trascorrere delle stagioni si accompagna ad una palette cromatica ricca che passa dai verdi intensi ed i delicati rosa della primavera al giallo acceso dell'estate; dai rossi rugginosi dell'autunno alle mille gradazioni di bianco ed azzurro della neve invernale.
    La colonna sonora è composta da brani piacevoli ed azzeccati, così come puntuali e vivaci risultano i campionamenti audio.

    Beware Planet Earth Beware Planet EarthVersione Analizzata PCSebbene Beware Planet Earth! non si possa certo definire un campione d'originalità e freschezza è un titolo d'altissimo artigianato videoludico. Curato in ogni minimo dettaglio, Beware Planet Earth! è dotato d'un comparto tecnico accattivante e da un calibratissimo sistema di gioco che combina le meccaniche classiche del capolavoro PopCap ad un approccio al tower defence improntato all'azione frenetica ed al divertimento immediato. I fan del genere lo adoreranno; tutti coloro che, al contrario, non hanno mai potuto soffrire questa categoria di prodotti difficilmente cambieranno opinione giocando a Beware Planet Earth!.

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