Recensione Civilization V - Brave New World

Recensita la seconda espansione dello strategico a turni più famoso di sempre.

Recensione Civilization V - Brave New World
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  • Sono passati ben ventidue anni da quando, nell’ormai “preistorico” 1991, Sid Meier e i suoi colleghi della defunta Microprose pubblicarono Civilization, gioco che all’epoca definì i canoni del genere strategico a turni cosiddetto 4X (eXplore, eXpand, eXploit, eXterminate). Ne è passata d'acqua sotto i ponti ma l'essenza del franchise è rimasta pressoché inalterata, tanto che oggi siamo qui per proporvi l'analisi di Brave New World, ultima espansione del quinto capitolo di questa fortunata serie, con lo stesso curioso interesse che ci ha mosso per tutti gli episodi e gli add-on precedenti. Nell’anteprima della scorsa settimana vi abbiamo illustrato le importanti novità introdotte da Firaxis al rinomato gameplay della saga, che rivoluzionano soprattutto le dinamiche e le regole per ottenere vittorie diplomatiche e culturali; successivamente abbiamo potuto finalmente provare “con mano” il codice finale, verificando così l’impatto effettivo di queste novità.
    Trecentotrenta turni e sette giorni dopo, possiamo affermare che lo sviluppatore ha centrato il segno su quasi tutta la linea, a cominciare dall'aspetto diplomatico attorno al quale ruota il nuovo expansion pack edito da 2K Games.

    IL WORLD CONGRESS

    Chi scrive ha quasi sempre vinto le sue imponendo la “diplomazia delle armi” sulle altre civiltà in gara e sulle povere Città Stato, la cui utilità era stata solo marginalmente aumentata in Gods & Kings. Con l’introduzione del Congresso Mondiale e del metaplay diplomatico ad esso legato, instaurare relazioni di comodo con gli altri leader e con le Città Stato ha assunto un ruolo importante sia per quanto concerne la crescita del proprio impero che per la formazione di alleanze durature. Le battaglie a suon di pietre e bastoni fra civiltà alle prime armi sono state effettivamente sostituite da una corsa collettiva alla scoperta dei leader avversari e alla ricerca della Topografia, requisiti necessari per la convocazione della prima seduta del Consiglio Mondiale, presieduto dalla prima nazione a soddisfare i due requisiti. Una volta sbloccato, il Consiglio Mondiale viene utilizzato dall'ospitante e - a rotazione - dalle altre civiltà, per sottoporre all'assemblea mozioni di varia natura, che vanno dall'embargo commerciale verso una nazione all'abolizione di una risorsa di lusso (che azzera il punteggio Felicità attribuito dalla stessa), passando per l’imposizione di una religione come credo ufficiale. Si possono anche istituire progetti comunitari come l’Esposizione Universale e i Giochi Olimpici che, una volta completati, elargiscono bonus vari alle civiltà che hanno contribuito allo sforzo; infine, una volta completata la ricerca sui Satelliti, sarà possibile avviare la costruzione della Stazione Spaziale Internazionale, che "orbiterà" sulla capitale della nazione che ha contribuito maggiormente. L’approvazione di queste proposte dipende dai voti delle delegazioni, il cui numero di membri e quindi voti disponibili può variare a seconda di molti parametri (come la presenza o meno di alcune Meraviglie e il numero di Città Stato Alleate). Inoltre, il paese che ospita il congresso gode dell’importante vantaggio di avere un numero di delegati base doppio rispetto a quello degli altri membri, che si rivela ancor più cruciale nelle fasi finali delle partite più longeve, soprattutto quando il Consiglio Mondiale si trasforma in Nazioni Unite. Avere il controllo del maggior numero di delegati nel Consiglio o influenzare quelli degli altri leader, si trasforma in uno degli obiettivi principali quando l'espansione Brave New World è installata sul nostro hard disk. Per ovviare a problemi di bilanciamento, viene in aiuto la figura del Diplomatico. Proprio come la Spia introdotta nella precedente espansione, il Diplomatico può essere insediato in qualsiasi Capitale dove si impegna ad ascoltare le chiacchiere di palazzo e i pettegolezzi di corte, fornendo all'occorrenza importanti informazioni su intenti politici, economici e bellici delle fazioni avversarie. Altre funzioni estremamente utili dei Diplomatici sono la possibilità di conoscere le intenzioni di voto degli altri leader e, all'occorrenza, influenzarne la decisione nelle successive votazioni dell’assemblea.

    LA POLITICA SI FA COMPLESSA

    Un aspetto forse un po’ meno riuscito tra novità introdotte in Brave New World riguarda le modifiche effettuate alla Cultura e alle Politiche Sociali. Come affermato nell’Anteprima, Firaxis ha radicalmente modificato le meccaniche relative all’acquisizione delle Politiche Sociali e al conseguimento della Vittoria Culturale.
    Le nuove Politiche Sociali - Esplorazione ed Estetica - offrono bonus utili ai giocatori che intendono espandere i propri domini via mare o dominare sul fronte di Cultura e Turismo; le ideologie, invece, consistono essenzialmente nelle Politiche Autarchia, Libertà e Ordine già disponibili in precedenza, alle quali sono stati però aggiunte piccole opzioni.
    L’adozione di un’Ideologia non è comunque un evento fine a sé stesso, perché influisce sull'Opinione Pubblica degli abitanti del proprio impero, così come di quelli confinanti: il rischio è uno scompenso che porta alla diminuzione dell'indice di Felicità, sfociando infine in disordine sociale. Se non si agisce rapidamente esiste il concreto rischio che i propri insediamenti defezionino a favore della civiltà più influente.
    Quel che non sembra decollare, all'interno delle nuove meccaniche di gioco di Civilization V, riguarda proprio la contrapposizione fra Cultura e Turismo. Fireaxis vorrebbe le civiltà in competizione tra loro per una vittoria Culturale che si basi sul Turismo generato dalle proprie città. Per generare nuovo Turismo e aumentare l’influenza culturale della Civiltà, vengono utilizzati i Grandi Capolavori artistici, letterari e musicali creati dai Grandi Personaggi come Artisti, Musicisti e Scrittori. Sulla carta il meccanismo sembra interessante e profondo, prendendo in considerazione anche la possibilità di scambiare opere con quelle di altre Civiltà e di spostare quelle che si possiedono da una città all'altra (azione che diventa necessaria quando gli insediamenti vengono sconvolti dalla guerra). Sfortunatamente la generazione del Turismo in condizioni “normali”, cioè senza puntare alla Politica Sociale Estetica e alle Meraviglie correlate, si è rivelata essere eccessivamente lenta, al punto tale da non presentare un livello di sfida adeguato per il giocatore medio.

    UN NUOVO MONDO

    Un’altra importante novità che ci aveva interessato molto in sede di anteprima è l’introduzione delle rotte commerciali (terrestri e marittime) che promettono l'ottenimento di nuove ricchezze e Punti Scienza dagli alleati, favorendo lo scambio di risorse importanti come Cibo e Produzione fra le stesse città del proprio impero. Nella nostra prova abbiamo constatato che i vantaggi offerti dalle rotte commerciali con le altre nazioni non solo includono Denaro sonante per entrambe le parti, ma anche Punti Scienza e Pressione Religiosa. L’aspetto forse più importante delle rotte commerciali estere, oltre l’ovvia entrata pecuniaria, è appunto la possibilità di diffondere la propria religione in tutti gli insediamenti presenti sul percorso della carovana: un’opera di conversione indiretta che prima del nuovo add-on avrebbe richiesto la creazione di un numero importante di Missionari o Grandi Profeti, con non pochi grattacapi. Come vuole il titolo dell'add-on, nuove civiltà sono state introdotte in occasione di questa seconda espansione di Civilization V: parliamo di Assiria, Brasile, Indonesia, Marocco, Polonia, Portogallo, gli indiani Shoshoni, Venezia e gli Zulu. Al fianco di ovvi e graditi ritorni come gli Zulu di Shaka e i Portoghesi, le altre sette sono ufficialmente new entry, ognuna dotata di caratteristiche speciali, strutture e unità esclusive nuove e interessanti, come i Pracinhas brasiliani, il cui successo in battaglia conferisce punti utili per lo sblocco delle Età dell’Oro, o il Mercante di Venezia, personaggio in grado di far entrare grosse quantità di denaro nelle casse della repubblica e persino acquistare le Città Stato a suon di monete.

    Civilization V Civilization VVersione Analizzata PCAllontanato ormai il brutto ricordo della prima edizione, edulcorata per attirare i nuovi utenti, Firaxis ha introdotto in questo secondo pacchetto tante caratteristiche inedite atte a migliorare il collaudato sistema di gioco, facendo così di Civilization V la versione che i fan del franchise stavano aspettando. Sebbene non perfetta, a fronte del mancato bilanciamento di alcuni nuovi aspetti introdotti per l'occasione, Civilization V: Brave New World si rivela un'add-on eccezionale, imperdibile per gli appassionati del brand, concentrato su aspetti strategici e gestionali che aumentano a dismisura la profondità del prodotto base. Difficile fare di meglio con un espansione: ora non resta che attendere speranzosi l'annuncio di un sesto capitolo.

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