Recensione Divine Divinity

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Recensione Divine Divinity
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  • Pc
  • INTRODUZIONE

    Dopo due anni di duro lavoro i Larian Studios presentano al mondo intero la loro ultima fatica: Divine Divinity, un rpg dedicato ad una vasta gamma di giocatori, dagli amanti dei giochi d'azione agli appassionati del gioco di ruolo puro. Il gioco è stato messo sul mercato dopo l'uscita di altri due rpg di rilievo ovvero Neverwinter Nights e Icewind Dale 2, inevitabile quindi il paragone diretto con questi giochi. Tutti e tre però si distinguono per obiettivi differenti, NWN punta molto al multiplayer, Icewind Dale 2 utilizza l'ormai collaudato stile di Baldurs Gate mettendo a disposizione la campagna sia per il single sia per il multiplayer mentre i produttori di Divine Divinity hanno optato per il singleplayer.

    UN RPG OFFLINE

    Chi sarebbe pronto a scommettere su un rpg singleplayer, oltretutto senza la possibilità di formare e gestire un gruppo di avventurieri? Effettivamente negare al giocatore queste due possibilità significa porsi in svantaggio già da subito nei confronti dei concorrenti, ma il team Larian Studios ha lavorato molto e si è concentrato su altri aspetti, finora poco considerati.
    L'obiettivo principale è quello di poter adattare il gioco in base allo stile dei player dando loro più libertà di scelta e la possibilità di apprezzare dettagli molto importanti nei gdr.
    Come già detto Divine Divinity si fa apprezzare sia dagli amanti del gdr sia da coloro che preferiscono l'azione e seguire la trama principale senza soffermarsi troppo su tutto ciò che fa da contorno. I dialoghi sono molto importanti e, anche se a volte noiosi, devono essere letti sempre con attenzione perché danno la possibilità di modificare il corso della storia e quindi di costruirsi e personalizzarsi l'avventura.
    L'interazione con il mondo esterno è elevata, e si apprezza molto nelle mini-quest che si decide di compiere nel corso della storia. Anche il tempo è importante, alcune di queste mini-quest devono essere svolte entro un certo periodo di tempo, in caso contrario entreranno a far parte delle quest "fallite", a testimonianza che il mondo è dinamico, altro aspetto importante nel mondo gdr.

    ORA SI INIZIA A GIOCARE!

    Una volta installati i 2 giga (tre cd di cui due dedicati solo all'installazione) c'è la possibilità di eseguire un utile configurazione video direttamente da windows, dopo di che ci si può godere il filmato introduttivo che in pratica spiega il background del nostro personaggio e della storia stessa, che ci farà capire molte cose durante il gioco. Una setta di maghi oscuri vuole prendere il controllo del mondo eliminando con un rituale delle divinità buone, ma un imprevisto permette alle tre divinità di liberarsi e una di queste troverà riparo nel corpo del nostro personaggio, proprio mentre sta per soccombere sotto i colpi di un orco. A questo punto inizia l'avventura alla scoperta del nostro destino e della nostra missione, che scopriremo presto non essere poi così semplice.
    Dal menù di gioco si accede ai classici settaggi video/audio, si può rivedere il filmato introduttivo e la lista dei nomi che hanno collaborato per la creazione di questo prodotto. Dopo aver configurato tutto il necessario si inizia a giocare, ci sono tre identità selezionabili: guerriero, sopravvissuto (ladro) e mago. Da questo punto di vista quindi nulla di nuovo, anzi forse un po' limitativo rispetto ad altri giochi che spesso si basano sulle regole di AD&D, ovviamente un "must" se si vuole creare un'ottima base per un gdr. Selezionando il personaggio si ottengono informazioni e caratteristiche distintive di ognuno di essi, in particolare:
    -Guerriero: si contraddistingue per la sua forza e il suo onore. La forza fisica è fondamentale per questo tipo di personaggio ed alcuni tra i più potenti combattenti del regno di Rivellon hanno la possibilità di lanciare incantesimi sulle proprie armi per renderle ancora più letali.
    -Sopravvissuto: E' abile nel furto e si nasconde molto bene nelle ombre attaccando i nemici senza farsi vedere. Predilige armi leggere come archi, pugnali e lance.
    -Mago: il requisito fondamentale è l'intelligenza, che gli permette di lanciare potenti incantesimi, controllare gli elementi e di evocare creature.
    Ora che si è scelto il personaggio da interpretare è possibile visualizzare la schermata principale di gioco. Le icone di comando si trovano tutte raggruppate nella parte inferiore dello schermo, da qui è possibile anche controllare l'healt, il mana, l'avanzamento dei punti esperienza e la stamina. Il menu è molto complesso ma ben strutturato e ci si prende la mano in poco tempo. Nel pannello delle statistiche del personaggio vengono visualizzate tutte le informazioni riguardante l'healt, il mana, la forza, destrezza, costituzione ed intelligenza, i punti esperienza ed il corrispettivo livello. Oltre alla mappa generale è possibile aprire una finestrella mobile che visualizza una mini-mappa molto utile per orientarsi e per visualizzare oltre alla propria posizione anche quella delle creature amichevoli ed ostili, contraddistinte da colori differenti. Nella mappa generale invece è utile sottolineare che è possibile aggiungere delle bandierine con un commento, molto importante per poter memorizzare ogni dettaglio di gioco. Comunque sia serviranno a poco perché le bandierine (di colore differente) che vengono aggiunte automaticamente nel corso dell'avventura sono più che sufficienti e molto azzeccate.
    Come già detto l'interazione con gli oggetti è buona ed oltre alle solite azioni permette anche di combinare più oggetti in vero stile gdr. Da evidenziare il fatto che è possibile sapere già se un forziere o un armadio contiene degli oggetti o no e se sì in che quantità: questo anche se può essere poco apprezzato dai fanatici del gdr è decisamente utile visto la notevole presenza di bauli, scatole e barili, velocizzando così il gioco.
    Altra nota positiva è la possibilità di commerciare anche con semplici cittadini, ovviamente non saranno provvisti di armi ed armature, ma è comunque uno degli aspetti gradevoli. La fase di commercio è semplice e immediata, in base al commerciante che abbiamo di fronte è possibile anche far identificare o riparare un oggetto. A proposito di oggetti danneggiati, una nota negativa è il fatto che alcuni di essi si usurano veramente troppo in fretta, e tutto ciò è fastidioso almeno fino quando non si acquisisce l'abilità di riparare.
    Ogni volta che si passa di livello si guadagnano dei punti da distribuire tra forza, destrezza, costituzione ed intelligenza, ed altri punti invece da utilizzare per apprendere nuove abilità o migliorare quelle già apprese. Sono divise in tre aree (via del guerriero, del ladro e del mago) ed ognuna di esse è divisa ulteriormente in quattro percorsi. Queste suddivisioni sono state fatte semplicemente per organizzarle meglio, ad esempio un guerriero rimane libero di apprendere abilità specifiche da mago.
    L'intelligenza artificiale è buona, i nemici preparano imboscate, trappole e tattiche d'attacco intelligenti. Il mondo è molto ampio ma ci si può spostare rapidamente grazie a dei teletrasporti, e vi permetterà di affrontare più di cento mostri e di incontrare più di 150 png (personaggi non giocanti, con cui si più interagire).
    E il multiplayer? Siamo giunti al principale punto debole del gioco. Ormai questa modalità è da considerarsi fondamentale e in Divine Divinity non è possibile utilizzarla. Sarebbe bello poter formare un gruppo così da poter sfruttare al massimo le abilità dei vari personaggi in vero stile AD&D; questa è una limitazione da considerare per coloro che si aspettavano di divertirsi online con i propri amici.
    La grafica è buona, ci si accorge subito che l'aspetto e le animazioni dei personaggi variano a seconda di ciò che indossano, è presente il ciclo notturno e diurno e sono presenti gli effetti atmosferici. La grafica supporta risoluzioni da 640 a 1024 tutte a 16 bit, limitazione visibile soprattutto in alcuni effetti 3d. Sul sonoro si è speso molto tempo ed i risultati si sentono, è pregevole e molti dialoghi hanno il supporto vocale. La giocabilità per alcuni aspetti è veramente ottima, a volte però si va incontro a nemici poco equilibrati, soprattutto nella fase iniziale di gioco, quando l'equipaggiamento e le abilità del personaggio sono limitate; può tornare d'aiuto il fatto che quando si crea il proprio personaggio si sceglie anche il livello di difficoltà. Infine la longevità è assolutamente uno degli aspetti fondamentali per questo genere di giochi: inizialmente non si viene molto attratti dalla storia, ci si sente a tratti estranei e ci si ritrova ad affrontare strazianti ed enormi dungeon, ma ben presto un susseguirsi di accadimenti stimoleranno il giocatore a proseguire e si verrà coinvolti in maniera sorprendente dall'avventura.

    CONCLUSIONE

    In conclusione Divine Divinity si presenta come un gdr offline, con dispiacere di alcuni e indifferenza di altri. Una volta provato riesce comunque a dimostrare una buona giocabilità e longevità, aspetti fondamentali in un gioco.
    Probabilmente qualche accorgimento in più sull'equilibrio del gioco ed uno sviluppo di un supporto multiplayer avrebbero portato Divine Divinity al top dei gdr.

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