Sony Online Entertainment ha annunciato ufficialmente H1Z1, l'MMO a base di zombie protagonista di rumor sempre più insistenti. Anche se al momento i dettagli sul progetto sono davvero pochi, il gioco sembra aver già conquistato un discreto manipolo di appassionati, già ammaliati dal setting e dall'idea alla base del titolo. Sembrerebbe facile definire H1Z1 un clone di DayZ, ma le cose non stanno propriamente così, e SOE dal canto suo ha tutta l’intenzione di sviluppare un prodotto con un suo preciso carattere, nonostante la scarsa originalità del setting. Tra orde di zombie in un mondo post apocalittico, il solito gruppo di sopravvissuti sfigati, tensione alle stelle e senso di isolamento, del resto, gli elementi chiave del genere survival sembrano esserci proprio tutti: il compito del team di sviluppo è quello di cucirci attorno dinamiche interessanti.
Soli
H1Z1 è un prodotto unicamente multiplayer che riprende il concept alla base di Left 4 Dead e (soprattutto) State of Decay, nonché -inutile ripeterlo- dell’osannato DayZ. John Smedley (presidente del gruppo) ci tiene a chiarire che la visione del team è decisamente ambiziosa e personale: seppur non ci sia l’intenzione di rivoluzionare gli elementi costituivi del genere di appartenenza, il gioco vuole differenziarsi da altri titoli appartenenti allo stesso filone. Al momento sappiamo che l’azione si svolgerà in una location sconosciuta del centro America, una cittadina come tante altre, dove le giornate scorrono tutte uguali tra un bel tiro a canestro e un film di Spike Lee.
La mappa sarà “enorme” (non sono state rilasciate informazioni più precise) e le smisurate location del titolo sono pensate per trasmettere un viscerale senso di solitudine: il giocatore si sentirà abbandonato a se stesso e dovrà fronteggiare la paura e la tensione emotiva che deriveranno da questa poco piacevole situazione. Gli sviluppatori pensano in grande e si aspettano di realizzare quanto prima una gigantesca metropoli composta da varie aree tutte collegate tra loro. Immaginate una sorta di The Walking Dead in chiave online: dimenticate per un attimo l’ottima produzione di Telltale Games e provate a trasportare la serie di Robert Kirkman nel mondo videoludico. Concettualmente, il risultato di questo esperimento potrebbe avere un impatto fortissimo; ripetiamo che il materiale stampa è stato diffuso con il contagocce, ma ponendo fede alle prime notizie non mancano i motivi per essere fiduciosi.
Per quanto riguarda il gameplay, sempre Smedley ci tiene a specificare le differenze che intercorrono tra il “suo” H1Z1 e i rivali citati poco sopra: il gioco presenterà un’economia piuttosto strutturata, basata quasi interamente sul baratto. Non pensate di poter portare con voi tutto quello che vi serve, perché in più occasioni sarete costretti a sbarazzarvi di diversi oggetti utili che magari interessano al proprietario della baracca che vi ospiterà, giusto per fare un semplice esempio. Molto interessante la possibilità di creare clan e gang con gli altri giocatori: sarà possibile stringere alleanze e dare vita a vere e proprie fazioni con membri specializzati in varie attività. Ancora non sappiamo come funzionerà esattamente questa feature, il producer non ha voluto rivelare altri dettagli in merito, forse per paura che la concorrenza possa prender spunto da questa caratteristica che ha già suscitato un discreto interesse tra il pubblico. Apparentemente i giocatori potranno poi costruire intere città, posti di difesa, quartier generali e chi più ne ha più ne metta: anche in questo caso la mente corre a The Walking Dead e alla prigione che ha fatto da sfondo praticamente a tutte le vicende narrate nella terza stagione della serie TV. Sarà possibile mettere mano anche ai veicoli (si parla di auto, camper, furgoni e moto), per creare veri e propri mezzi corazzati; del resto durante un’apocalisse di morti viventi guidare un Harley Davidson con marmitte sparafuoco potrebbe rivelarsi una strategia vincente.
Altra caratteristica che potrebbe rivelarsi interessante è l’alternanza del circolo giorno/notte che influenzerà non solo il comportamento dei non morti e degli altri sopravvissuti, ma anche degli animali, che al calare del sole diventeranno più aggressivi e famelici.
Per quanto riguarda l’arsenale, evidenziamo la possibilità di combinare vari pezzi di armi e creare le proprie bocche da fuoco personalizzate, utilizzando l’editor Player Studio, già visto in PlanetSide 2. Se sfruttata a dovere, quest’opzione garantirà certamente una discreta varietà al gioco: la scelta delle armi si rivelerà fondamentale per portare a casa la pelle.
Due parole anche sulle ambientazioni: i pochi screenshot rilasciati permettono di vedere solamente una fattoria abbandonata e una strada polverosa; è davvero troppo poco per giudicare, ma fino ad ora il setting non pare troppo originale. Speriamo che in team sappia caratterizzare la produzione in maniera più decisa.
Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, H1Z1 utilizza il Forgelight Engine, lo stesso di EverQuest Next e del già citato PlanetSide 2. I primi screen diffusi da Sony Online Entertainment mostrano una grafica fin troppo grezza e in linea di massima ancora poco rifinita, ma del resto parliamo di un progetto che non ha ancora raggiunto la fase beta. Dal canto nostro speriamo che artisti e grafici possano sperimentare soluzioni nuove per il design degli zombie, evitando i soliti clichè che ormai hanno saturato il genere, stufando persino gli appassionati.
Infine, dedichiamo qualche parola al sistema di distribuzione scelto per questo titolo: il publisher fa sapere che il gioco sarà pubblicato come free to play su PC, ma non è esclusa la possibilità di pubblicare una versione preliminare a pagamento (si parla di 19,99 dollari) tramite accesso anticipato. Nessuna notizia certa invece riguardo l’arrivo su PlayStation 4: sebbene l’azienda si sia detta interessata a portare il titolo sulla console next-gen, al momento i lavori si concentrano esclusivamente sulla versione per Windows, che vedrà la luce alla fine dell’anno.
Sappiamo davvero troppo poco su H1Z1, ma quel poco è certamente interessante: il gioco si presenta come un gradevole mix tra State of Decay e DayZ . Notevole, almeno sulla carta, la possibilità di creare e guidare il proprio team: quest’aspetto farà sicuramente la differenza tra H1Z1 e altri giochi survival. Il setting appare banalotto e un po' trito, e quello che farà la differenza per H1Z1 sarà il gameplay: in questo campo il titolo targato Sony Online Entertainment sembra saperla lunga. Il pubblico ha risposto positivamente al materiale diffuso dal publisher, dimostrando che H1Z1 ha tutte le carte in regola per diventare uno dei prodotti più caldi dell’inverno 2014. Gli aspetti da limare sono ancora molti (in primis la grafica) e i nodi da sciogliere davvero tanti, nonostante questo ci troviamo di fronte ad progetto da seguire attentamente: SOE potrebbe davvero aver trovato la sua gallina dalle uova d’oro.