Recensione Holy Potatoes! A Weapon Shop?!

Tuberi antropomorfi e tanto fantasy nella formula gestionale dei ragazzi di Daylight Studios: risorse da gestire, mondi da esplorare e un'armeria per eroi da mandare avanti nell'indie più “patatoso” dell'estate!

Recensione Holy Potatoes! A Weapon Shop?!
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  • Di intrepidi eroi fantasy la storia videoludica ne è piena: ognuno di noi, almeno una volta nella sua carriera da videogiocatore, ha contribuito a salvare un mondo fantastico vivendo avventure incredibili, sconfiggendo nemici letali e visitando luoghi mozzafiato. Mete fondamentali per un epico viaggio che si rispetti sono i villaggi e le città che si presentano puntuali sul nostro cammino, luoghi il più delle volte pacifici, dove conversare con qualche NPC, recuperare quest secondarie e partecipare a minigiochi di vario genere, magari presso un'accogliente locanda. Correre verso l'armeria cittadina è però d'obbligo, in preda alla frenesia e alla speranza di poter coronare i nostri sogni di distruzione e di equipaggiamento sempre più performante con qualche buon affare. Daylight Studios ha pensato bene di concederci l'opportunità di ritrovarci, per una volta, dall'altro lato del bancone, nei panni di un aspirante armaiolo pronto a confrontarsi con la pesante eredità della grande reputazione di suo nonno, un mastro forgiatore ineguagliabile. Il tutto grazie ad Holy Potatoes! A Weapon Shop?!, gestionale che fa dell'irresistibile ironia e della ricchezza di contenuti i suoi punti di forza.

    "Venghino, eroi venghino!"

    Al comando del nostro alter ego saremo chiamati ad aprire la nostra bottega in un mondo fantasy colorato e un po' sopra le righe, abitato da vere e proprie patate antropomorfe. Sotto l'attenta (e molto poco disinteressata) guida del Direttore, detentore del 99% dell'attività del nostro compianto nonno, ci ritroveremo a muovere i primi passi nel business delle armi da RPG fantasy, supportati da 3 armaioli alle nostre dirette dipendenze, ognuno specializzato nello sviluppo di determinate caratteristiche relative agli strumenti prodotti. Potremo così disporre del talento di artisti capaci di valorizzare potenza d'attacco, precisione, velocità e capacità magiche dei tantissimi coltelli, spade, balestre e asce che costruiremo. In qualità di boss del negozio dovremo non solo assicurarci che i nostri dipendenti lavorino sodo e siano sempre impegnati in qualche attività, ma anche che si presentino sul posto di lavoro motivati e soddisfatti, assicurando loro uno stipendio mensile fisso, oppure spedendoli in vacanza di tanto in tanto, quando troppo stanchi o stressati. Forgiare armi sempre più belle e potenti non è cosa semplice: non solo c'è bisogno di recuperare i materiali necessari, acquistandoli in mondi limitrofi o inviando un nostro uomo in esplorazione, ma di fondamentale importanza risulta investire parte dei fondi nella ricerca di nuovi e più preziosi strumenti di morte, così da aumentare costantemente i profitti. Una volta completato il progetto potremo procedere con la vendita, affidando il compito ad uno dei fabbri e inviandolo in uno specifico mercato tra quelli disponibili nella mappa di gioco, tenendo conto degli eroi che lo frequentano e delle loro caratteristiche, valutando se i punti di forza della nostra mercanzia possano soddisfarne le eroiche necessità. Tra gli aspiranti Link sarà possibile incrociare i Lottatori, avventurieri con un debole per le asce affilate con elevati valori di attacco, i Ladri, i quali prediligono la rapidità dei coltelli e delle spade corte, oppure i Maghi, pronti a pagare fior di quattrini per possedere aste magiche dai poteri più letali. Spetterà a noi allora accettare una delle proposte economiche avanzate da ciascun eroe, decidendo se lasciarci ingolosire dal tanto denaro offerto, oppure comportarci da "venditori onesti", attenti a cedere un prodotto all'acquirente solo dopo esserci assicurati che quest'ultimo ne abbia veramente bisogno. Così facendo recupereremo un minor quantitativo di monete d'oro, ma soddisferemo con più puntualità le necessità del cliente, il quale salirà di livello molto più velocemente durante le sue avventure, associando al nostro prodotto un giudizio entusiastico e contribuendo ad aumentare la fama della bottega. Aumentare l'appeal del nostro piccolo negozio equivale ad ottenere offerte sempre più corpose da parte degli eroi proprio in virtù del prestigio accumulato, assicurandoci inoltre una partecipazione ad eventi speciali esclusivi nel corso dell'anno, veri e propri "Potato Awards" dell'arma bianca, con tanto di giudici, premi e categorie nelle quali concorrere. Tale visibilità porterà con sé numerosi vantaggi, il più importante dei quali sarà costituito dalle maggiori chance di ricevere visite "speciali" da parte di avventurieri particolarmente celebri e potenti. In tali frangenti la deliziosa ironia del titolo Daylight Studios raggiungerà livelli elevatissimi, strappando tante risate grazie ai numerosi riferimenti relativi al mondo degli RPG moderni. Non dovrete attendere molto infatti prima di accogliere un certo "Claude Strife" nella vostra umile armeria, un tubero biondo dai capelli a punta un po' scorbutico, il quale vi richiederà di forgiargli uno spadone enorme dall'elevatissimo potere d'attacco, così da poter sconfiggere i nemici e difendere la "signorina dei fiori"!

    Le visite di queste "personalità eccellenti" non sono solo un pretesto per omaggiare i grandi capolavori del genere, ma costituiscono anche un'occasione per ottenere delle commissioni speciali, particolarmente esigenti in termini qualitativi, eppure eccezionalmente remunerative. Fare in modo di essere pronti al gravoso compito e soddisfare così la richiesta generale sarà uno degli obiettivi principali della nostra gestione: assicurare il benessere economico e fisico dei nostri uomini, potenziarne le innate capacità con corsi di aggiornamento e "stage fuori sede", assoldare nuovi maestri della forgia e coprire quante più specializzazioni possibili costituiranno ulteriori passi verso il successo che tanto bramiamo. Elemento da tenere costantemente in considerazione nella realtà ludica di Holy Potatoes è dato dal ciclo temporale implementato, il quale determina il trascorrere dei giorni, dei mesi e delle stagioni, scandendo conseguentemente i tempi di paga della nostra squadra, spianando la strada ad eventi mondani speciali ai quali partecipare nelle fasi avanzate, determinando bonus o malus temporanei legati alle prestazioni dei nostri salariati. Il compimento di ciascuna attività richiede inoltre un quantitativo prestabilito di tempo: vendere armi, mandare un lavoratore in vacanza, dare il via ad una ricerca o visitare i mercati dei vari mondi per acquistare risorse richiede tempistiche ben precise delle quali è necessario tenere conto per ottimizzare il più possibile il volume produttivo della nostra azienda. Assicurare una perfetta sinergia tra gli impegni dei vari fabbri, incastrarne con intelligenza i compiti e soddisfarne i bisogni al momento più opportuno saranno le uniche strade percorribili per evitare a tutti i costi la bancarotta, un'eventualità che, se raggiunta per tre volte consecutive, porterà ad un inevitabile game over. Impossibilitati ad assumere un commercialista, saremo chiamati inoltre a gestire le finanze del nostro locale, decidendo come meglio spendere i sudati guadagni, assicurandoci di poter pagare in tempo gli stipendi, investendo parte delle risorse economiche accumulate per la ricerca, altre per la cura dell'immobile da noi amministrato. Potremo infatti acquistare nuovi macchinari per ottimizzare la produzione, accessori per abbellire la fucina e facilitare il lavoro dei dipendenti (per esempio condizionatori per contrastare il caldo estivo o caminetti per superare gli inverni più rigidi), o semplice mobilio per soddisfare anche l'occhio più esigente. Tutti sforzi economici che mirano a migliorare la qualità dell'ambiente di lavoro, favorendo il benessere dei nostri sottoposti e aumentando l'interesse esterno nei confronti della ditta.

    La tecnica dei tuberi

    Come avrete sicuramente capito, la vita del capo armaiolo è dura e piena di impegni, imprevisti e necessità, scelte da compiere e valutazioni da effettuare. Egualmente ricca e variegata appare l'offerta ludica di Holy Potatoes!, un titolo gestionale complesso, dotato di una personalità forte e di un'ironia alla quale sarà difficile resistere per ogni appassionato di giochi di ruolo in grado di cogliere i tanti rimandi e camei offerti.

    Gli sforzi produttivi hanno determinato risultati discreti anche sul fronte squisitamente tecnico, rappresentato da una grafica 2D colorata e sufficientemente dettagliata. I modelli dei vari elementi presenti a schermo, dai personaggi ai macchinari a nostra disposizione, sono ben animati e efficacemente caratterizzati, influenzati da un character design piuttosto atipico, in cui tutto deriva o si rifà in qualche modo al mondo dei tuberi, che non sempre convince. Nei primi istanti di gioco ritrovarsi spaesati dinanzi ai numerosissimi compiti da completare risulta naturale: Holy Potatoes impiega un po' a decollare, svelando pian piano le mille sfaccettature che ne caratterizzano il ricco gameplay. L'interfaccia messa a disposizione dell'utente non è molto intuitiva, richiedendo una discreta dose di tempo per poter essere governata in maniera completa: i menu da visitare, le finestre da navigare e gli elementi a schermo con i quali è possibile interagire sono davvero molti, ed il lavoro svolto dai programmatori nel rendere quanto più semplice possibile la lettura delle informazioni non sempre raggiunge risultati convincenti. Ad ogni modo, superato lo scoglio delle prime ore di gioco, la situazione andrà lentamente migliorando man mano che vi lancerete nelle tante attività disponibili con piena cognizione. Rimane comunque la sensazione che, per un gioco in cui la quantità di testo a schermo riveste in ogni momento un ruolo di grande importanza, un maggiore sforzo nel rendere i menu più accattivanti e facilmente fruibili fosse necessario. Segnaliamo inoltre la totale assenza di localizzazione nella nostra lingua, motivo per il quale una buona conoscenza dell'inglese non può che essere consigliata. Positivo invece il lavoro svolto sul fronte audio, con una colonna sonora costituita da melodie orecchiabili e un'ottima varietà del comparto effettistico, punti di forza che contribuiscono ad impreziosire e ad alleggerire le lunghe sessioni di lavoro nell'armeria. Va infatti sottolineato che i ritmi e le dinamiche relative al gameplay del titolo Daylight Studios non potranno soddisfare i palati di tutti: la componente gestionale costituisce il cuore della produzione, motivo per cui, se all'esplorazione di fitti e intricati menu preferite quella di ricche e variegate ambientazioni, o se desiderate una buona dose di azione e combattimenti, Holy Potatoes! non fa per voi. Se invece apprezzate la forma ludica di un gestionale, avrete tra le mani un indie completo, corposo e impegnativo, che, pur non raggiungendo i livelli di complessità dei titoli più blasonati del genere, saprà conquistarvi con la sua folle ironia e i mille riferimenti alla pop-culture fantasy moderna.

    Holy Potatoes! A Weapon Shop?! Holy Potatoes! A Weapon Shop?!Versione Analizzata PCHoly Potatoes! A Weapon Shop si rivela quindi un prodotto solido e completo, un gestionale che si rivolge ad un pubblico certamente amante del genere, rivelando però nel contempo un'anima più “leggera” ed ironica, distante dalle dinamiche hardcore dei più illustri colleghi. Dotato di un'ironia travolgente e di una componente tecnico-artistica più che discreta, Holy Potatoes saprà regalarvi lunghe ore di divertimento in compagnia dei suoi “patatosi” personaggi, riuscendo a tenere sempre alto l'indice d'interesse del giocatore con trovate interessanti e fuori di testa. Una certa ripetitività di fondo e, sopratutto, un'interfaccia grafica poco chiara ed intuitiva, costituita da un'eccessiva quantità di informazioni a schermo non facili da consultare, ne minano in parte la valutazione finale. Venduto su Steam al prezzo di 14,99 euro non possiamo che consigliare l'esperienza offerta da Holy Potatoes a chiunque nutra interesse per le sue premesse; d'altronde qualcuno dovrà pur farci qualcosa con tutte quelle monete d'oro recuperate in lunghi viaggi ai confini del mondo!

    7.2

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