Recensione King Arthur II

Il primo Masterpiece PC dell'anno arriva dal settore degli RTS.

Recensione King Arthur II
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  • I giocatori PC ben ricorderanno King Arthur, l'RTS con forti elementi RPG che dal Novembre 2009 è giunto sui nostri schermi, anche con una buona accoglienza di pubblico e critica specializzata. La chiave del successo del titolo stava nella commistione di questi due generi, con una sezione giocata a turni su una mappa strategica, ed un'altra in tempo reale durante la quale si era in controllo delle truppe. Le avventure nelle terre di Britannia non sono però finite qui dato che finalmente è uscito il secondo capitolo della serie, titolo di punta del 2012 per Paradox Interactive.

    La Britannia romana

    In King Arthur 2 saremo chiamati a vestire i panni dell'erede di re Artù, ovvero il suo unico figlio, William Pendragon. Il regno di Camelot è in grave crisi, causata in parte dall'instabile salute del vecchio Artù che non può più governare. Le cose si fanno davvero difficili in tutto il regno e per noi quindi, nelle vesti dell'erede al trono, giunge il momento di prendere le prime ed importanti decisioni circa la successione e quindi di ristabilire l'ordine in un regno che ormai non è più tale, totalmente smembrato e fatto proprio da vari signori ribelli che si contenderanno le varie province dell'isola. Primo obbiettivo della lunga campagna sarà quello di cercare una cura per nostro padre, Artù, e salvarlo quindi dalla terribile e misteriosa malattia che lo affligge.
    Il gioco, come il precedente capitolo, si sviluppa lungo due vie principali: quella che ci porterà ad operare sulla mappa strategica e quella che ci porterà direttamente sul campo di battaglia, a guidare i nostri uomini alla vittoria.
    Sulla mappa strategica si prenderanno importanti decisioni circa i domini sull'isola e si delineeranno i rapporti che avremo con le altre entità politiche della zona, signori e signorotti più o meno importanti, in un intrigo di alleanze ed accordi che necessariamente ci porteranno a favorirne qualcuno a discapito di altri, lungo tutto il corso dell'avventura. Le relazioni diplomatiche con i vari signori locali saranno di diverso tipo: andranno dalla classica alleanza ai trattati di varia natura, come quelli per i rifornimenti di armi e armamenti per migliorare le nostre truppe, fino all'aiuto economico al fine di sviluppare i villaggi, molto utile per far salire velocemente la reputazione con il Lord di turno.
    La peculiarità della serie King Arthur è quella di affiancare alle normali missioni di uno strategico delle vere e proprie Quest assegnate automaticamente al passaggio di turno o trovate in particolari locazioni della mappa. Le quest saranno sempre molto ben narrate e sviluppate, garantendo una moltitudine di approcci diversi, utili a delineare meglio la figura del nostro eroe. Sviluppandosi come un libro a scelta multipla, ogni decisione che prenderemo avrà infatti influenza diretta sul carattere del nostro Pendragon, con conseguenze chiare sul tipo di abilità speciali che sarà possibile sbloccare. Tirannia e Giustizia, da un punto di vista morale, ed in campo religioso Antica Fede e Cristianesimo. Queste saranno le quattro vie che si potranno intraprendere a seconda delle nostre decisioni. Ognuna di queste garantirà specifiche abilità di tipo attivo e passivo. Essere un re giusto potrà assicurarci ad esempio la possibilità di riportare in vita una parte delle unità perse di una determinata truppa, oppure di sbloccare nuovi tipi di soldati. Anche facendo altre scelte dovremo sempre ricordarci però che difficilmente sarà possibile seguire una sola di queste vie. Le sfumature prevarranno, dando un tocco di maggiore realismo e profondità. La caratterizzazione del nostro eroe non finirà ovviamente qui dato che combattendo e completando missioni otterrà punti esperienza, da spendere per acquisire ulteriori abilità e poteri da usare in battaglia. Importanti saranno anche gli oggetti che ci saranno dati al termine di battaglie e missioni, con i quali equipaggiare l'eroe. Si andrà dalle corazze con vari bonus (aumento punti vita, mana) agli amuleti, fino ad armi speciali che daranno pesanti vantaggi in termini di danno inferto ai nemici. Ad influire sulle statistiche potrà essere anche la nostra condotta che farà si che l'eroe acquisisca di volta in volta dei tratti particolari -detti appunto Traits- come l'invincibilità, se ad esempio non cadrà mai in battaglia, oppure la specializzazione nell'addestrare fanteria pesante con relativo bonus all'efficacia di tali truppe. Addirittura anche sposare questa o quella pretendente o facente parte di una data famiglia darà bonus e malus ad hoc, andando a caratterizzare ancora di più il nostro alter ego.
    La vita su Britannia sarà scandita dalle stagioni, durante le stagioni calde si combatterà e sarà possibile muovere i soldati, mentre in inverno ci si dedicherà anima e corpo alla costruzione delle infrastrutture nelle nostre terre e alla ricerca tecnologica, con le truppe bloccate negli accampamenti a causa del tempo gelido e dell'impraticabilità dei percorsi. Le strutture avranno tutte influenza diretta sulle nostre armate. Creare nel castello un campo di allenamento aumenterà l'esperienza accumulata dalle truppe, mentre realizzare il negozio di un erborista nel villaggio aumenterà i punti vita dei soldati. Non solo saranno presenti castelli e villaggi, ma anche strutture religiose capaci di dare bonus all'utilizzo di incantesimi. Alla stagione invernale sarà riservato anche l'aumento dei livelli di truppe ed eroe, con la possibilità di scegliere le skill da far crescere. Per quanto riguarda i soldati potremo influire direttamente sulle loro skill classiche, quindi danno, punti vita e difesa, oltre che distanza di tiro, nel caso degli arcieri. Infine citiamo brevemente il sistema di crafting degli oggetti: grazie ad apposite forge potremo usare gli artefatti che non utilizziamo sui nostri eroi per costruirne di nuovi, smantellando quelli vecchi e mutuandone alcune caratteristiche.
    Questa parte del titolo è in sostanza ben strutturata ed estremamente interessante per molteplici ragioni. Innanzitutto la cura riposta nelle quest, nella loro struttura, nell'influenza che hanno effettivamente sul gameplay e sull'eroe, cosa che rende al gioco una vera e propria componente RPG, e anche per l'importanza che riveste per quella che è l'altra natura di King Arthur 2, che ci vedrà impegnati direttamente sul campo. Realizzare un esercito ben bilanciato, scegliere quali skill aumentare, che oggetti usare, che strutture costruire e che tecnologie sviluppare saranno tutte azioni che poi avranno il loro ritorno sul campo di battaglia, più o meno fortunato a seconda delle scelte compiute. Son tutte queste componenti, ben fuse assieme, che riescono così a dar vita ad un organismo con molti pregi e praticamente nessun difetto.

    Britannia in Guerra

    Quello che si sviluppa sulla mappa strategica è solo una metà del gameplay che King Arthur 2 offre ai videogiocatori. Quando una missione lo richiederà e quando entreremo in contatto con le unità nemiche sulla mappa, saremo catapultati nella sezione tattica del titolo, a guidare direttamente Willaim Pendragon ed i nostri soldati sul campo di battaglia, in pieno stile Total War. In effetti, più del suo predecessore, questo King Arthur 2 per la maggiore spettacolarità di questa sezione del titolo si candida ad essere un Total War in stile fantasy, dove ai classici soldati si affiancheranno i vari tipi di mostri che ci verranno lanciati contro, dai gargoyles, ai draghi, ai giganti, passando per demoni e non morti. Una vasta tipologia di nemici che necessiterà di più approcci alla battaglia e di eserciti eterogenei.
    L'aumento del numero delle unità mostrate su schermo ha reso le battaglie notevolmente più epiche che in passato. Controllare poi migliaia di unità contro altrettante nemiche renderà la pianificazione ancora più importante al fine di non ritrovarsi poi in una gran confusione con poche vie di uscita. Sulla mappa tattica, prima della battaglia vera e propria avremo quindi la possibilità di schierare le nostre truppe in formazione e di dare un'occhiata al campo di battaglia. Quest'ultimo sarà estremamente curato e sempre molto vario. Fiumi, colline, alture con forti pendenze e pianure. Tutto questo ben si alternerà presentandoci davanti situazioni sempre diverse che dovremo sfruttare a nostro vantaggio a seconda delle truppe che di volta in volta schiereremo. Oltretutto nelle mappe si troveranno dei punti strategici da controllare, solitamente sottoforma di antiche rovine o forti e castelli. Lo scopo del controllo di tali strutture, mediante l'invio di truppe nella loro sfera d'influenza, sarà quello di avere i bonus, i poteri ed in sostanza i vantaggi che queste possono dare al giocatore in battaglia. Il controllo di un'antica rovina ci permetterà di lanciare sulle unità nemiche potenti fulmini, mentre un castello aumenterà le capacità di difesa delle unità di fanteria. Ma questi sono solo due esempi e le tipologie di bonus sono molte e ben variegate. Il controllo di questi punti nevralgici, capaci di far pendere da una parte o dall'altra l'esito della battaglia a prescindere dalle forze schierate in campo, si dovrà ottenere velocemente nelle prime battute visto che anche l'IA come prima cosa tenterà di prenderne quanti più possibile.
    Per quanto riguarda invece l'utilizzo delle unità e le loro caratteristiche il gioco segue quel che è il cassico sistema del carta-forbice-sasso. Determinati tipi di unità saranno utili contro altri ma meno efficaci contro un terzo tipo. La fanteria pesante, dagli alti punti vita, sarà ottima da schierare al centro per mantenere salde le fila del nostro esercito ed assorbire il primo impatto col nemico, alle spalle si potranno cosi dispiegare gli arcieri mentre ai lati sarà utile posizionare la fanteria leggera, più rapida, decisiva se spostata dove ce ne fosse bisogno. La cavalleria invece, specialmente la veloce cavalleria leggera, sarà utilissima per prendere inizialmente possesso delle zone strategiche della mappa per poi colpire il nemico a battaglia iniziata. In genere le unità avranno poi vari tipi di schieramenti disponibili, in numero maggiore rispetto al passato. In linea, senza formazione, a cuneo ed a diamante, quelle standard per la fanteria e la cavalleria.
    A tutto questo va aggiunto l'utilizzo degli incantesimi dell'eroe, nonchè le sue guardie personali, eccezionalmente forti e spesso decisive. A tutto questo si aggiunge anche lo spettacolare tempo variabile che naturalmente lungo il corso dei combattimenti muterà da nebbioso a piovoso o da sereno a nuvoloso, cambiando ulteriormente le carte in tavola. Le battaglie saranno quindi sempre divertenti ed ai livelli più alti di difficoltà anche molto impegnative, portandoci a ideare nuove e più raffinate tattiche e strategie che grazie all'IA nemica ed alla mappe articolate sarà un piacere mettere in pratica.

    La bellezza di Britannia

    King Arthur 2 si distingue oltre che per il gameplay riuscito anche per la splendida grafica. Il salto in avanti rispetto al precedente capitolo è assolutamente netto. Il numero di poligoni per unità è enormemente cresciuto di pari passo con la qualità delle texture che ora è a livelli di assoluta eccellenza per il genere. Già al dettaglio medio con AA 2x ed a 1680x1050 con il pc di prova, un Q6600 con 4Gb di Ram e Nvidia Gtx 550 Ti 1024, la qualità visiva ha raggiunto vette notevoli. Grandi pulizia e dettaglio, specialmente al massimo livello di zoom che ci porterà direttamente dentro la battaglia, quasi impersonassimo in prima persona uno dei nostro soldati. Ed è in questo frangente che l'eccellente lavoro svolto su ogni tipo di unità viene fuori, con dettagli estremamente rifiniti, dalle decorazioni degli scudi alle animazioni variegate e curate, diversificate per unità e tipologia. Il motore grafico sarà capace di gestire vari tipi di effetti e che potremo attivare se la nostra configurazione sarà abbastanza potente da garantirci un frame rate adeguato: HDR, Parallax Mapping, occlusione ambientale e motion blur su tutte, oltre ovviamente all'AA impostabile direttamente all'interno del gioco. Sarà anche possibile attivare un'opzione per l'ottimizzazione del gioco nel caso fossero presenti due o più GPU nel sistema.
    Al livello di dettaglio massimo sarà in ogni caso richiesta una configurazione particolarmente performante. Abbiamo provato il titolo anche su un core i7 920 @4.2Ghz, dotato di Nvidia Gtx 570 e 6Gb di RAM: al massimo dettaglio ad una risoluzione di 1920x1080 si notano alcuni rallentamenti nelle fasi più concitate, più dovuti a fenomeni di improvvisi scatti -stuttering- e ad un frame rate ballerino, che non ad un conteggio basso della media dei frame. Sicuramente questo è anche dovuto alle migliaia di unità in campo e ai bellissimi ma esosi effetti di post-processing, fenomenali da vedere ma molto pesanti. Su entrambe le configurazioni comunque la qualità visiva si è fatta davvero notare, senza alcun bug o glitch rilevante -solo sporadiche compenetrazioni poco gradevoli o flickering delle ombre-, complici le mappe di gioco estremamente ispirate e varie anch'esse ed altrettanto ben realizzate. Un gran risultato per Paradox Interactive, considerando anche i recenti scivoloni tecnici di altri suoi titoli recenti -Sword of the Stars 2.
    Dal punto di vista dell'audio di gioco si distinguono l'epica colonna sonora, ed il doppiaggio inglese assolutamente perfetto, oltre ai suoni ambientali ed agli effetti sonori durante la battaglia che daranno il giusto tocco al tutto.

    King Arthur II King Arthur IIVersione Analizzata PCIl primo Masterpiece PC dell'anno arriva con King Arthur 2 dal settore degli RTS. Vivere le gesta del figlio di Artù, William Pendragon, sarà esaltante in questo titolo estremamente curato e ben bilanciato nel gameplay con l'equilibrio raggiunto tra parte strategica e tattica, degno e migliore successore del primo capitolo. I salti in avanti anche dal punto di vista tecnico lo rendono inoltre uno dei titoli più belli da vedere, anche non disponendo di un pc realmente high-end. Un titolo fortemente consigliato a tutti gli amanti del genere o a chi fosse interessato ad avvicinarvisi. Da segnalare anche la presenza del Prologo all'avventura principale, detto Dead Legions venduto separatamente come DLC, in cui impersoneremo Septimus Sulla, un soldato romano che dovrà imporsi sui possedimenti di Nuova Roma e che ritroveremo durante le nostre avventure durante il corso del gioco vero e proprio. Una gradevole aggiunta che dà ulteriore spessore ad un ottimo titolo.

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