Recensione Mark of the Ninja: Klei lascia il suo marchio anche su PC

Il ninja di Klei Entertainment sbarca anche su PC

Recensione Mark of the Ninja: Klei lascia il suo marchio anche su PC
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • Pc
  • Switch
  • Annunciato lo scorso 28 Febbraio e recentemente ripubblicato sotto l'ala protettiva di Microsoft Studios su Steam, Mark of the Ninja è l'ultima appassionante opera di quei geniacci della Klei Entertainment, software house canadese fondata a Vancouver nel luglio del 2005 da Jamie Cheng, talentuoso ex programmatore di THQ e Relic Entertainment. Il titolo, un action-platform in sidescrolling bidimensionale con la vocazione per lo stealth, giunge dopo gli ottimi Eets ed N+ ma soprattutto dopo la saga di Shank, dalla quale Mark of the Ninja riprende la medesima impostazione stilistica, sebbene proiettata nell'oscuro mondo dei ninja. Un action bidimensionale basato sui misteriosi guerrieri nipponici, seppur peculiare, non può che portare alla mente i celeberrimi Shinobi e Ninja Gaiden, dai quali tuttavia il titolo canadese si discosta sensibilmente grazie ad un gameplay totalmente costruito attorno alle dinamiche stealth. Il risultato, lo diciamo senza peli sulla lingua, è semplicemente memorabile ed il titolo merita di apparire nella libreria digitale di ogni appassionato di videogame. Scopriamo il perché.

    Risveglio doloroso

    Il nostro alter ego digitale è un ninja senza nome del potentissimo clan Hisomu, fondato dal maestro Tetsuji, ma non si tratta di un ninja qualsiasi. Egli è infatti il cosiddetto “prescelto” o campione, un guerriero eletto come estremo baluardo in difesa del clan e per questo tatuato con un particolare inchiostro tossico, prelevato da una pianta del deserto e capace di infondere poteri straordinari in colui che ne venie in contatto. Il rovescio della medaglia è la follia che giunge lentamente ed inesorabilmente, ragion per cui ciascun campione deve assicurare sotto giuramento che si priverà della vita - attraverso il tradizionale seppuku - prima che sia troppo tardi. L'avventura ha inizio con la missione “Inchiostro e Sogni” nel dojo degli Hisomu, dove il protagonista si risveglia all'improvviso, stordito, mentre il clan è sotto attacco da parte degli Hessiani, potentissima organizzazione - armata sino ai denti - che ha preso in ostaggio il maestro Azai. Il primo compito dell'eletto, con l'aiuto della kunoichi (ninja donna), sarà proprio quello di salvare i compagni catturati ed il maestro, per poi essere introdotto in una missione vendicativa fino al pirotecnico finale.

    La trama, seppur lineare, è ricca di spunti interessanti - impreziositi dai rotoli collezionabili che faranno luce sulla storia del clan - e non manca di colpi di scena, che manterranno il giocatore interessato sino alla conclusione del gioco. L'atmosfera, che mescola sapientemente elementi orientali a tecnologia occidentale, è incredibilmente riuscita grazie al level design geniale ed allo stile adottato dagli sviluppatori, una sorta di cartoon noir suffragato da deliziose animazioni. Ne parleremo nel paragrafo tecnico.

    Muoversi nell'ombra

    Il titolo, come sottolineato in sede di premessa, è un action-platform a scorrimento laterale che pone il giocatore innanzi ad enigmi logici ed ambientali da affrontare stanza dopo stanza, utilizzando l'ingegno e soprattutto la caratteristica principe dei carismatici ninja, ovvero la furtività. Luce ed oscurità rappresentano il fulcro attorno al quale è costruito il gameplay ed il gioco ci spinge a muoverci costantemente nell'ombra, facendo attenzione anche a non provocare rumori in grado di allertare le guardie nemiche. Persino le uccisioni non sono incentivate, tuttavia, quando sfoderare la katana diventa necessario, bisogna essere sicuri di eliminare il bersaglio e silenziosamente, per poi nascondere il cadavere e passare inosservati alla prossima sfida. In aiuto del letale protagonista non vi è solo l'oscurità, ma anche tutta una serie di gadget (dardi di bambù, petardi, bombe fumogene, trappole etc etc) che si sbloccano procedendo nell'avventura e che funzionano alla stregua dell'arsenale di Batman nella serie targata dai Rocksteady Studios. Questi preziosissimi strumenti possono essere utilizzati per attirare o distrarre le guardie, distruggere fonti di luce (laddove possibile), superare laser e via discorrendo, inoltre, grazie alla capacità del nostro eroe di entrare in modalità concentrazione e fermare il tempo, essi diventano fondamentali per superare i continui enigmi proposti.

    Ciascun livello è ricchissimo di strade alternative e la rigiocabilità risulta estremamente elevata, non solo perché Mark of the Ninja invoglia a recuperare tutti i collezionabili (magari inaccessibili inizialmente senza determinati potenziamenti) ma anche perché si è spinti a sperimentare nuove tipologie di agguato e a superare le sfide bonus, come ad esempio non farsi mai scoprire o raggiungere un determinato obiettivo in tot tempo. Alla fine di ciascun livello viene assegnato un punteggio che risulta influenzato dal grado di furtività delle nostre azioni, dagli oggetti recuperati, dal numero e dalla tipologia di uccisioni e via discorrendo. Venir scovati, nella maggior parte dei casi, si traduce con la morte prematura causata da una pioggia di piombo, tuttavia, qualora si riuscisse a scappare dalle torce e dai proiettili nemici, dopo alcuni istanti di allerta - nel più classico stile Metal Gear Solid - tutto ritorna alla normalità ed è possibile effettuare una nuova incursione. La natura Trial&Error del gioco emerge soprattutto nelle fasi avanzate, ma l'arte della pianificazione e la necessità di spremere le meningi ci accompagnano sin dalla prima missione di gioco. Il titolo è pienamente compatibile col joypad dell'Xbox 360 e, sebbene si tratti del sistema di controllo naturale, come per la versione console abbiamo riscontrato alcune lievissime e rarissime sbavature, a causa delle capacità di interazione del protagonista con ogni superficie verticale ed orizzontale. Si tratta tuttavia del classico pelo nell'uovo che si presenta sporadicamente, ogni aspetto del gameplay è infatti curato con certosina maestria e risulta avvincente ed appagante.

    Stile da vendere

    Diciamolo subito, Mark of the Ninja non è certamente il titolo che si compra per mettere alla frusta la nostra GPU di ultima generazione, tuttavia ha stile e carisma da vendere e l'impatto visivo, grazie alla cara vecchia grafica bidimensionale, è tutt'altro che trascurabile. Come già sottolineato, il titolo è caratterizzato da un'atmosfera da cartoon noir estremamente violento, laddove i contrasti ed i virtuosismi tra luce ed oscurità giocano un ruolo chiave al servizio del gameplay. I livelli presentano interni ed esterni disegnati con grandissima cura ed attenzione al dettaglio, ma sono le animazioni a lasciare basiti per fluidità e vivacità. Soprattutto le truculente uccisioni, ma anche i semplici spostamenti, denotano una grazia naturale che rende perfettamente l'idea della tipologia di guerriero che stiamo controllando.

    Eccellenti anche i filmati d'intermezzo tra un livello e l'altro, realizzati col medesimo stile del gioco e capaci di coinvolgere il giocatore con gusto. Del resto non è un caso che Klei Enterteinment abbia collaborato con gli autori dell'ottimo Torchlight 2 per la sola realizzazione dei filmati d'intermezzo, sintomo di una capacità artistica davvero ispirata ed apprezzata anche da altre software house. Buono anche il doppiaggio (in inglese sottotitolato in italiano) ed ottimi la colonna sonora e gli effetti sonori, con campionamenti puliti e decisamente azzeccati. Per dovere di cronaca segnaliamo che con le due nostre configurazioni di prova (i5 750 O.C. 4,00 Ghz con crossfire di HD5870 ed 8 Giga di Ram e portatile Acer Aspire 5750G con i5, Nvidia GT540M e 4 Giga di Ram) non abbiamo registrato alcun tentennamento al massimo della risoluzione.

    Mark of the Ninja Mark of the NinjaVersione Analizzata PCMark of the Ninja è uno dei migliori stealth game di sempre e merita ogni centesimo dei 14,99 Euro necessari su Steam per portarselo nell'hard disk. Pur non offrendo modalità alternative alla sola campagna, con una longevità che si attesta sulle 8/10 ore di gioco senza la ricerca del perfect score, il titolo targato da Klei Entertainment è caratterizzato da una grandissima rigiocabilità grazie al level design sopraffino, che stuzzica la sperimentazione di strade alternative e la ricerca di ogni collezionabile, partita dopo partita. Stiloso, carismatico e confezionato con cura maniacale, l'ultimo lavoro dei ragazzi di Vancouver è un acquisto consigliato praticamente a chiunque, a patto che non si odino alla follia i giochi stealth in cui bisogna ragionare ed essere particolarmente pazienti.

    9.2

    Che voto dai a: Mark of the Ninja

    Media Voto Utenti
    Voti: 39
    7.8
    nd